Stefano Quintarelli

informatico e politico italiano

Giuseppe Stefano Quintarelli (Negrar, 14 giugno 1965) è un imprenditore e informatico italiano, deputato dal 2013 al 2018.

Stefano Quintarelli
Stefano Quintarelli nel 2012 al Blogfest di Riva del Garda.

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- Scelta Civica per l'Italia (Da inizio legislatura al 10/12/2013)
- Per l'Italia (Dal 10/12/2013 al 12/02/2014)
- Scelta Civica per l'Italia (Dal 12/02/2014 al 12/02/2016)
- Gruppo misto (Dal 12/02/2016 al 3/08/2016)
- Civici e Innovatori (Dal 3/08/2016 al 10/07/2017)
- Gruppo misto - componente: Civici e Innovatori - Energie per l'Italia (Dal 10/07/2017 a fine legislatura)
CoalizioneCon Monti per l'Italia
CircoscrizioneVII (Veneto 1)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (2013-2018)
Titolo di studioLaurea in Scienze dell'Informazione
UniversitàUniversità Statale di Milano
ProfessioneImprenditore del Settore Internet e Telecomunicazioni

Biografia

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Nato a Negrar in provincia di Verona, è figlio di Francesco Quintarelli ed Emilia Salgari, quest'ultima discendente dello scrittore Emilio Salgari[1].

Si laurea in Scienze dell'Informazione all'Università Statale di Milano, dove tra i suoi docenti ha conosciuto e lavorato con Gianni Degli Antoni[2]. È uno dei pionieri nella introduzione di Internet in Italia[3].

Nel 1989, ancora studente, ha fondato MI.NE.R.S. (Milano Network Researchers and Students), la prima associazione telematica studentesca italiana che ha realizzato la prima rete indipendente di posta elettronica in Italia e il primo sistema telematico per l'iscrizione a esami universitari[4].

Collaborando con Daniele Bovio, ricercatore presso l'istituto di fisica cosmica del CNR di Milano e uno dei coordinatori del SIAM (Servizio Informatico Area Milanese), ha introdotto la posta elettronica al Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università Statale di Milano, curando l'aggiornamento professionale del personale docente[5].

Ha teorizzato Internet come una dimensione dell'esistenza, in cui si creano e sviluppano relazioni sociali ed economiche[6] e la nascita di un nuovo conflitto di classe tra intermediari e

intermediati che avvolge e sovrasta il tradizionale conflitto tra capitalisti e proletari, introducendo quindi oltre alle tradizionali categorie di capitale e lavoro anche la categoria informazione, controllata da un ristretto numero di info-plutocrati[7]. La teoria è esposta in diversi libri; in particolare con "Capitalismo Immateriale, le tecnologie digitali e il nuovo conflitto sociale" si è aggiudicato il XXXIII premio Canova per la letteratura economica e finanziaria[8]. Gestisce un proprio blog.

Nel 1994 è stato uno dei fondatori di I.NET, il primo Internet Service Provider commerciale in Italia orientato al mercato professionale e il primo "unicorno" (startup la cui valutazione supera 1 miliardo di dollari) internet italiano[9], che ha ospitato la prima sede del Milan Internet Exchange (MIX), il primo e principale punto di interscambio di traffico neutrale in Italia e ha contribuito alla nascita di AIIP, l'Associazione Italiana degli Internet Provider.

Dal 1º aprile 2011 è stato Direttore dell'Area Digital del Gruppo 24 ORE, da cui si è dimesso[10] quando alcuni partiti politici del terzo polo lo hanno candidato a commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In precedenza aveva manifestato la sua disponibilità, pubblicando sul proprio blog il suo curriculum[11], interrompendo così una tradizione di designazioni dei vertici delle autorità concordate tra le segreterie di partiti, senza valutazione dei curricula dei candidati.

È stato professore straordinario di Sistemi di elaborazione dell'informazione presso l'università telematica UniNettuno.[16]

Dal 2014 è stato presidente del Comitato di indirizzo di Agenzia per l'Italia digitale (AgID)[17] sino al 7 novembre 2021, data di soppressione del Comitato[18].

È stato giudicato una delle 100 persone al mondo più influenti nell'eGovernment.

Ha proposto principi alla base dell'Identità Digitale in Europa nell'ambito di eIDAS[19].

Ha presieduto il gruppo di esperti che ha redatto, per la prima volta, la sezione del “Global happiness and well being policy report” dedicata al benessere digitale: “The information society and the future of digital well being”[20].

Associazioni

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È stato uno dei fondatori di CLUSIT, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, di AIPSI, l'Associazione Italiana Professionisti Sicurezza Informatica (emanazione italiana di ISSA.org) e promotore di Equiliber, Associazione per l'informazione equilibrata sull'innovazione tecnologica[21].

È stato un sostenitore dell'informatica civica, sostenendo le prime reti civiche italiane, tra cui RCM (la rete civica di Milano)[22] e ONDE (Online Desenzano)[23]. Ha promosso la nascita di DMIN.IT, il forum per lo sviluppo dei media digitali in Italia, coordinato da Leonardo Chiariglione (il presidente del gruppo mondiale di esperti MPEG)[24].

Promotore della neutralità della Rete e della condivisione della conoscenza, ha sostenuto sin dall'inizio l'attività di Condividi la Conoscenza, il ciclo di convegni organizzati dal Senatore Fiorello Cortiana, e nel 2005 ha introdotto in Italia il tema della neutralità della rete in un convegno con Lawrence Lessig e in numerosi articoli e convegni di livello nazionale[25].

È stato presidente dell'Associazione italiana internet provider (AIIP)[26] e membro del Comitato di Programma di Federcomin (Federazione nazionale di settore di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi ICT)[27], ora Confindustria Servizi Innovativi.[senza fonte]

È stato votato dal Corriere della Sera-Economia come uno dei 30 imprenditori più innovativi in Italia[28].

È autore di libri e articoli su Internet, apparsi sui principali quotidiani italiani, ed è curatore scientifico di seminari di aggiornamento per la comunità finanziaria italiana su temi tecnologici per conto di banche di affari internazionali.

È componente del Leadership Council del Sustainable Development Solutions Network[29] per l'Organizzazione delle Nazioni Unite.

È stato membro del Gruppo di esperti ad alto livello sull'Intelligenza artificiale[30] della Commissione Europea.

È stato presidente di AGAT, il gruppo consultivo sulle tecnologie avanzate istituito dal Centre for Trade Facilitation and Electronic Business delle Nazioni Unite[31].

Politica

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Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato nella circoscrizione Veneto 1 come indipendente nella lista di Scelta Civica.[32]

Nel primo anno di legislatura è stato uno dei parlamentari più assenti alle votazioni alla Camera, a seguito di un grave incidente automobilistico che lo ha costretto per mesi in ospedale, da dove ha lavorato via internet,[33] riuscendo a ottenere la definitiva liberalizzazione del Wi-fi in Italia[34] e a far nascere SPID, il sistema pubblico di identità digitale[35][36]. È fondatore e referente dell'Intergruppo Parlamentare per l'innovazione tecnologica[37].

Svolge un ruolo determinante per sbloccare in modo consensuale lo stallo nel conflitto tra Scelta Civica e Per l'Italia, fornendo la propria adesione tecnica temporanea a quest'ultimo gruppo il 10 dicembre 2013[38].

Il 10 luglio 2014 è stato nominato Presidente del Comitato di Indirizzo dell'Agenzia per l'Italia digitale dal Consiglio dei Ministri e rinnovato il 30 novembre 2017.

Il 10 febbraio 2015 la Camera dei deputati all'unanimità approva una sua proposta di emendamento alla riforma costituzionale Renzi-Boschi, che attribuisce allo Stato il compito di coordinare l'informatica pubblica, consentendo di superare la frammentazione e mancanza di interoperabilità regionale, derivante dalla precedente formulazione dell'Art.117 comma r. La proposta di emendamento viene accolta in aula con parere contrario del Governo, del relatore di maggioranza e del relatore di minoranza e, dopo un accalorato dibattito, viene approvata all'unanimità [39], cosa mai accaduta per un emendamento alla Costituzione della Repubblica Italiana[40]. A seguito del referendum costituzionale del 2016, però, la norma non è entrata in vigore.

Il 12 febbraio 2016 abbandona Scelta Civica per l'Italia e passa al Gruppo misto, in polemica con il segretario Enrico Zanetti per la sua intenzione di fusione con il gruppo di Denis Verdini.

Il 3 agosto 2016, dopo l'abbandono del gruppo da parte di Enrico Zanetti, torna ad aderire come indipendente al gruppo parlamentare di Scelta Civica per l'Italia, poi ridenominato Civici e Innovatori fino alla fine della legislatura. Non si è ricandidato.

  • Marco Maiocchi e Stefano Quintarelli, Internet per l'azienda. La rete delle reti al servizio dell'impresa, Il Sole 24 Ore, 1998.
  • Stefano Quintarelli, Costruire il Domani: Istruzioni per un futuro immateriale, Il Sole 24 Ore, 2016.
  • Giovanni Pitruzzella, Oreste Pollicino e Stefano Quintarelli, Parole e potere: Libertà d'espressione, hate speech e fake news, Egea, 2017.
  • Stefano Quintarelli, Capitalismo immateriale. Le tecnologie digitali e il nuovo conflitto sociale, Bollati Boringhieri, 2019.
  • Stefano Quintarelli (a cura di), Intelligenza artificiale. Cos'è davvero, come funziona, che effetti avrà, Bollati Boringhieri, 2020, ISBN 9788833935423.
  • Vittorio Bertola e Stefano Quintarelli, Internet fatta a pezzi: Sovranità digitale, sovranismi e big tech, Bollati Boringhieri, 2023, ISBN 9788833942018.

Onorificenze

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  1. ^ Muore a 88 anni di età il «profe» Quintarelli, su larena.it. URL consultato il 20 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2018).
  2. ^ In Memoriam, su Svolta Digitale. URL consultato il 3 giugno 2016.
  3. ^ Stefano Quintarelli, Quei giganti di Internet che mettono in pericolo la libertà della Rete, in Corriere Innovazione, 5/ 2014.
  4. ^ Università: per gli esami premere il tasto (JPG), su blog.quintarelli.it.
  5. ^ Redazione Key4biz, Stefano Quintarelli, su Key4biz, 24 gennaio 2007. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  6. ^ On Rights and Competition
  7. ^ Intermediati digitali, unitevi. URL consultato il 18 luglio 2018.
  8. ^ Cenacolo 26 novembre 2019, su Canova. URL consultato il 30 novembre 2019.
  9. ^ I.net investor relations, su stock.inet.it. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2000).
  10. ^ Dimissioni da Sole 24 Ore per candidatura AGCOM, su blog.quintarelli.it, 18 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2012).
  11. ^ Candidatura a commissario AGCOM con curriculum, su blog.quintarelli.it, 17 maggio 2012. URL consultato il 30 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2012).
  12. ^ Authority, Fini: “Nomine trasparenti, cv dei candidati inviati a tutti i deputati”, su ilfattoquotidiano.it, 22 maggio 2012.
  13. ^ Agcom: Parisi-Beltrandi-Giuletti, capigruppo rinviino votazione domani” [collegamento interrotto], su asca.it, 22 maggio 2012.
  14. ^ Rai: 300 curricula per Cda, tiro alla fune in Vigilanza. Si vota martedì [collegamento interrotto], su asca.it, 19 giugno 2012.
  15. ^ in assenza di una procedura formalizzata di valutazione come quella del The Commissioner for Public Appointments nel Regno Unito.
  16. ^ Organico universitario Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  17. ^ Decreto presidenziale di nomina (PDF), su agid.gov.it. URL consultato il 1º dicembre 2018.
  18. ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
  19. ^ Towards principles and guidance for eID interoperability on online platforms (PDF), su ec.europa.eu.
  20. ^ Global happiness and well being policy report, 2022
  21. ^ Chi è Stefano Quintarelli?, su Tech Fanpage, 14 maggio 2012. URL consultato il 29 marzo 2024.
  22. ^ RCM - Rete Civica di Milano, su retecivica.milano.it. URL consultato il 1º aprile 2016.
  23. ^ Progetto Onde - Pagina principale, su onde.net. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
  24. ^ Partecipanti, su web.archive.org, 12 febbraio 2007. URL consultato il 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2007).
  25. ^ Camera.it - XVI Legislatura - Comunicazione - Mostre, concerti, convegni, conferenze, su leg16.camera.it. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  26. ^ Redazione AIIP, Rinnovo del Consiglio Direttivo, su AIIP, 12 aprile 2005. URL consultato il 29 marzo 2024.
  27. ^ Biografia MASTER - Stefano Quintarelli (PDF), su theinnovationgroup.it.
  28. ^ I trenta più innovativi e i loro segreti (JPG), su blog.quintarelli.it.
  29. ^ Sustainable Development Solutions Network - Leadership Council, su unsdsn.org. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  30. ^ (EN) High-Level Group on Artificial Intelligence, in Digital Single Market. URL consultato il 14 giugno 2018.
  31. ^ (EN) Advisory Group on Advanced Technologies (AGAT).
  32. ^ Tutti i risultati e gli eletti in Veneto, su corrieredelveneto.corriere.it, Corriere del Veneto, 26 febbraio 2013. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  33. ^ E Quintarelli all'ospedale fa il deputato con internet [collegamento interrotto], su larena.it, L'Arena, 24 agosto 2013. URL consultato il 29 agosto 2013.
  34. ^ (EN) Edoardo Segantini, U-turn on Public Access Wi-Fi, su corriere.it, Corriere della Sera, 24 luglio 2013. URL consultato il 29 agosto 2013.
  35. ^ Diletta Parlangeli, Identità digitale, come funzionerà la certificazione, su wired.it, Wired, 4 dicembre 2013. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  36. ^ Filippo Santelli, SPID, una lunga genesi durata tre anni, su repubblica.it, La Repubblica, 8 marzo 2016. URL consultato il 10 maggio 2016.
  37. ^ Valentina Polini, XIX legislatura, presentato il nuovo Intergruppo parlamentare Innovazione, su Talk iit, 3 aprile 2023. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  38. ^ Centro, nascono gruppi parlamentari "Per l'Italia", su ilvelino.it, Il Velino, 10 dicembre 2013. URL consultato l'8 gennaio 2014.
  39. ^ La vittoria di Quintarelli, su webnews.it, Web news, 11 febbraio 2015. URL consultato il 10 maggio 2016.
  40. ^ Quintarelli, nella notte: approvato all'unanimita' emendamento per internet in costituzione, nonostante pareri contrari di tutti, su civile.it, Civile.it, 11 febbraio 2015. URL consultato il 10 maggio 2016.
  41. ^ Le Onorificenze della Repubblica Italiana, su Quirinale. URL consultato il 5 maggio 2024.

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