Adam Bargielski (Kalinowo, 7 gennaio 1903Dachau, 8 settembre 1942) è stato un presbitero polacco, beatificato nel 1999 da Giovanni Paolo II.

Beato Adam Bargielski
 

Presbitero

 
NascitaKalinowo, 7 gennaio 1903
MorteDachau, 8 settembre 1942 (39 anni)
Venerato daChiesa cattolica
BeatificazioneVarsavia, 13 giugno 1999 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza8 settembre

Biografia modifica

Ordinato sacerdote il 24 febbraio 1929 per la diocesi di Łomża, Adam Bargielski fu inviato dalla diocesi a studiare legge in Francia e, conseguita la specialistica in diritto canonico a Strasburgo, tornò in Polonia e divenne viceparroco di Myszyniec.[1] Dopo l'invasione nazista della Polonia, Bargielski fu arrestato dalla Gestapo il 9 aprile 1940; il 25 aprile giunse al campo di concentramento di Gusen e il mese successivo fu trasferito a Dachau, dove divenne noto con il numero 4860 (e poi 22061). Morì nel settembre 1942 in seguito al trauma riportato dopo essere stato buttato a terra da un ufficiale nazista, anche se le autorità del campo dichiararono come causa ufficiale della morte un infarto.

Culto modifica

Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 insieme ad altri 107 martiri polacchi.[2]

La sua ricorrenza si celebra l'8 settembre, anniversario del suo martirio.[3]

Note modifica

  1. ^ Andrea Riccardi, Il secolo del martirio, A. Mondadori, 2000, p. 119, ISBN 978-88-04-47687-0. URL consultato il 15 marzo 2023.
  2. ^ Andreas Resch, I beati di Giovanni Paolo II: 1996-2000, Libreria editrice vaticana, 2000, ISBN 978-88-209-7593-7. URL consultato il 14 marzo 2023.
  3. ^ (PL) Ewa Czerwińska, Polscy święci i błogosławieni, Virtualo, 4 dicembre 2013, ISBN 978-83-7881-316-3. URL consultato il 14 marzo 2023.
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