Amy Acuff

altista statunitense

Amy Lyn Acuff (Port Arthur, 14 luglio 1975) è un'ex altista statunitense.

Amy Acuff
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Atletica leggera
Specialità Salto in alto
Termine carriera 2016
Record
Alto 2,01 m (2003)
Alto 1,97 m (indoor - 1995)
Carriera
Nazionale
1995-2012Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Universiadi 1 0 0
Mondiali U20 0 0 1
Panamericani U20 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Biografia modifica

Nata in Texas, Acuff ha iniziato la propria carriera atletica nel salto in alto prima nell'high school di Corpus Christi ed in seguito continuando all'UCLA[1] vincendo 5 titoli nel circuito NCAA. Ha inoltre vinto 11 titoli nazionali nella specialità tra i seniores tra il 1995 ed il 2009.

A livello internazionale, Acuff ha debuttato ai Mondiali juniores 1992 in Corea del Sud e tra i seniores nel 1995 ai Mondiali in Svezia. Nel corso della sua carriera ha preso parte a cinque edizioni consecutive dei Giochi olimpici dal 1996 al 2012 (gareggiando ai trails nazionali olimpici anche nel 2016), arrivando ad Atene 2004 a classificarsi quarta ai piedi del podio.[2] Oltre alla medaglia di bronzo vinta ai Mondiali juniores 1994 in Portogallo, tra i riconoscimenti internazionali di Acuff figura la medaglia d'oro alle Universiadi 1997 in Italia.[3]

Ritiratasi dalle competizioni agonistiche seniores, Acuff ha disputato ancora qualche gara nei circuiti master, vincendo il titolo e stabilendo un nuovo record nella categoria over 35 nel 2012.[4]

Acuff è sposata all'ex astista Tye Harvey, medaglia d'argento mondiale indoor nel 2001, da cui ha avuto una figlia nel 2010.[5]

Altre attività modifica

Oltre alla carriera sportiva, Acuff ha posato per alcune riviste come modella, principalmente per articoli relativi allo sport o all'atletica leggera, guadagnandosi copertine su Maxim, FHM,[6] e nel 2004, su Playboy.[7] Nel 2000, insieme ad altre 11 atlete ha realizzato il calendario 2000 Omnilite Millennium Calendar of Champions, cui la metà dei proventi sono andati ad un ente benefico.

Palmarès modifica

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1992 Mondiali U20   Seul Salto in alto 1,85 m
1993 Panamericani U20   Winnipeg Salto in alto   Oro 1,83 m
1994 Mondiali U20   Lisbona Salto in alto   Bronzo 1,88 m
1995 Mondiali   Göteborg Salto in alto 1,93 m
1996 Giochi olimpici   Atlanta Salto in alto 24ª (q) 1,85 m
1997 Mondiali   Atene Salto in alto 14ª (q) 1,92 m
Universiadi   Catania Salto in alto   Oro 1,98 m
1998 Goodwill Games   New York Salto in alto   Argento 1,93 m
1999 Mondiali   Siviglia Salto in alto 1,93 m
2000 Giochi olimpici   Sydney Salto in alto 31ª (q) 1,80 m
2001 Mondiali indoor   Lisbona Salto in alto 1,96 m
Mondiali   Edmonton Salto in alto 10ª 1,90 m
Goodwill Games   Brisbane Salto in alto   Bronzo 1,93 m
2003 Mondiali indoor   Birmingham Salto in alto 10ª 1,92 m
Mondiali   Saint-Denis Salto in alto 1,90 m
2004 Giochi olimpici   Atene Salto in alto 1,99 m
2005 Mondiali   Helsinki Salto in alto 1,89 m
2006 Mondiali indoor   Mosca Salto in alto 13ª (q) 1,90 m
2007 Mondiali   Osaka Salto in alto 12ª 1,94 m
2008 Mondiali indoor   Valencia Salto in alto 1,95 m
Giochi olimpici   Pechino Salto in alto 19ª (q) 1,89 m
2009 Mondiali   Berlino Salto in alto 10ª 1,87 m
2012 Giochi olimpici   Londra Salto in alto 20ª (q) 1,85 m

Altre competizioni internazionali modifica

2006

Note modifica

  1. ^ (EN) Amy Acuff Bio at UCLA Bruins, su dailybruin.com, 8 giugno 1997. URL consultato il 2 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Amy Acuff - 4th in the High Jump at 2004 Olympic Games, su sporting-heroes.net, 28 agosto 2004. URL consultato il 2 luglio 2020.
  3. ^ (EN) The Local Olympic Movement: Acuff: A model in persistence, su panews.com, 4 agosto 2016. URL consultato il 2 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Amy Acuff at 36 quitely crushes American HJ age-group record, su masterstrack.com, 20 maggio 2012. URL consultato il 2 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Olympic high jumper takes leap into motherhood, su recordnet.com, 19 agosto 2010. URL consultato il 2 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2020).
  6. ^ (EN) An Olympic pose isn't what it used to be, su southcoasttoday.com, 22 agosto 2004. URL consultato il 2 luglio 2020.
  7. ^ (EN) Posing for magazines: Athlete or sexual plaything?, su usatoday30.usatoday.com, 13 agosto 2004. URL consultato il 2 luglio 2020.

Collegamenti esterni modifica