Wikipedia

Boulevard of Broken Dreams

singolo dei Green Day del 2004
Questa voce o sezione sull'argomento rock non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

Boulevard of Broken Dreams è un singolo del gruppo musicale statunitense Green Day, pubblicato il 29 novembre 2004 come secondo estratto dal settimo album in studio American Idiot.

Boulevard of Broken Dreams
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaGreen Day
Pubblicazione29 novembre 2004
Durata4:20
Album di provenienzaAmerican Idiot
GenereRock alternativo[1]
EtichettaReprise
ProduttoreRob Cavallo, Green Day
Registrazione2004
FormatiCD, 7", download digitale
NoteGrammy Award Registrazione dell'anno 2006
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Germania Germania[3]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[4]
(vendite: 30 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[5]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[6]
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Canada Canada (6)[7]
(vendite: 480 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[8]
(vendite: 90 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[9]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 50 000+)
Green Day - cronologia
Singolo precedente
(2004)
Singolo successivo
(2005)

Il singolo, oltre ad aver venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo, ha vinto il Grammy Award alla registrazione dell'anno e il video del brano si è aggiudicato ben 6 premi su 6 agli MTV Video Music Awards 2005. Al 2018, Boulevard of Broken Dreams rimane l'unica canzone nella storia ad aver vinto sia il Grammy Award alla registrazione dell'anno che l'MTV Video Music Award al video dell'anno.

Descrizione modifica

Boulevard of Broken Dreams è composta nella chiave di Fa minore, come Holiday, il suo preludio. L'apertura presenta una chitarra elettrica con tremolo che riproduce la progressione dei versi. L'effetto del tremolo nell'apertura è stato ottenuto manipolando digitalmente la registrazione. Il suono è stato difficile da riprodurre, in quanto quest'ultimo doveva rimanere sincronizzato con il resto della canzone. Armstrong ha aggiunto tracce di chitarra acustica per aumentare i ritmi della chitarra elettrica e della batteria di Tré Cool. Il cantato di Billie Joe inizia con l'accompagnamento di una chitarra acustica. Il basso e la batteria entrano dopo le prime 2 linee. Il pre-ritornello presenta una melodia in chitarra solista seguita poi dal ritornello distorto. L'assolo che viene dopo il secondo ritornello, segue la progressione in versi, mentre l'outro segue una progressione di power chords.

Influenze modifica

La canzone, per certi versi, ricorda Wonderwall degli Oasis, sostanzialmente per via degli accordi di base, pur avendo una struttura completamente diversa. Alla fine del 2006 Noel Gallagher, allora chitarrista degli Oasis, dichiarò: «Dovrebbero avere la decenza di aspettare che muoia [prima di rubarmi le canzoni]. Io, almeno, alla gente cui rubo le canzoni pago la cortesia».[10] La reazione di Gallagher è dovuta probabilmente alla diffusione di Boulevard of Broken Songs, mixaggio del DJ e produttore di San Francisco Party Ben, che nel 2004 fuse Boulevard of Broken Dreams, Wonderwall, Writing to Reach You dei Travis e Dream On degli Aerosmith.

Come dichiarato da Billie Joe Armstrong nel programma di VH1 del 2005 Storytellers, il titolo della canzone è stato preso dall'omonimo dipinto di Gottfried Helnwein che ritrae James Dean mentre cammina da solo.

Contenuto modifica

Il testo cita per la prima volta Jimmy, di cui si parlerà più esplicitamente nel singolo St. Jimmy; egli è un ragazzo che si trova in un periodo di confusione psicologica, di tristezza e solitudine. Egli si trova in una strada solitaria e deserta, immersa nel silenzio e cammina da solo come può evidenziare la strofa, ripetuta più volte: «I walk alone, I walk alone...», ovvero: “Cammino da solo, cammino da solo...”. Il ragazzo considera questa strada (Boulevard) come una casa e come l'unico posto che abbia mai conosciuto. In quella strada le uniche cose che si muovono sono il suo cuore e la sua ombra e lui a volte ha il desiderio che accanto a lui ci sia qualcuno ma: «Til then I walk alone», “fino ad allora camminerò da solo”.[11]

Video musicale modifica

Il video musicale nel 2004, periodo di estrazione del singolo, è stato trasmesso su MTV con una frequenza elevatissima tant'è che si è aggiudicato ben 7 premi al Video Music Awards di MTV nello stesso anno; Nel video appaiono i tre componenti, per la maggior parte in sequenza al rallentatore, i quali scendono da una macchina e si aggirano per una città apparentemente uscita da qualche film western; per dare maggiormente quest'impressione, in una sequenza appare un grosso condor (appartenente ad uno dei tecnici che hanno lavorato al filmato); frequenti distorsioni e strisce nere appaiono sullo schermo poiché Samuel Bayer ha usato tecniche poco ortodosse per raggiungere questi effetti, come la retro-proiezione e il danneggiamento del negativo attraverso schegge e sigarette accese.

Il video ha trionfato in sei categorie agli MTV Video Music Awards 2005: Video dell'anno, Miglior video di un gruppo, Miglior video rock, Miglior regia, Miglior montaggio e Miglior fotografia.[12]

Accoglienza modifica

Boulevard of Broken Dreams è il singolo di maggior successo in classifica del gruppo, avendo raggiunto la seconda posizione della Billboard Hot 100 per cinque settimane, preceduto da Candy Shop di 50 Cent e Olivia.[13] Ha inoltre trascorso sedici settimane al primo posto della Alternative Songs, quattordici settimane al primo posto della Mainstream Rock Songs, undici settimane al primo posto della Adult Top 40, e quattro settimane al primo posto della Pop Songs.[13]

Il brano è stato il nono singolo più venduto durante il decennio 2000-2009 con oltre 5 milioni di copie nel mondo.[14]

Tracce modifica

CD 1
  1. Boulevard of Broken Dreams
  2. Letterbomb (Live)
CD 2
  1. Boulevard of Broken Dreams
  2. American Idiot (Live)
  3. She's a Rebel (Live)
CD 3
  1. Boulevard of Broken Dreams
  2. Letterbomb (live)

7" Picture Disc modifica

Lato A
  1. Boulevard of Broken Dreams
Lato B
  1. Letterbomb (live)

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifica (2004-05) Posizione
massima
Australia[15] 5
Austria[15] 8
Belgio (Fiandre)[15] 54
Belgio (Vallonia)[15] 53
Canada[13] 1
Danimarca[15] 8
Finlandia[15] 16
Francia[15] 19
Germania[15] 13
Irlanda[16] 2
Norvegia[15] 4
Nuova Zelanda[15] 5
Paesi Bassi[15] 25
Regno Unito[17] 5
Regno Unito (rock & metal)[18] 1
Stati Uniti[13] 2
Stati Uniti (alternative)[13] 1
Stati Uniti (mainstream rock)[13] 1
Svezia[15] 2
Svizzera[15] 12

Note modifica

  1. ^ Scheda sul singolo da allmusic.com
  2. ^ Boulevard of Broken Dreams (certificazione), su FIMI. URL consultato il 14 gennaio 2019.
  3. ^ (DE) Green Day – Boulevard of Broken Dreams – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 18 luglio 2019.
  4. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 22 febbraio 2024. Digitare "Green Day" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  5. ^ (EN) Green Day - Boulevard of Broken Dreams – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 novembre 2015.
  6. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2005 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2020).
  7. ^ (EN) Boulevard of Broken Dreams – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  8. ^ (DA) Boulevard of Broken Dreams, su IFPI Danmark. URL consultato il 22 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Boulevard of Broken Dreams, su British Phonographic Industry. URL consultato il 18 settembre 2021.
  10. ^ (EN) Elizabeth Goodman, Noel Gallagher Turns Loathing of Green Day Into Personal Pastime, Rolling Stone, 20 dicembre 2006. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2008).
  11. ^ Boulevard of Broken Dreams - Analisi e significato (Green Day) [collegamento interrotto], su Morfina, 5 giugno 2017. URL consultato l'11 giugno 2017.
  12. ^ (EN) Green Day Dominates MTV Video Music Awards, su billboard.com, Billboard, 29 agosto 2005. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  13. ^ a b c d e f (EN) Green Day – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 18 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  14. ^ (EN) Biggest Selling Singles Since The Year 2000, su music.yahoo.com, Yahoo! Music, 1º settembre 2009. URL consultato il 28 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  15. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Green Day - Boulevard Of Broken Dreams, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 18 luglio 2019.
  16. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 18 luglio 2019.
  17. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 05 December 2004 - 11 December 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 18 luglio 2019.
  18. ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 05 December 2004 - 11 December 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 18 luglio 2019.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Punk: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di musica punk
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Boulevard_of_Broken_Dreams&oldid=138454269"