Albergo dei Poveri (Genova)
L'Albergo dei Poveri è un edificio situato in piazza Emanuele Brignole, nel quartiere di Castelletto, a Genova.
Albergo dei Poveri | |
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facciata principale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Località | Genova |
Indirizzo | Piazza Emanuele Brignole |
Coordinate | 44°25′04.8″N 8°55′45.01″E / 44.418°N 8.92917°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1656 - 1835 |
Uso | Università degli Studi di Genova |
Realizzazione | |
Architetto | Stefano Scaniglia Giovanni Battista Ghiso |
Committente | Emanuele Brignole |
Storia modifica
La sua prima edificazione si ebbe nel 1652 per volere di Emanuele Brignole che, assieme a Oberto Della Torre, fu scelto dalla Repubblica di Genova per seguire la costruzione di un nuovo ricovero o rifugio dove ospitare i poveri della città[1]. A quattro anni dall'apertura del cantiere, nel 1656, i lavori furono sospesi a causa di una violenta epidemia di peste che decimò la popolazione genovese e i borghi vicini. A causa della strage compiuta dalla malattia i lavori si avviarono a una sospensione ormai certa e solo la spontanea donazione dello stesso Brignole - che secondo alcune fonti ammontò intorno alle 100.000 lire dell'epoca - fecero sì che l'opera di edificazione potesse riprendere.
Il 9 aprile 1657 si ebbe la deliberazione per edificare la Chiesa e mettere la prima pietra, "in onore della Beata Vergine della Concezione e per l'Albergo dei Poveri di Carbonara". Tuttavia il 31 agosto 1666 una nuova istanza del "Magistrato dei Poveri" ancora sollecitava i membri della Repubblica di Genova rispetto al voto fatto dieci anni prima a sostegno del progetto, esortandoli a somministrare il fondo necessario per erigere la Chiesa nell'Albergo dei Poveri fuori delle porte di Carbonara.[2] Con Decreto del 23 agosto 1684, si dichiarò l'Albergo dei Poveri esente dalle gabelle (imposte).[2]
Soprattutto nei primi anni della costruzione l'albergo fu utilizzato per altri scopi, specie dopo il bombardamento navale della flotta francese nel 1684. Qui si rifugiarono i rappresentanti della repubblica genovese trasferendo provvisoriamente all'interno dell'edificio gli antichi e pregiati beni pubblici genovesi quali il tesoro di San Lorenzo e le ceneri di san Giovanni Battista.
Affinché il complesso giungesse all'aspetto moderno si impiegarono quasi duecento anni, poiché l'edificio fu più volte ampliato, in particolare negli anni 1667, 1689 e 1702. Solo nel 1835 l'edificio assunse l'attuale aspetto.
Nell'ultimo decennio del XX secolo all'edificio è stata data una destinazione più moderna, grazie alla nascita di un nuovo tipo di assistenza agli anziani bisognosi. Una parte del complesso nell'ala orientale dell'edificio è stata inoltre adibita ad aule e uffici di diverse facoltà dell'Università degli Studi di Genova.
Struttura modifica
Il complesso modifica
Secondo alcune fonti il progetto originale dell'edificio, quello del 1652, è opera dell'architetto Stefano Scaniglia di Sampierdarena che, assieme a Giovanni Battista Ghiso e altri tecnici, adattò il palazzo alle caratteristiche morfologiche del terreno di costruzione; l'albergo è infatti situato fra le pendici del monte Galletto e la collina di Carbonara. Nel corso del XIX secolo verranno costruite le strade d'accesso attraverso l'esteso giardino del palazzo.
Il complesso - a pianta quadrilatera - si presenta con un lungo prospetto, formato da due corpi laterali avanzati e uno centrale mosso, concluso da un imponente frontone. Al centro del primo piano è presente la chiesa con intorno i quattro grandi cortili interni.
La chiesa modifica
L'albergo è ricco di pregiate opere artistiche pittoriche e scultoree. All'interno della chiesa, dedicata della Beata Vergine della Concezione[2] e a unica navata, si può ammirare un dipinto raffigurante l'Ascensione del pittore Domenico Piola oltre che ad alcuni altari marmorei; sull'altare maggiore, scolpito da Francesco Schiaffino, è presente una statua dell'Assunta dello scultore Pierre Puget di Marsiglia. A sinistra dell'altare maggiore, nei pressi dell'ingresso che immette in quello che anticamente era la "Chiesa degli Uomini", sotto una lapide senza nome è sepolto, per sua volontà, il fondatore Emanuele Brignole.
La quadreria modifica
All'interno della quadreria sono presenti diversi dipinti quali un polittico del pavese Pier Francesco Sacchi (attualmente presso il locale museo diocesano); il Ritratto di Emanuele Brignole di Giovanni Bernardo Carbone. Sono inoltre conservati dipinti di Giovanni Battista Paggi, Giovanni Andrea De Ferrari, Orazio De Ferrari - autore di un Presepe mistico con san Francesco - e di vari pittori della scuola fiamminga del Seicento.
Galleria d'immagini modifica
Esterni modifica
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Il complesso dell'albergo, 1836
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L'albergo dei Poveri in una incisione da fotografia del 1874.
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Dipinto di Luigi Garibbo della facciata
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Una fotografia dell'albergo fra l'Ottocento e il Novecento
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La cupola della chiesa vista dal sovrastante corso Firenze
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La grande conca posteriore, storicamente utilizzata dai residenti dell'albergo
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Il fondatore Emanuele Brignole con l'albergo alle sue spalle in un dipinto del 1600
Interni modifica
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Una fotografia degli interni
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Uno dei corridoi interni
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Il cortile interno, con la cupola di sfondo
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L'interno del cortile
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Due delle statue dello scalone
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Androne e scalone verso la chiesa
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La chiesa interna all'albergo
Note modifica
- ^ Giuseppe Banchero, Albergo dei Poveri, in Genova e le due riviere, Genova, Luigi Pellas editore, 1846, pp. 4-5.
- ^ a b c Archivio segreto, Politicorum. Elenco Inventario n. 58, Genova, Archivio di Stato di Genova, ottobre 2021.
Bibliografia modifica
- Elena Parma Armani, Genesi e realizzazione di un reclusorio seicentesco: l'Albergo dei Poveri di Genova, in Studi di storia delle arti, n. 1, Università di Genova, 1977.
- Elena Parma Armani, Una struttura assistenziale seicentesca: l'Albergo dei poveri di Genova, Comune di Genova, 1978.
- Paolo Stefano Tachella, L'Albergo dei Poveri di Genova. Vita quotidiana, continuità e cambiamento di una "vera azienda benefica" tra Sette e Novecento, Genova, Stefano Termanini Editore, 2018.
- Annamaria de Marini, Emanuele Brignole e l'Albergo dei Poveri di Genova, Genova, Stefano Termanini Editore, 2016.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikiquote contiene citazioni sull'Albergo dei Poveri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'Albergo dei Poveri
Collegamenti esterni modifica
- Albergo dei Poveri, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova.
- L'Albergo dei Poveri rivela i suoi tesori alla città (PDF), su unige.it, Università di Genova (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2016).
- Michele Ferraris, Reportage fotografico del 1993 all'Albergo dei Poveri, su micheleferraris.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144701298 · LCCN (EN) nr98024459 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr98024459 |
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