Alma mater

locuzione latina
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La locuzione latina Alma mater (in italiano: "madre nutrice") è un sintagma aulico che designa l'università nella quale ci si è formati.

Alma mater, opera di Lorado Taft, nel campus dell'Università dell'Illinois (Urbana-Champaign)

Origine modifica

 
Foto dell'Alma mater posta di fronte alla biblioteca Low Memorial nel campus della Columbia University

La locuzione venne utilizzata nella Roma antica come titolo per la dea madre, come Cerere e Cibele,[1] e nel cristianesimo medievale per indicare la Beata Vergine Maria, per esempio nell'inno Alma Redemptoris Mater.

Storia modifica

Nel Medioevo divenne soprannome per indicare l'università,[1] insieme ad espressioni simili mater universitas, alma universitas, alma mater studiorum.[1] Quest'uso medievale sopravvive nei Paesi anglosassoni,[1] dove l'espressione è usata per riferirsi all'università o al college che una persona ha frequentato e presso la quale si è laureata, o anche all'inno di un'università (dal frequente uso della frase come incipit degli inni universitari).

 
L'Alma mater sui gradini dell'Università de l'Avana a Cuba.

Usi in accademia modifica

Come riferimento a un'istituzione accademica modifica

 
Igea, la dea della salute del 290 a.C. nella copia romana dei Musei Capitolini

Alma Mater Studiorum è il nome dell'Università di Bologna.

In molte lingue moderne è una locuzione utilizzata in riferimento a un'accademia[2]; la statua bronzea, sui gradini della biblioteca Low Memorial della Columbia University, è una rappresentazione antropomorfa dell'Alma Mater ed è conosciuta anche con questo nome. Nella lingua inglese americana si riferisce all'università frequentata.

Altro bronzo di Alma Mater è sui gradini dell'ingresso monumentale della Universidad de La Habana, a L'Avana, Cuba. La statua bronzea è del 1919 su progetto di Mario Korbel, venne installata in posizione panoramica nel 1927 su direzione dell'architetto Raul Otero. Viene considerata una delle meraviglie dell'isola di Cuba.

Quello di Alma mater è pure il titolo con il quale viene chiamata la Pontificia Università Gregoriana. Un esempio in Mater et Magistra, è dell'enciclica del Santo Pontefice Giovanni XXIII sulla questione sociale alla luce della dottrina cristiana[3][4]. La lettera enciclica ( Qui.) conferma che i primi giureconsulti sono i Pontefices (sommi pontefici o papi) depositari della religione e del diritto ed i soli abilitati ad emettere la «responsa» (giudizio). La formula di salus populi suprema lex è sia sacrale che giuridica, visto anche che la venerazione di dei a sfondo autoctono ritiene: «la medicina sia invenzione degli dei e degna di essere dedicata al cielo». La formula è giuridica poiché il Quirite reputa la Suprema Lex come retto e razionale comportamento di emanazione divina in armonia alla natura umana. La Dea salute è quindi una divinità solo italica, solo ad interesse medico che risiede nell'olimpo dei primi nella penisola italiana[5][6].

Come inno modifica

In aggiunta, Alma mater è l'inizio dell'inno di un istituto scolastico. Per esteso, indica quel particolare genere musicale. Utilizzato negli Stati Uniti e nel Regno Unito, spesso si riferisce all'intero inno universitario.

Gaudeamus igitur modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gaudeamus igitur.

Il Gaudeamus igitur è considerato l'inno universitario internazionale, adottato ufficialmente in Italia in occasione dei Saecularia octava di Bologna del 1888, risuona sui campus universitari mondiali. Le prime strofe dell'inno:

«Gaudeamus igitur, Iuvenes dum sumus; Gaudeamus igitur, Iuvenes dum sumus; Post iucundam iuventutem, Post molestam senectutem Nos habebit humus. Nos habebit humus.»

«Ubi sunt, qui ante nos In mundo fuere? Ubi sunt, qui ante nos In mundo fuere? Vadite ad superos, Transite ad inferos, Ubi iam fuere. Ubi iam fuere....»

Note modifica

  1. ^ a b c d Alma Mater., Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
  2. ^ "Alma Mater":Definizione su Dictionary.com. - Revisione 11 luglio 2011
  3. ^ Nota introduttiva: «Mater et Magistra di tutte le genti» , la Chiesa è stata istituita da Gesù Cristo perché tutti, lungo il corso dei secoli, venendo al suo seno ed al suo amplesso, trovassero pienezza di più alta vita e garanzia di salvezza. A questa Chiesa, colonna e fondamento di verità, il suo santissimo Fondatore ha affidato un duplice compito quello di generare figli, di educarli e reggerli, guidando con mater provvidenza la vita dei singoli come dei popoli (salus popoli), la cui grande dignità ebbe nel massimo rispetto e tutela della salute, ebbe sollecita
  4. ^ La Chiesa, attua il comando del suo fondatore Cristo, che si riferisce soprattutto alla salvezza eterna umana: «Io sono la via, la verità e la vita» ma altrove vedendo la follia prorompe nelle parole: «Ho compassione di questa follia» a preoccuparsi dei vizi terreni dei popoli. Né il Redentore dimostra questa cura soltanto con le parole, ma con la sua vita, quando per sedare la fame della folla moltiplicò miracolosamente il pane e i pesci
  5. ^ Igea è la dea della salute e dell'igiene personale . Nella religione greca e romana, il culto di Igea è associato a quello del padre Asclepio, tutelando in questo modo l'intero stato di salute dell'individuo. Igea viene invocata per prevenire malattie e danni fisici ; Asclepio per la cura delle malattie e la guarigione
  6. ^ Altra dea a cui i romani invocavano per malattie fisiopatologiche fu Salus, a cui venne eretto un tempio romano e il culto citato da Cicerone nel 293 a.C. alla dea Salus si chiedeva la guarigione da malattie quali Febris, Ascessum,Pestilensis, e verso altre persone ci si rivolgeva attraverso l'augurale Salutis quotidiano. Da questo il culto del Salus popoli venne espanso, unificando le due divinità Salus-Igea in un'unica dea, ed un'unica adorazione popolare.

Bibliografia modifica

  • Alma mater studiorum: la presenza femminile dal XVIII al XX secolo: ricerche sul rapporto donna/cultura universitaria nell'Ateneo bolognese, editore CLUB, anno 1988 pag. 258
  • Università di Bologna, Alma mater studiorum saecularia nona: MCMLXXXVIII; Magna Charta Universitatum, Bologna, 18 settembre 1988, editore Cartiere Fedrigoni, anno 1988 pag. 31 - consultato
  • Carlo Calcaterra, Alma mater studiorum: l'università di Bologna, edito da Zanichelli anno 1948
  • Italo Scardovi (statistica matem.), Alma Mater Studiorum: rivista scientifica dell'università di Bologna,tomo III e tomo I, autore Università di Bologna, editore Université, anno 1990 di pag. 325

Bibliografia sulla cultura medievale modifica

  • Virgilio nel Medio Evo, Livorno, 1872, cap I, pag. 254 con la cit. La povertà di codesti studi in Italia fu già deplorata dai Comparenti nell'insigne opera.
  • Gaston Paris, La poésie du moyen âge: leçons et lectures, Parigi, 1885 a pag. 4 e 22.
  • Francesco Novati, Carmina Medii Aevi, Firenze, 1883

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