Miguel Ángel Ayuso Guixot

cardinale e vescovo cattolico spagnolo

Miguel Ángel Ayuso Guixot (Siviglia, 17 giugno 1952) è un cardinale e vescovo cattolico spagnolo, dal 5 giugno 2022 prefetto del Dicastero per il dialogo interreligioso.

Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.I.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Secundum misericordiam tuam
 
TitoloCardinale diacono di San Girolamo della Carità
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato17 giugno 1952 (71 anni) a Siviglia
Ordinato presbitero20 settembre 1982 dal cardinale José María Bueno y Monreal
Nominato vescovo29 gennaio 2016 da papa Francesco
Consacrato vescovo19 marzo 2016 da papa Francesco
Creato cardinale5 ottobre 2019 da papa Francesco
 

Biografia modifica

È nato a Siviglia (Spagna) il 17 giugno 1952.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Il 2 maggio 1980 ha emesso la professione perpetua nell'Istituto dei Missionari comboniani del Cuore di Gesù.

È stato ordinato sacerdote il 20 settembre 1982 dal cardinale José María Bueno y Monreal, arcivescovo emerito di Siviglia, ed ha esercitato il ministero missionario in Egitto e Sudan fino al 2002.

Ha conseguito la licenza in studi arabi ed islamistica (P.I.S.A.I. Roma, 1982) e il dottorato in teologia dogmatica (Università di Granada, 2000).

Dal 1989 è stato professore di islamologia prima a Khartoum, poi al Cairo e, quindi, al Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica, dove ha in seguito ricoperto, fino al 2012, l'ufficio di preside. Il 30 giugno dello stesso anno, papa Benedetto XVI lo ha nominato segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, succedendo a mons. Pier Luigi Celata, ritiratosi per anzianità[1].

Ha presieduto vari incontri di dialogo interreligioso in Africa (Egitto, Sudan, Kenya, Etiopia e Mozambico).

Ha pubblicato due libri e alcuni articoli in riviste internazionali.

Conosce, oltre la lingua madre spagnola, l'arabo, l'inglese, il francese e l'italiano.

Ministero episcopale modifica

Il 29 gennaio 2016 papa Francesco gli ha conferito la dignità episcopale, nominandolo vescovo titolare di Luperciana[2]. Il 19 marzo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Pietro in Vaticano, con l'arcivescovo Peter Bryan Wells, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, coconsacranti l'arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.

Il 25 maggio 2019 lo stesso papa lo ha nominato presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, succedendo al cardinale Jean-Louis Tauran, deceduto il 5 luglio 2018[3].

Cardinalato modifica

Durante l'Angelus del 1º settembre 2019 papa Francesco ne ha annunciato la creazione a cardinale nel concistoro del successivo 5 ottobre[4]. Ha ricevuto la diaconia di San Girolamo della Carità, della quale ha preso possesso l'8 febbraio 2020.

È membro della Congregazione per le Chiese orientali, della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, dal 17 novembre 2020[5], e del Dicastero delle cause dei santi, dal 17 febbraio 2024[6].

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 30 giugno 2012. URL consultato il 9 settembre 2019.
  2. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo titolare di Luperciana, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 29 gennaio 2016. URL consultato il 29 gennaio 2016.
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 25 maggio 2019. URL consultato il 9 settembre 2019.
  4. ^ Annuncio di Concistoro il 5 ottobre per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 1º settembre 2019. URL consultato il 9 settembre 2019.
  5. ^ Rinunce e nomine, su press.vatican.va. URL consultato il 17 novembre 2020.
  6. ^ Rinunce e nomine, su press.vatican.va. URL consultato il 17 febbraio 2024.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN81311154 · ISNI (EN0000 0000 8005 1975 · SBN LIGV040121 · LCCN (ENn98900337 · GND (DE137069782 · BNE (ESXX1590921 (data)