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La "Superba"

«... Veddo o mâ, veddo i mæ monti / e a ciassa da Nonsiâ, / riveddo o Righi e me s'astrenze o chêu, / veddo a lanterna, a Cava e, lazzû, o mêu ... / Riveddo a séia Zena illûminâ, / veddo là a Foxe e sento franze o mâ ...»

Panorama sul porto antico di Genova
Panorama sul porto antico di Genova

Genova (GE) (genovese Zena, inglese Genoa, spagnolo Génova, francese Gênes, tedesco Genua) è un comune di oltre 600 000 abitanti. A metà degli anni sessanta la popolazione residente raggiunse il suo massimo, con quasi 850 000 abitanti.

È il capoluogo della provincia di Genova e della regione Liguria e la sua area metropolitana raggiunge il milione e mezzo di abitanti.

Il suo porto è uno dei maggiori del mar Mediterraneo.
Città dal glorioso passato, forte di antiche tradizioni, è stata definita la Superba. Come tale doveva considerarla anche il poeta Petrarca che nel 1358 nel suo Itinerarium breve de Ianua ad Ierusalem così la definì:

«regale, addossata a una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del mare.»

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Dicono di Genova

«Ho visto una bellissima strada, la via Aurelia, ed ora sono in una bella città, una vera bella città, Genova.»

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Cartoline dal passato
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Quartieri sotto la lente

Cornigliano (Cornigen in ligure) o Cornigliano Ligure (denominazione ufficiale di quando era comune autonomo) è un quartiere di Genova, Municipio VI - Medio Ponente. Situato lungo la costa nel Ponente cittadino, tra le ex-delegazioni di Sampierdarena e Sestri Ponente, con quest'ultima compone il Municipio VI Medio Ponente.

Nella località, che anticamente e fino a non molti decenni fa era una splendida località rivierasca e che Francesco Petrarca cantò come splendido luogo di villeggiatura fuori le mura di Genova, sempre secondo Giustiniani, vennero costruite nei secoli successivi almeno trenta ville nobiliari, sorte come residenze estive delle principali famiglie genovesi.

Tra i primi insediamenti nobiliari si trovano quelle di Doria, Centurione, Imperiale, Cattaneo della Volta e Piuma a Campi; Spinola, Gentile, Pallavicino, De Mari, Grillo e Malocello a Cornigliano. Si trattava di case chiaramente non alla portata di tutti ma comunque non molto ampie e lussuose, diversamente da quelle costruite dai più celebrati architetti a partire dal 1400, dopo cui vennero costruiti i vari palazzi Spinola tuttora esistenti.

Questo tipo di edilizia continuò fino al XVIII secolo, epoca in cui la via principale era un ininterrotto susseguirsi di ville in cui soggiornarono anche personaggi come la regina Maria d'Austria, Foscolo, Manzoni, Mazzini. Cornigliano infatti in questo periodo è stata luogo di passaggio del cosiddetto Grand Tour ed è stata ammirata da molti visitatori, anche celebri.

Verso il 1750, inoltre, venivano eretti i due palazzi Serra e i marchesi Durazzo davano inizio alla costruzione della grandiosa villa Durazzo Bombrini, in seguito eletta a residenza estiva del principe di Savoia.

Lo scenario muta completamente a partire dall'ultimo decennio del secolo, in cui il fenomeno di urbanismo che si andava sviluppando a Genova travolge anche Cornigliano, potenzialmente un sito molto produttivo perché vicino al porto ed agli stabilimenti industriali di Sampierdarena, che proprio in quegli anni si estesero anche alla riva destra del torrente Polcevera. L'armatura di questa trasformazione è costituita dalla nascita dell'Ansaldo, prima grande industria del posto.

Sotto l'impulso dell'industria, che fornirà per anni migliaia di posti di lavoro, la popolazione, già in aumento, registra un secondo boom demografico, al termine del quale Cornigliano arriva a sfiorare i 30 000 abitanti (28 999 al censimento del 1961). Grande apporto all'incremento della classe operaia residente è stato dato dall'immigrazione, in particolare dall'Italia meridionale, di persone in cerca di occupazione.

(Nell'immagine:Panorama del quartiere)

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Biografie

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981), fu tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia (1925) fissò i termini di una poetica del negativo in cui il "male di vivere" si esprime attraverso la corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio. Questa poetica viene approfondita nelle Occasioni (1939), dove alla riflessione sul male di vivere subentra una poetica dell'oggetto: il poeta concentra la sua attenzione su oggetti e immagini nitide e ben definite che spesso provengono dal ricordo, tanto da presentarsi come rivelazioni momentanee destinate a svanire.

Dopo la raccolta La bufera e altro (1956) che raccoglie le poesie degli anni della guerra (Bufera) e quelli immediatamente successivi, per un decennio non scrive quasi nulla. Nel 1963 muore la moglie e ciò dà avvio a una nuova fase di poesia, dunque a nuovi temi e stile: Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973) e Quaderno di quattro anni (1977).

Nel 1967 è nominato senatore a vita e nel 1975 riceve il premio Nobel per la letteratura.

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Novità
Intorno a Genova

Nella sezione della Grande Genova (vedi anche genovesato) vengono presentati un quartiere o un argomento o una località limitrofa inerenti comunque direttamente o indirettamente il comune capoluogo e la provincia di Genova


La stazione meteorologica di Passo dei Giovi è la stazione meteorologica di riferimento per l'Organizzazione Meteorologica Mondiale e per il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare, relativa al valico appenninico del Passo dei Giovi. La stazione meteo si trova nell'Italia nord-occidentale, in Liguria, in provincia di Genova, nel comune di Mignanego, a 475 metri s.l.m. e alle coordinate geografiche 44°36′N 8°54′E / 44.6°N 8.9°E44.6; 8.9.

In base alla media del periodo 1951-1980 che non si discosta dal trentennio di riferimento climatico 1961-1990 convenzionalmente stabilito dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,5 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +18,9 °C.

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