Zoppola

comune italiano

Zoppola (Çopule in friulano standard, Sopula nella variante locale[4]) è un comune italiano di 8 297 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Zoppola
comune
Zoppola – Stemma
Zoppola – Bandiera
Zoppola – Veduta
Zoppola – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
ProvinciaPordenone
Amministrazione
SindacoFrancesca Papais (PD) dal 23-4-2013
Territorio
Coordinate45°58′N 12°46′E / 45.966667°N 12.766667°E45.966667; 12.766667 (Zoppola)
Altitudine36 m s.l.m.
Superficie45,54 km²
Abitanti8 297[1] (30-4-2022)
Densità182,19 ab./km²
FrazioniCastions, Cusano, Murlis, Orcenico Inferiore, Orcenico Superiore, Ovoledo, Poincicco
Comuni confinantiCasarsa della Delizia, Cordenons, Fiume Veneto, Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, Valvasone Arzene
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33080
Prefisso0434
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093051
Cod. catastaleM190
TargaPN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 481 GG[3]
Nome abitantizoppolani
Patronosan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Zoppola
Zoppola
Zoppola – Mappa
Zoppola – Mappa
Posizione del comune di Zoppola nella ex provincia di Pordenone
Sito istituzionale

StoriaModifica

SimboliModifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Zoppola sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 1953.[5]

«Stemma troncato: al primo, d'azzurro, al castello d'oro, murato di nero, torricellato di un pezzo, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo; il secondo, d'argento alla campagna di verde, caricata di uno specchio d'acqua dal quale esce uno zampillo dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesseModifica

CastelloModifica

Dominato dalla imponente mole del castello dei conti Panciera (secolo XIV, con affreschi della prima metà del Cinquecento nel cortile interno), il territorio del comune è disseminato di opere d'arte. Il castello fu edificato forse intorno al secolo XI[senza fonte], a difesa della strada che dal guado sul Tagliamento conduceva a Pordenone. Il territorio di Zoppola fece pure parte dei dominii che i duchi d'Austria ebbero dal XIII secolo intorno a Pordenone. Ma, per varie vicissitudini, Zoppola già nel XIV secolo venne distaccata da quei possedimenti. Il castello venne concesso prima agli Zoppola (il cui nome compare per la prima volta nel 1103) e poi ad altri. Nel 1405, castello e giurisdizione vennero assegnati alla famiglia del patriarca di Aquileia Antonio Panciera (già vescovo di Concordia e poi cardinale), alla quale il maniero tuttora appartiene. Dell'antico e articolato sistema difensivo sopravvive, anche se mozzata, la torre maestra. Il cortile interno del castello è impreziosito da affreschi di Pomponio Amalteo; esiste ancora lo studiolo del cardinale Antonio con un soffitto ligneo dorato e dipinto. Nei pressi di Zoppola, a Cusano, esisteva il castello fatto costruire nel 1268, su una precedente fortificazione, dal vescovo di Concordia, ma di esso si sono perse le tracce quando nell'Ottocento venne realizzata la ferrovia.

Chiesa di San Martino Vescovo a ZoppolaModifica

Nella parrocchiale di Zoppola, ascrivibile ai secoli XVIII e XIX, vanno segnalate le statue dei santi Martino e Pietro all'altar maggiore, di L. De Paoli (inizi del Novecento) e una tela palmesca (XVI-XVII secolo) con Nozze mistiche di santa Caterina.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Martino Vescovo (Zoppola).

Chiesetta di San Michele a OvoledoModifica

La vecchia chiesa di Ovoledo, dedicata a San Michele Arcangelo, ospita nel coro, oltre a una Madonna col Bambino e santi (XVII-XVIII secolo) di un autore friulano, affreschi di Girolamo del Zocco (1568-1569) che si distinguono soprattutto per alcuni degli angeli musicanti che accompagnano gli evangelisti nelle vele; è sempre del XVI secolo la decorazione onirica a grottesche sulla parete destra dell'aula.

Chiesa di Santo Stefano Protomartire a CevraiaModifica

La piccola e semi nascosta chiesetta di Cevraia, originaria del XVI secolo, venne riedificata nel Settecento. All'interno della chiesetta si trovano frammenti di pittura parietale cinquecentesca e l'altar maggiore, ornato da una Madonna col Bambino in trono fra i santi Stefano e Andrea del Calderari (1554).

Pieve di Sant'Andrea a CastionsModifica

Nella chiesa di Sant'Andrea a Castions, due tele dell'Amalteo (Pentecoste, 1532, e Madonna col Bambino in trono fra i santi Rocco e Sebastiano, 1569 circa.) si accompagnano a una vivace pala di Antonio Carneo (San Giovanni Battista fra i santi Girolamo, Antonio col Bambin Gesù, un devoto e la Santissima Trinità, 1680 circa) e ad un frammentario ciclo di affreschi del primissimo Cinquecento nel vano absidale, attribuibili a Pietro Gorizio (Storie dei Santi Pietro e Andrea, Decapitazione di san Giacomo sulla parete sinistra, crocifissione su quella di fondo).

Chiesa dei Santi Ulderico e Antonio a Orcenico InferioreModifica

Ad Orcenico Inferiore, la chiesa dei Santi Ulderico e Antonio, edificata nel Medioevo e parzialmente ricostruita nell'Ottocento, annovera altari di G. Contiero (metà Settecento) e una Visitazione (1714) attribuita a N. Bambini.

Chiesa di San Lorenzo a Orcenico SuperioreModifica

A Orcenico Superiore la chiesa di San Lorenzo conta due pale di G. Moretto (fine XVI - inizi XVII secolo).

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Lorenzo Martire (Orcenico Superiore).

Villa Panciera a MurlisModifica

A Murlis, infine, si trova villa Panciera. Dell'imponente progetto originario (fine Settecento) è stata realizzata solo la barchessa sinistra, al termine della quale sorge la chiesa a pianta centrale di santa Lucia, che possiede un altare settecentesco con vaporosi Angeli del XVII secolo di Tommaso Ruer e di M. Fabris.

SocietàModifica

Evoluzione demograficaModifica

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialettiModifica

A Zoppola, accanto alla Lingua italiana, la popolazione utilizza la Lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[7].
Il dialetto friulano che si parla a Zoppola rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[8].
Presente anche la lingua veneta.

CulturaModifica

IstruzioneModifica

MuseiModifica

  • Galleria civica d'arte del Comune di Zoppola[9]

Quaderni ZoppolaniModifica

Tra le varie pubblicazioni a livello comunale che si sono succedute nel corso degli anni, va sicuramente menzionata la collana dei Quaderni Zoppolani (QZ).

Iniziati nel 2003, ritraggono uno spaccato della vita del comune di Zoppola, soffermandosi sui borghi, le tradizioni e le usanze tipiche locali.

Essendo a carattere annuale (e venendo pubblicati tra i mesi di novembre e dicembre di ogni anno) trattano ogni volta un tema diverso raccogliendo attorno ad esso tutte le testimonianze, anche (e soprattutto) in lingua dialettale, un friulano tipico della zona, che ha subìto molti influssi dal veneto.

Sono stati pubblicati, a gennaio 2013, dieci volumi.

Piccoli Quaderni ZoppolaniModifica

A dicembre 2009 è nata una nuova collana di libri chiamati Piccoli Quaderni Zoppolani (PQZ), redatti con il contributo dei ragazzi che frequentano le scuole locali del comune, vale a dire le scuole primarie e secondarie. Ogni volumetto è incentrato su un tema diverso, assegnato dagli adulti ma sviluppato interamente dai ragazzi.

Geografia antropicaModifica

FrazioniModifica

Il comune comprende, oltre al capoluogo, sette frazioni (tra parentesi le denominazioni in friulano standard e, qualora differisca, in friulano locale)[7]:

  • Castions (Cjasteons), frazione principale del Comune di Zoppola, nota dal tempo dei romani come Castrum Leonis. Qui nacque nel 1876 ed è sepolto il cardinale Celso Costantini.
  • Cusano (Cusan, Cudhan)
  • Murlis (Murlis), il cui nome deriva dal latino murulus con il significato di cinta muraria
  • Orcenico Inferiore (Durcinins Disot, Dursinins Disot)
  • Orcenico Superiore (Durcinins Disore, Dursinins Disora)
  • Ovoledo (Dovolêt, Dovoleit)
  • Poincicco (Puincic, Puinthic)

Ci sono anche altre località minori ovvero:

  • Cevraia (Cevraie, Sevraia), località di Castions
  • Policreta, località di Poincicco
  • Ponte Meduna (Puint da la Midune, Punt da la Miduna), località di Zoppola

Infrastrutture e trasportiModifica

FerrovieModifica

Il comune è servito dalla stazione ferroviaria di Cusano, sita nella frazione di Cusano. Si tratta di una stazione in cui fermano solo alcuni treni regionali. Pur tuttavia, i collegamenti ferroviari sono garantiti in via complementare sia dalla stazione di Pordenone (comoda per chi viene dalla parte occidentale del comune, come Ponte Meduna e Poincicco), sia dalla stazione di Casarsa (comoda per chi viene dalla parte orientale, come Orcenico Superiore e Castions).

AmministrazioneModifica

GemellaggiModifica

NoteModifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  5. ^ Zoppola, decreto 1953-10-06 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivo Centrale dello Stato. URL consultato il 2 agosto 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  8. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  9. ^ Web Site: SIRM -Il Sistema Informativo Regionale Musei e Collezioni del Friuli Venezia Giulia, Galleria civica d'arte del Comune di Zoppola Provincia di Pordenone - Zoppola, su sirm-fvg.org. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Voci correlateModifica

Altri progettiModifica

Collegamenti esterniModifica

Controllo di autoritàVIAF (EN130810021
  Portale Friuli-Venezia Giulia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Friuli-Venezia Giulia