Alfonso Maria dello Spirito Santo

Sacerdote carmelitano, martire.

Alfonso Maria Mazurek (Baranówka, 1º marzo 1891Nawojowa Góra, 28 agosto 1944) è stato un presbitero polacco.

Beato Alfonso Maria dello Spirito Santo
 

Martire

 
NascitaBaranówka, 1º marzo 1891
MorteNawojowa Góra, 28 agosto 1944 (53 anni)
Venerato daChiesa cattolica
BeatificazioneVarsavia, 13 giugno 1999 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza28 agosto

Biografia modifica

Nato Józef Mazurek si diplomò al liceo locale ed entrò nel seminario dei Carmelitani Scalzi di Wadowice e nel 1908 nel noviziato a Czerna, prendendo il nome di Alfonso Maria dello Spirito Santo.[1] Studiò teologia e filosofia a Cracovia, Linz e Vienna, e lì nella cattedrale di Santo Stefano, il 16 luglio 1916, fu ordinato sacerdote.

Divenne professore e rettore del seminario carmelitano e direttore del terziario del monastero di Wadowice. Nel 1930 fu nominato priore del monastero di Czerna e nel 1936 divenne il primo visitatore delle comunità carmelitane in Polonia. Fra i suoi scritti ci sono alcuni statuti dell'Ordine oltre che diversi inni.[2]

Separato dalla comunità monastica che era stata costretta a scavare delle trincee presso il villaggio di Rudawa, morì il 28 agosto 1944, ucciso a colpi di arma da fuoco da un soldato delle SS.[3]

È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 a Varsavia insieme ad altri 107 martiri polacchi della seconda guerra mondiale.

Le reliquie del beato Alfonso si trovano nella chiesa dei Carmelitani Scalzi a Wadowice.

Note modifica

  1. ^ Beato Alfonso Maria dello Spirito Santo, su carmeloveneto.it. URL consultato il 10 maggio 2021.
  2. ^ Super User, Biografia, su postocd.org. URL consultato il 10 maggio 2021.
  3. ^ Beato Alfonso Maria dello Spirito Santo (Jozef Mazurek) su santiebeati.it, su Santiebeati.it. URL consultato il 10 maggio 2021.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Fabio Arduino, Alfonso Maria dello Spirito Santo, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it, 24 settembre 2006. URL consultato il 10 maggio 2021.
Controllo di autoritàVIAF (EN162014213 · ISNI (EN0000 0001 1144 8650 · WorldCat Identities (ENviaf-162014213