Romanus Pontifex

bolla pontificia del 1454

Romanus Pontifex è una bolla di Papa Niccolò V dell'8 gennaio 1454.

Romanus Pontifex
Bolla pontificia
Stemma di Papa Niccolò V
Stemma di Papa Niccolò V
PonteficePapa Niccolò V
Data8 gennaio 1454
Traduzione del titoloIl Romano Pontefice
Argomenti trattatiRiconosce al Portogallo i territori scoperti in Africa

Grazie all'appoggio dato dal sovrano portoghese Alfonso ad una crociata contro i Turchi che avevano occupato Costantinopoli (1453), il papa riconosce al re le conquiste fatte in terra africana, in Marocco (Ceuta, 1415) e lungo le coste del Golfo di Guinea. Inoltre il papa garantisce: il possesso dei mari adiacenti alle terre conquistate, il diritto esclusivo di commercio, pesca e navigazione, l'esenzione delle restrizioni imposte dalla Legge canonica sul commercio con gli Infedeli e infine (e soprattutto) il diritto di organizzare la gerarchia ecclesiastica nei nuovi territori. Quest'ultima concessione è importante perché da l'inizio al Patronato regio spagnolo, ossia al controllo statale sulla Chiesa cattolica nelle terre di missione.

Nella bolla infine Niccolò V riconosce al sovrano portoghese anche la schiavitù dei "Saraceni e qualsiasi pagano e gli altri nemici di Cristo" d'Africa, sottomessi ai colonizzatori portoghesi o in seguito all'occupazione o in virtù della stipula di contratti d'acquisto. In un passo della bolla il Papa accerta l'esistenza di un mercato degli schiavi già esistente:

«Per molti anni fu condotta la guerra contro i popoli di questi luoghi in nome del re Alfonso e dell'Infante (Enrico il Navigatore) e durante la lotta numerose isole vicine furono sottomesse ed occupate pacificamente; esse sono ancora in loro possesso, insieme al mare vicino [le acque navigabili]. Da allora anche molti abitanti della Guinea ed altri negri furono catturati con la violenza, mentre altri erano ottenuti con lo scambio di articoli non proibiti, o con altri contratti legali d'acquisto, e furono mandati nel regno suddetto. Di questi un gran numero era stato convertito alla Fede Cattolica e si può sperare, con l'aiuto della misericordia Divina, che se viene continuato fra loro un progresso di tal genere, pure quei popoli verranno convertiti alla Fede, o almeno verranno acquistate a Dio le anime di molti di loro.»

In un secondo passo ne restringe l'esercizio riservandolo contro i nemici della fede cattolica:

«Perciò noi, […], poiché abbiamo concesso precedentemente con altre lettere nostre - tra le altre cose - piena e completa facoltà al re Alfonso di invadere, ricercare, catturare, conquistare e soggiogare tutti i Saraceni e qualsiasi pagano "e gli altri nemici di Cristo"..., ovunque essi vivano, insieme ai loro regni, ducati, principati, signorie, possedimenti e qualsiasi bene, mobile ed immobile, che sia di loro proprietà, e di gettarli in schiavitù perpetua e di occupare, appropriarsi e volgere ad uso e profitto proprio e dei loro successori tali regni, ducati, contee, principati, signorie, possedimenti e beni, in conseguenza della garanzia data dalla suddetta concessione il re Alfonso o il detto Infante a suo nome hanno legalmente e legittimamente occupato le isole, terre, porti ed acque e le hanno possedute e le posseggono, ed esse appartengono e sono proprietà de iure del medesimo re Alfonso e dei suoi successori; […] possano compiere e compiano questa pia e nobilissima opera, degna di essere ricordata in ogni tempo, che noi, essendo da essi favorita la salvezza delle anime, il diffondersi della Fede e la sconfitta dei suoi nemici, consideriamo un compito, che concerne Dio stesso, la sua Fede, e la Chiesa Universale – con tanta maggior perfezione, in quanto, rimosso ogni ostacolo, diverranno consapevoli di esser fortificati dai più grandi favori e privilegi concessi da noi e dalla Sede Apostolica.»

Il contenuto della bolla è affine alla precedente bolla Dum Diversas (16 giugno 1452), dove veniva ancora esortata la colonizzazione ad opera dei portoghesi e la riduzione in schiavitù. Ma quanto a questo, il documento è in contrasto con l'abolizionismo ribadito in numerosi documenti papali nel 1434, 1462, 1537, 1591, 1639, 1741, 1839, 1888, 1890, 1912.

Voci correlate modifica

Tematica della schiavitù modifica

Documenti pontifici correlati modifica

Collegamenti esterni modifica

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