Arcidiocesi di Bogotà

arcidiocesi cattolica romana della Colombia

L'arcidiocesi di Bogotà (in latino Archidioecesis Bogotensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Colombia. Nel 2022 contava 4.142.000 battezzati su 4.806.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Luis José Rueda Aparicio.

Arcidiocesi di Bogotà
Archidioecesis Bogotensis
Chiesa latina
Facciata della Cattedrale primaziale colombiana dell'Immacolata Concezione
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Diocesi suffraganee
Engativá, Facatativá, Fontibón, Girardot, Soacha, Zipaquirá
 
Arcivescovo metropolita e primatecardinale Luis José Rueda Aparicio
AusiliariLuis Manuel Alí Herrera[1],
Germán Medina Acosta[2],
Alejandro Díaz García[3]
Arcivescovi emeriticardinale Rubén Salazar Gómez
Presbiteri1.104, di cui 469 secolari e 635 regolari
3.751 battezzati per presbitero
Religiosi1.219 uomini, 1.367 donne
Diaconi172 permanenti
 
Abitanti4.806.000
Battezzati4.142.000 (86,2% del totale)
StatoColombia
Superficie4.099 km²
Parrocchie297
 
Erezione11 settembre 1562
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione
IndirizzoCarrera 7a N. 10-20, Bogotá, D.C. 1, Colombia
Sito webarquibogota.org.co
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Colombia
A fianco della cattedrale sorge il palazzo arciepiscopale.
Il palazzo arciepiscopale.
Il seminario maggiore di Bogotà, istituito nel 1581; l'odierno edificio è stato costruito tra il 1943 ed il 1946.

Territorio modifica

L'arcidiocesi si trova al centro della Colombia ed è costituita da diverse entità amministrative colombiane. Comprende:

Sede arcivescovile e primaziale è la città di Bogotà, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione. Oltre alla cattedrale, nel territorio sorgono altre 4 basiliche minori: le basiliche di Nostra Signora di Lourdes, del Sacro Cuore di Gesù e del Signore di Monserrate a Bogotà, e la basilica dell'Immacolata Concezione a Cáqueza. Bogotà ospita anche il santuario nazionale di Nostra Signora del Carmelo.

Il territorio si estende su una superficie di 4.099 km² ed è suddiviso in 297 parrocchie, raggruppate in 8 vicariati episcopali territoriali.

Provincia ecclesiastica modifica

La provincia ecclesiastica di Bogotà, istituita nel 1564, è costituita dalle seguenti suffragenee:

Storia modifica

La sede di Bogotà trae origine dalla diocesi di Santa Marta, istituita il 9 gennaio 1534. Nel concistoro dell'11 settembre 1562[4] papa Pio IV autorizzò il trasferimento della sede, della cattedrale, del capitolo dei canonici e della curia della diocesi nella città di Santafé (oggi Bogotà), che dal 1549 era diventata la capitale del Nuovo Regno di Granada. Questa città era già da tempo la sede abituale dei vescovi di Santa Marta ed è a Santafé che fu celebrato il primo sinodo diocesano di Santa Marta tra maggio e giugno del 1556.[5]

Il 22 marzo 1564 Pio IV, con la bolla In suprema dignitatis apostolicae, confermò la traslazione della sede vescovile, che fu contestualmente elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con il nuovo nome di "arcidiocesi di Santafé".[6] La primitiva provincia ecclesiastica comprendeva le diocesi di Popayán e di Cartagena (oggi entrambe arcidiocesi).

Il 15 aprile 1577 cedette una porzione di territorio per il ristabilimento della diocesi di Santa Marta.

Nel 1581 fu istituito il primo seminario, intitolato a san Luigi dei Francesi, che però dovette essere chiuso già il 20 ottobre 1587 per problemi economici, poiché il fondo di dotazione non era bastevole a coprire i debiti e le spese.

Il 18 ottobre 1605 fu istituito il secondo seminario, dedicato a san Bartolomeo e affidato ai gesuiti. Nel 1767 i gesuiti furono espulsi e la vita del seminario dovette soffrire turbolenze per l'incertezza nel controllo e dei finanziamenti.

L'arcidiocesi cedette successivamente porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione di nuove diocesi:

L'8 giugno 1898 ha assunto il nome di arcidiocesi di Bogotà in Colombia[7], che il 12 gennaio 1953 sarà semplificato in arcidiocesi di Bogotà con un decreto della Congregazione Concistoriale.[8]

Il 7 novembre 1902 papa Leone XIII concesse all'arcivescovo e ai suoi successori il titolo di primate di Colombia.

In seguito è tornata a cedere altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche:

L'arcidiocesi ha ricevuto la visita pastorale di tre pontefici: Paolo VI nel 1968, Giovanni Paolo II nel 1986, e Francesco nel 2017.

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Juan de los Barrios, O.F.M. † (22 marzo 1564 - 12 febbraio 1569 deceduto)[9]
  • Luis Zapata de Cárdenas, O.F.M. † (8 novembre 1570 - 24 gennaio 1590 deceduto)
  • Alfonso López de Ávila † (29 novembre 1591 - 30 dicembre 1591 deceduto)
  • Bartolomé Martínez Menacho y Mesa (Mechado) † (30 aprile 1593 - 17 agosto 1594 deceduto)
  • Bartolomé Lobo Guerrero † (12 agosto 1596 - 19 novembre 1607 nominato arcivescovo di Lima)
  • Juan Castro, O.S.A. † (7 gennaio 1608 - giugno 1609 dimesso)[10]
  • Pedro Ordóñez y Flórez † (19 aprile 1610 - 11 giugno 1614 deceduto)
  • Hernando de Arias y Ugarte † (14 marzo 1616 - 15 aprile 1624 nominato arcivescovo di La Plata o Charcas)
  • Julián de Cortázar † (7 aprile 1625 - 31 ottobre 1630 deceduto)
  • Bernardino de Almansa Carrión † (15 dicembre 1631 - 26 settembre 1633 deceduto)
  • Cristóbal de Torres, O.P. † (8 gennaio 1635 - 8 luglio 1654 deceduto)
    • Sede vacante (1654-1659)
  • Juan de Dios Aguinao, O.P. † (10 novembre 1659 - 5 ottobre 1678 deceduto)
  • Antonio Sanz Lozano † (19 agosto 1680 - 28 maggio 1688 deceduto)
  • Ignacio de Urbina, O.S.H. † (7 novembre 1689 - 18 aprile 1701 nominato arcivescovo, titolo personale, di Tlaxcala)
    • Sede vacante (1701-1704)
  • Francisco de Cosío y Otero † (14 gennaio 1704 - 29 novembre 1715 deceduto)
  • Francisco del Rincón, O.M. † (5 ottobre 1716 - 28 giugno 1723 deceduto)
  • Antonio Claudio Álvarez de Quiñones † (29 gennaio 1725 - 21 ottobre 1736 deceduto)
  • Juan de Galabís, O.Praem. † (3 marzo 1738 - 14 novembre 1739 deceduto)
  • Diego Fermín de Vergara, O.S.A. † (19 dicembre 1740 - 7 febbraio 1744 deceduto)[11].
  • Pedro Felipe de Azúa e Iturgoyen † (18 dicembre 1744 - prima dell'11 aprile 1753 dimesso)
  • José Javier de Arauz y Rojas † (28 maggio 1753 - febbraio 1764 deceduto)
    • Manuel de Sosa y Béthencourt † (22 aprile 1765 - 12 novembre 1765 deceduto) (vescovo eletto)
  • Francisco Antonio de la Riva Mazo † (9 dicembre 1765 - 8 dicembre 1768 deceduto)
  • Lucas Ramírez Galán, O.F.M. † (21 agosto 1769 - 12 dicembre 1770 nominato arcivescovo, titolo personale, di Tui)
  • Agustín Manuel Camacho y Rojas † (4 marzo 1771 - 13 aprile 1774 deceduto)
  • Agustín de Alvarado y Castillo † (13 marzo 1775 - 14 dicembre 1778 nominato arcivescovo, titolo personale, di Ciudad Rodrigo)
  • Antonio Caballero y Góngora † (14 dicembre 1778 - 15 settembre 1788 nominato arcivescovo, titolo personale, di Cordova)
  • Baltazar Jaime Martínez de Compañón † (15 dicembre 1788 - 17 agosto 1797 deceduto)
  • Fernando del Portillo y Torres, O.P. † (29 ottobre 1798 - 20 gennaio 1804 deceduto)
  • Juan Bautista Sacristán y Galiano † (20 agosto 1804 - 1º febbraio 1817 deceduto)
    • Sede vacante (1817-1819)
  • Isidoro Domínguez, C.R.M. † (23 agosto 1819 - 6 aprile 1822 deceduto)
    • Sede vacante (1822-1827)
  • Fernando Caycedo Flórez † (21 maggio 1827 - 17 febbraio 1831 deceduto)
    • Sede vacante (1831-1834)
  • Manuel José Mosquera y Arboleda † (19 dicembre 1834 - 10 dicembre 1853 deceduto)
  • Antonio Herrán y Zaldúa † (13 gennaio 1854 - 6 febbraio 1868 deceduto)
  • Vicente Arbeláez Gómez † (6 febbraio 1868 succeduto - 29 giugno 1884 deceduto)
  • José Telésforo Paúl Vargas, S.I. † (6 agosto 1884 - 8 aprile 1889 deceduto)
  • Ignacio León Velasco, S.I. † (27 maggio 1889 - 10 aprile 1891 deceduto)
  • Bernardo Herrera Restrepo † (4 giugno 1891 - 2 gennaio 1928 deceduto)
  • Ismael Perdomo Borrero † (2 gennaio 1928 succeduto - 3 giugno 1950 deceduto)
  • Crisanto Luque Sánchez † (14 luglio 1950 - 7 maggio 1959 deceduto)
  • Luis Concha Córdoba † (18 maggio 1959 - 29 luglio 1972 ritirato)
  • Aníbal Muñoz Duque † (29 luglio 1972 succeduto - 25 giugno 1984 ritirato)
  • Mario Revollo Bravo † (25 giugno 1984 - 13 agosto 1994 ritirato)
  • Pedro Rubiano Sáenz † (27 dicembre 1994 - 8 luglio 2010 ritirato)
  • Rubén Salazar Gómez (8 luglio 2010 - 25 aprile 2020 ritirato)
  • Luis José Rueda Aparicio, dal 25 aprile 2020

Istituti religiosi modifica

Istituti religiosi maschili modifica

Alla fine del 2012 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi maschili:[12]

Istituti religiosi femminili modifica

Alla fine del 2012 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi femminili:[13]

Statistiche modifica

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 4.806.000 persone contava 4.142.000 battezzati, corrispondenti all'86,2% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.799.000 1.810.000 99,4 581 191 390 3.096 450 2.100 173
1959 1.132.389 1.152.389 98,3 675 195 480 1.677 1.060 2.884 118
1965 1.950.000 2.000.000 97,5 822 263 559 2.372 700 3.115 133
1968 2.000.000 2.122.112 94,2 645 245 400 3.100 400 4.515 160
1976 3.115.252 3.211.609 97,0 1.016 356 660 3.066 1.388 3.527 182
1980 3.838.000 3.957.000 97,0 985 289 696 3.896 1.292 3.602 186
1990 4.556.000 5.063.000 90,0 1.160 349 811 3.927 1.673 3.700 249
1999 6.000.000 6.850.000 87,6 1.452 492 960 4.132 1.929 4.975 302
2000 6.093.416 7.114.568 85,6 1.430 481 949 4.261 1.697 4.855 323
2001 6.067.029 7.084.341 85,6 1.359 435 924 4.464 20 2.009 4.503 337
2002 6.544.026 7.651.088 85,5 1.424 499 925 4.595 38 1.834 3.247 340
2003 3.546.186 4.140.000 85,7 1.251 382 869 2.834 42 1.802 3.060 227
2004 3.279.690 3.850.518 85,2 1.221 413 808 2.686 37 1.270 2.138 227
2006 3.586.000 4.184.000 85,7 691 394 297 5.189 53 997 2.604 231
2012 3.880.000 4.527.000 85,7 896 503 393 4.330 96 986 1.574 244
2015 3.791.872 4.399.944 86,2 741 314 427 5.117 130 1.023 1.452 275
2018 4.032.500 4.679.165 86,2 954 409 545 4.226 157 1.090 1.584 293
2020 4.171.000 4.841.330 86,2 1.021 421 600 4.085 166 1.196 1.351 297
2022 4.142.000 4.806.000 86,2 1.104 469 635 3.751 172 1.219 1.367 297

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Vescovo titolare di Giubalziana.
  2. ^ Vescovo titolare di Aradi.
  3. ^ Vescovo titolare di Giomnio.
  4. ^ (ES) Mario Germán Romero, Fray Juan de los Barrios y la evangelización del Nuevo Reino de Granada, Academia colombiana de historia, [Bogotá, 1960], p. 154.
  5. ^ (ES) Romero, Fray Juan de los Barrios y la evangelización del Nuevo Reino de Granada, pp. 84 e seguenti.
  6. ^ La bolla commette l'errore di chiamare Martinus (invece di Johannes) il vescovo traslato dalla sede di Santa Marta a quella di Santafé. L'errore fu riparato con il breve Accepimus nuper del 13 maggio 1567 (Anales religiosos de Colombia, año primero, Bogotà, 1883, pp. 108-109)
  7. ^ Breve Obsequiose exposuit, in Le canoniste contemporain, 23º anno, Paris, 1900, pp. 100-101.
  8. ^ Decreto Apostolicis sub plumbo Litteris, AAS 45 (1953), p. 302.
  9. ^ (ES) Santofimio O. Rodrigo, Juan de los Barrios (1553-1569): primer arzobispo en la jurisdicción del Nuevo Reino de Granada y la experiencia institucional de aculturación, Revista de Antropología y Sociología: VIRAJES, vol. 17, 2015, pp. 277-303.
  10. ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano, Guadarrama (Madrid), Agustiniana, 2014, vol. I, pp. 654-660.
  11. ^ Lazcano, o.c., vol. II, 2084-2089.
  12. ^ Comunidades religiosas masculinas, su arquibogota.org.co. URL consultato il 7 gennaio 2013.
  13. ^ Comunidades religiosas femeninas, su arquibogota.org.co. URL consultato il 7 gennaio 2013.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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