Zeno Gabaglio (Mendrisio, 30 aprile 1979) è un musicista, compositore e violoncellista svizzero. È attivo nell'ambito delle musiche contemporanee - con produzioni spesso afferenti l'improvvisazione e l'elettronica sperimentale - come pure nella composizione di colonne sonore per il cinema e per il teatro.

Zeno Gabaglio

Biografia modifica

Formazione modifica

Ha iniziato a otto anni lo studio del violoncello con Taisuke Yamashita a Lugano, proseguendo la formazione classica fino all'ottenimento del diploma pedagogico presso il Conservatorio della Svizzera italiana, seguito da masterclass d'interpretazione con i violoncellisti Marcio Carneiro e Heinrich Schiff. Nell'ambito dei perfezionamenti della Scuola di musica di Fiesole si è poi avvicinato all'improvvisazione libera - con i seminari e le performance guidati da Vinko Globokar - e ha ulteriormente approfondito la disciplina sia con un master in Freie Improvisation presso la Musik-Akademie der Stadt Basel, sia partecipando a corsi con David Darling e con Martin Schütz.

Accanto alla formazione strettamente musicale, si è laureato in filosofia presso l'Università degli studi di Firenze, discutendo la tesi Aspetti musicali nell'estetica di Luigi Pareyson con il prof. Sergio Givone.

Per le tecniche di composizione nell'ambito delle musiche applicate - cinema, teatro e multimedia - ha seguito corsi con Battista Lena, Vincenzo Ramaglia e Mark Koval (al Musician Institute di Los Angeles).

Attività musicale modifica

Nell'unione dell'approccio strumentale classico, delle tecniche estemporanee derivate dall'improvvisazione e dell'implementazione elettronica (suoi strumenti abituali sono un violoncello elettrico a cinque corde e un violoncello elettroacustico in carbonio, pure a cinque corde) Zeno Gabaglio ha sviluppato una propria poetica aperta sulle molte dimensioni del contemporaneo in musica, contraddistinta da un approccio sempre originale ai contesti man mano avvicinati.

Dopo il primo premio al festival Strade del cinema di Aosta nel 2002[1] Gabaglio ha iniziato a produrre con regolarità colonne sonore (per registi cinematografici quali Villi Hermann, Daniele Ciprì, René Burri, Bartolomeo Pampaloni, Erik Bernasconi, Francesco Rizzi, Klaudia Reynicke e Stefano Knuchel), musiche di scena (per i registi teatrali Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Alan Alpenfelt[2] e per le compagnie Trickster-p e AiEP) nonché interventi performativi in ambito artistico o letterario (con Alberto Nessi[3], Vanni Bianconi[4], Andrea Fazioli, Giuliana Altamura[5], Gudrun de Chirico[6], Massimo Gezzi, Hannah Silva[7], Nando Snozzi[8] e Angelo Tonelli).

In ambito strettamente musicale, sono numerose le collaborazioni di Zeno Gabaglio (sia su disco, sia dal vivo) all'insegna dell'ampia trasversalità di genere: dall'hip hop (accanto a Frankie Hi NRG[9]) al nuovo cantautorato (con Francesca Lago[10] e Paolo Saporiti[11]), dal rock indipendente (Peter Kernel[12], Tibe) all'improvvisazione (Bugge Wesseltoft[13], Michel Godard[14], Julian Sartorius[7], Christian Gilardi) e al pop (Garbo[15], The Vad Vuc[16]).

Produzioni musicali modifica

Oltre alle numerose collaborazioni a progetti musicali altrui, Zeno Gabaglio nel corso degli anni ha dato vita a tre progetti musicali propri.

Zeno Gabaglio solo modifica

Partendo da un'impostazione spesso improvvisativa, le performance solistiche di Zeno Gabaglio si svolgono principalmente con il violoncello elettrico: il suono viene processato elettronicamente dal vivo e - con l'impiego di loop machine - stratificato in più livelli musicali indipendenti. Proprio questo è l'approccio che ha portato alla realizzazione del disco Uno (Pulver und Asche Records, 2017[17]), accolto come «uno dei dischi più interessanti pubblicati nel 2007: le possibilità offerte da uno strumento così versatile, l’utilizzo di svariate tecniche esecutive e i montaggi permessi dalla centralina danno sintesi compiuta ai sogni di un talento che è davvero al passo coi tempi»[18]. A risultare funzionale è la dialettica tra elementi musicali anche molto diversi, che porta a uno stile complessivo definibile per antitesi «esuberante ma pure minimale, spettacolare ma non banale, complesso ma pure semplice, musicale ma anche atonale»[19].

Gadamer modifica

Dall'incontro con il pianista e compositore Andrea Manzoni (avvenuto nel contesto del festival Strade del Cinema di Aosta, nel 2002) è nato il duo Gadamer, improntato a un'integrazione tra le sonorità acustiche (i violoncelli e le tastiere - dal clavicembalo, all'harmonium e al pianoforte) e quelle dei corrispettivi strumenti elettrificati, in un contesto dove la parte propriamente composta equivale a quella estemporanea, per un arco stilistico assai ampio: dalla musica puramente sperimentale all'IDM. Nel 2009 l'etichetta Altrisuoni Records ha pubblicato l'omonimo album Gadamer[20] prodotto da Walter Zweifel, disco che musicalmente si colloca «in una sorta di incantata terra di nessuno, tra improvvisazione e ambient, solcata da ombre post-rock»[21], per un'atmosfera complessiva che appare «torva e suggestiva, misteriosa e immediata come la soundtrack di un lungometraggio suburbano»[22].

Niton modifica

Il trio Niton, che oltre a Zeno Gabaglio comprende El Toxyque (alias di Enrico Mangione) e Luca Xelius Martegani, vede la propria formazione il 3 ottobre 2012 alle Officine Creative di Barasso, in occasione del quarto appuntamento delle “Drone night”. Una selezione delle improvvisazioni realizzate nel corso di quella serata è stata pubblicata dall'etichetta Pulver und Asche Records nel 2013 con il disco eponimo Niton, accolto da Julian Cope come "un'esperienza di grande bellezza" ("a highly beautiful experience"[23]). Ulteriori giudizi della critica hanno rilevato nelle quattro tracce del disco caratteristiche anche molto diverse, che però tutte convergono verso la proiezione oltre il contingente: «una piccola opera d'arte, uno dei pochi enhanced book musicali»[24], «musica per droni che fanno tai-chi, poco Philip Glass e poco Ryoji Ikeda; stream di dati polverizzati in impulsi sonori»[25], «una sorta di spazio irreale che sviluppa la nostra voglia di altrove» («une sorte d'espace irréel qui développe notre envie d'ailleurs»[26]).

In un ampio contesto di riferimenti stilistici - che vanno dal noise all'ambient, dalla IDM alla psichedelia - la musica di Niton è definibile soprattutto sulla base della strumentazione adottata: sintetizzatori analogici per Luca Xelius Martegani, strumenti preparati e oggetti amplificati per El Toxyque, violoncelli elettrificati per Zeno Gabaglio. L'architettura musicale si organizza invece di volta in volta secondo tecniche diverse: dall'improvvisazione libera alla composizione rigorosa, dalle partiture grafiche al mash-up di campionamenti e citazioni interdisciplinari.

Nel 2015 Pulver und Asche Records ha pubblicato Tiresias, il secondo album di Niton. Le dodici tracce che lo compongono sono il risultato della rielaborazione e della ricomposizione di registrazioni realizzate nel corso dei due anni precedenti, in buona parte relative alle performance dal vivo del gruppo (in contesti concertistici, teatrali, coreografici e cinematografici). Rispetto al lavoro precedente Tiresias appare «più dilatato, più elaborato e più cupamente ossimorico nel contrapporre fonti sonore così distanti in una forma paradossalmente organica»[27], un disco attraversato da «atmosfere spaziali e fantascientifiche piuttosto rétro, dirompenti quanto a originalità»[28] che vanno a costituire «un capolavoro quasi incredibile» («ein schier unglaubliches Meisterwerk»[29]).

Nell'ottobre 2019 Serote, brano inedito di Niton, è stato incluso nella compilation Interactions: A Guide to Swiss Underground Experimental Music, pubblicata da Buh Records e distribuita come allegato alla rivista The Wire[30].

Didattica, divulgazione e istituzioni modifica

Come corollario alla propria attività musicale pratica Zeno Gabaglio è attivamente impegnato nella didattica, nella divulgazione e nella promozione istituzionale della musica.

Dal 2010 è titolare della cattedra di improvvisazione libera presso il Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano.

Collabora in qualità di redattore e critico musicale con RSI Radiotelevisione svizzera[31], Schweizerische Musikzeitung,[32], Azione[33] e Corriere del Ticino[34].

È presidente della sottocommissione musica e membro della commissione culturale consultiva del Canton Ticino[35], membro del consiglio d'amministrazione della SUISA[36], vicepresidente della Fondation SUISA[37] e - dal 2014 al 2019 - è stato membro della giuria del Premio svizzero di musica[38].

Discografia modifica

Zeno Gabaglio modifica

Gadamer modifica

Niton modifica

Colonne sonore modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Musiche di scena modifica

Note modifica

  1. ^ A. Crespi, Chaplin e Keaton in Val d’Aosta. Quando le comiche si «ascoltano» (dal vivo), L'Unità, 14.08.2002
  2. ^ Beckett sounds, Schweizer Theatertreffen, 2016
  3. ^ Alberto Nessi incanta il LAC, Ticinotoday, 23.02.2016, su ticinotoday.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  4. ^ I Cavalli Ridono, Merging music and lyrics, The Jakarta Post, 01.11.2009
  5. ^ Urano, nomination 2020, SONOHR Radio & Podcast Festival
  6. ^ Disposal of Rubble, TEDxLugano, 2016
  7. ^ a b Hannah Silva, Talk in a bit, Human Kind Records, 2018
  8. ^ N. Snozzi, L'edicola dell'arte, Teatro Sociale di Bellinzona, 2012, su teatrosociale.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  9. ^ Pugni in tasca contest, 2008
  10. ^ Francesca Lago, Leech
  11. ^ Paolo Saporiti, Gelo, live @Casa 139, Milano, 02/02/2010
  12. ^ Peter Kernel & Their Wicked Orchestra, Higher Fever, Mowno Up On The Roof #3 - Live session in Paris
  13. ^ B.A.C.H. Alternative Compositions on Historical Basis, Bugge Wesseltoft & Zeno Gabaglio live in Bachfest Leipzig, 2010
  14. ^ Michel Godard et les Fleurs, Ticinonline, 09.04.2006
  15. ^ AA.VV., Con Garbo
  16. ^ The Vad Vuc, Disco orario
  17. ^ Zeno Gabaglio, Uno
  18. ^ M. Biserni (alias e. g.), Uno, sands-zine, 14.11.2007
  19. ^ Your Imaginary Friend, Zookeeper Online, 04.07.2007
  20. ^ Gadamer su Discogs
  21. ^ E. Bettinello, Gadamer, BlowUp, 01.02.2009
  22. ^ S. Solventi, Gadamer, Sentire e ascoltare, 07.02.2009
  23. ^ J. Cope, December Drudion, 12.2013
  24. ^ R. Piaggio, Sonorità alpine in inglese, Il sole 24 ore, 02.02.2014
  25. ^ P. A. Canei, Bloody Limonov, Internazionale, 10.01.2014
  26. ^ Liability, 18.02.2014
  27. ^ S. Pifferi, Niton - "Tiresias", Sentireascoltare, 27.06.2015
  28. ^ F. Garau, Niton, Tiresias, The New Noise, 14.06.2015
  29. ^ R. Feldmann, Niton - Tiresias, Kulturterrosismus, 06.07.2015
  30. ^ AA.VV., Interactions: A Guide to Swiss Underground Experimental Music, Buh Records, 10.2019
  31. ^ RSI, Paganini
  32. ^ Schweizerische Musikzeitung
  33. ^ Azione
  34. ^ Corriere del Ticino, su cdt.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  35. ^ Commissione culturale cantonale (PDF), su www4.ti.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  36. ^ Consiglio SUISA
  37. ^ Fondation SUISA, su fondation-suisa.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  38. ^ Premio svizzero di musica
  39. ^ Hugo en Afrique di Stefano Knuchel
  40. ^ Iran, vite tra i vulcani di Mario Casella e Fulvio Mariani
  41. ^ La Palmira - Ul film di Alberto Meroni
  42. ^ La buca di Daniele Ciprì
  43. ^ Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni
  44. ^ Fuori mira di Erik Bernasconi
  45. ^ La Palmira - Complotto nel Mendrisiotto di Alberto Meroni
  46. ^ Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni di Andrea Azzetti e Federico Massa
  47. ^ Quand j’étais Cloclo di Stefano Knuchel
  48. ^ Alberto Nessi: fiori d'ombra di Elvira Dones
  49. ^ Love me tender di Klaudia Reynicke
  50. ^ Moka noir – A Omegna non si beve più caffè di Erik Bernasconi
  51. ^ One more jump, di Manu Gerosa
  52. ^ Prix Europa - Awards 2020
  53. ^ L'ultima sfornata, di Villi Hermann
  54. ^ Ultime luci rosse, di Villi Hermann
  55. ^ Hugo in Argentina, di Stefano Knuchel
  56. ^ Ultima mazza, di Villi Hermann
  57. ^ Supertempo, di Daniel Kemény
  58. ^ Il sergente dell'altopiano, di Federico Massa e Tommaso Brugin
  59. ^ Lassù, di Bartolomeo Pampaloni🏆 Trento Film Festival 2022 - Premio della giuria🏆
  60. ^ La mia danza, di Filippo Demarchi
  61. ^ Sconosciuti puri, di Valentina Cicogna e Mattia Colombo
  62. ^ Projet Corrida di René Burri e Marco D’Anna, su locarnofestival.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  63. ^ Io volo, di Mattia Costa
  64. ^ Chris & Mil: Un amore transgender, di Bartolomeo Pampaloni
  65. ^ Musica per il palato di Gionata Zanetta e Giuliana Altamura
  66. ^ Lo sguardo del ritorno, le mani nella terra di Andrea Canetta
  67. ^ Tempo di Vacanza di Andrea Canetta
  68. ^ Ludwig trap Beethoven di Gionata Zanetta e Giuliana Altamura
  69. ^ Arzo 1943 di Ruben Rossello
  70. ^ Pianoforte vendesi di Antonio Ballerio, su teatrosociale.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  71. ^ L'attesa di Antonio Ballerio, su teatrosociale.ch. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  72. ^ Words and Music di Alan Alpenfelt
  73. ^ Gabbiano di Carmelo Rifici
  74. ^ Non ogni notte la luna di Antonio Ballerio
  75. ^ Purgatorio di Carmelo Rifici
  76. ^ Ifigenia, liberata di Carmelo Rifici
  77. ^ La bisbetica domata di Andrea Chiodi
  78. ^ Uomini e no di Carmelo Rifici
  79. ^ Nettles di Trickster-p
  80. ^ Avevo un bel pallone rosso di Carmelo Rifici
  81. ^ Gigasuite di Ariella Vidach e Claudio Prati
  82. ^ Macbeth, le cose nascoste di Carmelo Rifici
  83. ^ Book is a Book is a Book di Trickster-p
  84. ^ Estado Vegetal regia di Cristina Galbiati
  85. ^ Before the Revolution Remix, di Alan Alpenfelt
  86. ^ Prometeo incatenato, di Carmelo Rifici
  87. ^ Sogno di una notte di mezza estate di Andrea Chiodi
  88. ^ La bottega del caffè di Igor Horvat
  89. ^ Eutopia di Trickster-p
  90. ^ Ulisse artico di Lina Prosa

Collegamenti esterni modifica