Znidarici

villaggio in Croazia

Znidarici (in croato Žnjidarići) è un centro abitato della Croazia, frazione del comune di Portole, nella Regione istriana.

Znidarici
insediamento
(HR) Žnjidarići
(IT) Znidarici
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Istriana
ComunePortole
Amministrazione
Amm. assemblea localeAleksandar Krt (sindaco di Portole)
Territorio
Coordinate45°23′24″N 13°52′37″E / 45.39°N 13.876944°E45.39; 13.876944 (Znidarici)
Altitudine19 m s.l.m.
Superficie2,6 km²
Abitanti46 (Censimento 2011)
Densità17,69 ab./km²
Altre informazioni
Linguecroato, italiano
Cod. postale52428
Prefisso+385 052
Fuso orarioUTC+1
TargaPU
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Znidarici
Znidarici
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Znidarici [1] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,86,810,014,018,622,425,325,021,316,210,87,66,714,224,216,115,3
T. min. media (°C) 1,11,33,66,810,914,617,217,014,010,15,52,81,77,116,39,98,7
Precipitazioni (mm) 85798296909779971201191341072712682733731 185

Storia modifica

 
In azzurro la Repubblica di Venezia

Il centro fece parte del patriarcato di Aquileia. Dall'XI secolo fu abitato da popolazioni venete. Nel 1421 fu annesso alla Serenissima Repubblica di Venezia.[2]

Nel XV secolo Znidarici ebbe una notevole crescita demografica e commerciale.

In seguito alla conquista francese dell'Istria, il paesino fu annesso al Regno d'Italia Napoleonico[3]. Dal 1814 il territorio entrò a far parte dell'impero austriaco. L'anno successivo, con il congresso di Vienna, che sancì la fine della Serenissima, la cittadina subì una notevole immigrazione slava, che tuttavia non ne turbò l'originario nucleo omogeneo di veneziani e ladini.[4]

Dopo la prima guerra mondiale Znidarici entrò a far parte dell'Italia.[5]

Durante la seconda guerra mondiale alla notizia dell'armistizio di Cassibile l'8 settembre 1943, venne attaccata dai partigiani comunisti jugoslavi, i quali arrestarono e deportarono molti cittadini.[6]

Dopo la seconda guerra mondiale la cittadina fu ceduta alla Jugoslavia in seguito ai trattati di pace di Versailles del 1947.[7]

Con l'annessione alla Jugoslavia si inaugurò una politica di slavizzazione che costrinse molti italiani a scappare per sfuggire ai massacri delle foibe.[8] Il territorio dal 1991 è passato sotto il controllo della Croazia, della quale fa parte tuttora.

Ad oggi Znidarici fa parte del comune di Portole, nella Regione istriana, il quale nonostante l'esodo e la politica di slavizzazione e croatizzazione forzata conta il 32% della popolazione che si dichiara italiana di madrelingua italiana.[9]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Evoluzione demografica[10][11][12]
1880 1890 1900 1910 1948 1953 1961 1971 1981 1991 2001 2011
186 203 213 235 196 172 127 104 75 52 41 46

Etnie modifica

 
Istriani
  
51,92%
Croati
  
25%
Italiani
  
21,15%
Sloveni
  
1,92%

Note modifica

  1. ^ Clima: Znidarici - Grafico climatico, Grafico della temperatura, Tabella climatica - Climate-Data.org
  2. ^ Istria A-Z, Dal Patriarcato di Aquileia alla Serenissima, su istrapedia.hr.
  3. ^ Coordinamento Adriatico, L'Istria nel Regno d'Italia Napoleonico, su coordinamentoadriatico.it.
  4. ^ Veneti Eventi, Il trattato di Vienna e la caduta della Serenissima, su venetieventi.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ Enciclopedia Treccani, Istria, su treccani.it.
  6. ^ M. Cattaruzza, L'esodo istriano: questioni interpretative, in Esodi. Trasferimenti forzati di popolazione nel Novecento europeo, Napoli, 2000, p. 209
  7. ^ Enciclopedia Treccani, La seconda guerra mondiale ed i trattati, su treccani.it.
  8. ^ ASVGD, Così l'Istria subì la slavizzazione titina, su anvgd.it (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2014).
  9. ^ dzs, Censimento Istriano del 2001, su dzs.hr.
  10. ^ - Republika Hrvatska - Državni zavod za statistiku: Naselja i stanovništvo Republike Hrvatske 1857.-2001.
  11. ^ http://www.dzs.hr/Hrv_Eng/publication/2011/SI-1441.pdf
  12. ^ Copia archiviata, su dzs.hr. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica