Salomon Koninck

pittore olandese

Salomon Koninck, noto anche come Salomon de Koninck (Amsterdam, 1609Amsterdam, 8 agosto 1656), è stato un pittore e incisore olandese.

Eremita, 1643, Gemäldegalerie Alte Meister

Biografia modifica

 
L'Annunciazione, 1655, Hallwyl Museum, Stoccolma
 
Filosofo con un libro aperto, 1645, Museo del Louvre

Appartenente ad una famiglia di artisti, nella quale suo padre Pietro e suo nonno erano orafi ad Anversa, invece e i suoi zii, Jacob e Philips, erano pittori.[1]

Koninck seguì gli insegnamenti di Nicolaes Moeyaert, di Pieter Lastman, di David Colijns e di Claes Corneliszoon Moeyaert,[1][2] ed è stato membro dell'accademia di Hendrick van Uylenburgh,[2] anche se ricevette influenze soprattutto da Rembrandt, che frequentò nel 1633.[3][4]

Di Rembrandt seguì i modi compositivi, gli effetti di luce e le variazioni cromatiche, non sempre emulando l'acutezza morale, l'altezza lirica, la miscela di sentimenti e di linguaggio, di fantasia e di tecnica.[3]

Koninck si mise in evidenza, tra tutti i seguaci di Rembrandt, per la qualità e la sensibilità con cui si accostò al maestro, evidenziando queste sue caratteristiche negli interni con figure isolate, come vecchi dormienti e filosofi in studio, oppure nelle tematiche religiose e bibliche, giocando sugli effetti contrastati e sulla presenza contemporanea dell'impulso e della remora, che costituirono il suo modello pittorico.[3]

Nel 1630 entrò nella Gilda di San Luca,[2] e si sposò due volte: dapprima con una figlia del pittore Adriaen van Nieulandt e, dopo essere rimasto vedovo, convolò a seconde nozze con una sorella del pittore Anthonie Verstraelen.[1][2]

La sua produzione venticinquennale, talvolta, appare convenzionale ed elegante, simile a quella tarda del Dou, altrimenti è vicina a quella di un altro rembrandtiano, Govert Flinck, soprattutto per gli effetti cromatici dorati.[3] Si distinse prevalentemente come ritrattista,[4] e per le scene di genere.[1]

Alcune sue opere sono state inizialmente attribuite a Rembrandt, come il suo Filosofo con un libro aperto, esposto al Museo del Louvre.[5]

Le opere di Koninck sono esposte nei musei dei Paesi Bassi, tra i quali il Boijmans di Rotterdam e il Rijksmuseum di Amsterdam,[4] in quelli tedeschi, all'Ermitage di San Pietroburgo, in Italia alla Galleria Barberini di Roma e alla Sabauda di Torino.[3]

Opere principali modifica

  • L'idolatria del re Salomone, 1644, Rijksmuseum di Amsterdam;
  • Uno studioso nel suo studio, Rijksmuseum di Amsterdam;
  • Filosofo con un libro aperto, 1650, Museo del Louvre, Parigi
  • Il sacrificio di Manoah, Museo del Louvre, Parigi
  • Susanna, 1649, Robert Noortman Gallery, Maastricht
  • Adorazione dei Re Magi, 1650, Museo Mauritshuis, L'Aia;
  • Ritratto di un rabbino, Berlino;
  • Creso mostra i suoi tesori, Berlino;
  • La pesatrice d'oro, 1654, Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam;
  • La chiamata di Matteo all'apostolato, Museo di Copenaghen;
  • Betsabea ed Ester, 1635, Museo di Copenaghen;
  • Ritratto di un uomo anziano, Staatliches Museum Schwerin;
  • L'eremita, 1644, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda
  • L'astronomo, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda;
  • Cristo e Nicodemo, Fine Arts Museums di San Francisco.

Note modifica

  1. ^ a b c d (ES) Salomon Koninck, su epdlp.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
  2. ^ a b c d (ES) Salomon Koninck, su es.scribd.com. URL consultato il 3 settembre 2018.
  3. ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, pp. 290-291.
  4. ^ a b c Salomon Koninck, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 settembre 2018.
  5. ^ (ES) Salomon Koninck, su europeana.eu. URL consultato il 3 settembre 2018.

Bibliografia modifica

  • (FR) Charlotte Guichard, Les Amateurs d'art à Paris au XVIIIe siècle, Editions Champ Vallon, 2013.
  • (EN) Eric Jan Sluijter, Rembrandt and the Female Nude, Amsterdam, Amsterdam University Press, 2006.
  • (FR) Charles Blanc e Cie, Histoire des peintres de toutes les écoles, Librairie Renouard, 1861.
  • (DE) Joseph Eduard Wessely, Koninck, David de, in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), XVI, Lipsia, Duncker & Humblot, 1882, p. 534.
  • (RU) A. A. Neustroev, Salomon Koninck, in Dizionario enciclopedico di Brockhaus e Efron, vol. 86, San Pietroburgo, 1907.

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