American Idiot (singolo)

singolo dei Green Day del 2004

American Idiot è un singolo del gruppo musicale statunitense Green Day, pubblicato il 31 agosto 2004 come primo estratto dall'album omonimo.

American Idiot
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaGreen Day
Pubblicazione31 agosto 2004
Durata2:54
Album di provenienzaAmerican Idiot
Genere[1]Punk revival
Pop punk
EtichettaReprise
ProduttoreRob Cavallo, Green Day
Registrazione2004
FormatiCD, 7", download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[2]
(vendite: 35 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 45 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[5]
(vendite: 7 500+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[6]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (5)[7]
(vendite: 400 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[8]
(vendite: 1 200 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[9]
(vendite: 60 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[10]
(vendite: 50 000+)
Green Day - cronologia
Singolo precedente
(2004)
Singolo successivo
(2004)

Il titolo è una storpiatura dileggiante di American Idol, programma televisivo molto noto trasmesso negli Stati Uniti d'America[11].

Descrizione modifica

Il testo è una polemica verso l'allora presidente statunitense George W. Bush e la sua politica che, secondo il gruppo, è basata sui media e l'alienazione, tentando un lavaggio del cervello al popolo.[12] Questo si evince da gran parte del testo della canzone, per esempio «Don't wanna be an American idiot / don't want a nation controlled by the media» (“Non voglio essere un americano idiota / non voglio una nazione controllata dai media”).

Video musicale modifica

Il video inizia in un grande edificio aperto, un magazzino, con i membri della band che suonano di fronte a una grande bandiera americana verde e bianca. Il video ha importanti effetti scenici dovuti al cambiamento di velocità della pellicola.

Quando inizia l'assolo di chitarra, l'acqua contenente un colorante verde esplode dagli altoparlanti in gran quantità, e il magazzino viene allagato così come i membri della band, che suonano mentre l'acqua cade su di loro. Verso la fine del video, la colorazione verde sgocciola dalla bandiera, lasciandola solo bianca a stelle e strisce.

Il video è stato votato come il preferito del pubblico agli MTV Video Music Awards 2005.[13]

Accoglienza modifica

American Idiot è il primo brano del gruppo ad entrare nella Billboard Hot 100, la principale classifica statunitense dei singoli;[14] tutti i precedenti successi dei Green Day erano riusciti a classificarsi solo nella Radio Songs o nella Bubbling Under Hot 100.[14] Il singolo ha raggiunto la prima posizione in Canada,[14] la terza nel Regno Unito,[15] la settima in Australia e Nuova Zelanda, e la tredicesima in Italia.[16]

La canzone è stata candidata a quattro Grammy Award: Registrazione dell'anno, Miglior performance rock di un duo o un gruppo, Miglior canzone rock e Miglior videoclip.

Nel 2009 Rolling Stone ha collocato il brano al 13º posto tra i migliori singoli del decennio. Sempre Rolling Stone lo ha inserito alla 432ª posizione nella lista dei 500 migliori brani musicali di sempre.[17]

Tracce modifica

CD promozionale
  1. American Idiot - 2:56
CD singolo – parte 1, 7"
  1. American Idiot
  2. Too Much Too Soon
CD singolo – parte 2
  1. American Idiot
  2. Shoplifter
  3. Governator

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifica (2004) Posizione
massima
Australia[16] 7
Austria[16] 18
Canada[14] 1
Germania[16] 28
Irlanda[18] 12
Italia[16] 13
Nuova Zelanda[16] 7
Paesi Bassi[16] 37
Regno Unito[15] 3
Regno Unito (rock & metal)[19] 1
Stati Uniti[14] 61
Stati Uniti (alternative)[14] 1
Stati Uniti (mainstream rock)[14] 5
Svezia[16] 18
Svizzera[16] 75

Note modifica

  1. ^ (EN) American Idiot, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2004 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  3. ^ (DA) American Idiot, su IFPI Danmark. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  4. ^ (JA) グリーン・デイ - アメリカン・イディオット – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 2 marzo 2021.
  5. ^ (EN) Latest Gold / Platinum Singles, su radioscope.net.nz, Radioscope. URL consultato il 19 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  6. ^ (EN) Green Day - American Idiot – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 novembre 2015.
  7. ^ (EN) American Idiot – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  8. ^ (EN) American Idiot, su British Phonographic Industry. URL consultato il 22 agosto 2022.
  9. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 22 febbraio 2024. Digitare "Green Day" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  10. ^ American Idiot (certificazione), su FIMI. URL consultato il 14 maggio 2018.
  11. ^ Scheda sull'album da jugo.it
  12. ^ Alessia Marinoni, 20 canzoni iconiche degli anni 2000, su Stone Music, 22 maggio 2021. URL consultato il 29 marzo 2022.
  13. ^ (EN) Green Day Dominates MTV Video Music Awards, su billboard.com, Billboard, 29 agosto 2005. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  14. ^ a b c d e f g (EN) Green Day – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 18 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  15. ^ a b (EN) Official Singles Chart Top 100: 19 September 2004 - 25 September 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 18 luglio 2019.
  16. ^ a b c d e f g h i (NL) Green Day - American Idiot, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 18 luglio 2019.
  17. ^ (EN) Rolling Stone Updates "500 Greatest Songs" List, su cbs2chicago.com, Rolling Stone. URL consultato il 29 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2010).
  18. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 18 luglio 2019.
  19. ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 19 September 2004 - 25 September 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 18 luglio 2019.

Collegamenti esterni modifica