Arvier

comune italiano

Arvier (pron. fr. AFI: [aʁvie] - Arvì, Arvyì, o Arvë in patois valdostano[5][6]) è un comune italiano di 861 abitanti[2] adagiato sul fondovalle della Dora Baltea, attorno al borgo medievale che sorge a 780 metri s.l.m., a circa 14 chilometri a ovest da Aosta.

Arvier
comune
(IT) Comune di Arvier
(FR) Commune d'Arvier
Arvier – Stemma
Arvier – Bandiera
Arvier – Veduta
Arvier – Veduta
Panorama di Arvier dal Castello di Montmayeur
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoMauro Lucianaz (Union Valdôtaine) dal 24-5-2010
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°42′11″N 7°10′00″E / 45.703056°N 7.166667°E45.703056; 7.166667 (Arvier)
Altitudine776 m s.l.m.
Superficie33,36 km²
Abitanti861[2] (31-12-2020)
Densità25,81 ab./km²
FrazioniTra parentesi i toponimi in patois arvelain:

Baise-Pierre (Mezepira), Chamençon (Tsamèntson), Chamin (Tsamèn), Chez-les-Fournier (Tchu Fourgnì), Chez-les-Garin (Tchu Gaèn), Chez-les-Gex (Tchu le Dzé), Chez-les-Moget (Tchu Modzè), Chez-les-Sage (Tchu Sage), Chez-les-Thomasset (Tchu Tomasè), Chez-les-Roset (Tchu Rozè), Chez-les-Viction (Tchu Vitchón), La Crête (La Criha), Grand-Haury (Lo Gran Tû), Léverogne (Lévrogne), Mécosse (Mécosse), Petit-Haury (Lo Pitchoù Tû), Planaval (Plan-ó), La Ravoire (La Rouî), Rochefort (Rotsefô), Verney (Lo Vernài)[1]

Comuni confinantiAvise, Introd, La Thuile, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Valgrisenche, Villeneuve
Altre informazioni
Cod. postale11011
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007005
Cod. catastaleA452
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 396 GG[4]
Nome abitanti(FR) arvelains
Patronosan Sulpizio
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Arvier
Arvier
Arvier – Mappa
Arvier – Mappa
Posizione del comune di Arvier all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Clima modifica

Storia modifica

Il toponimo latino è Arva[8] e Arvarium[9][10]. Da Arvier, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

Nel 1939 il toponimo venne italianizzato in Arviè[11] e il comune incluse quello di Avise. Il toponimo e il territorio sono stati ristabiliti nel 1946.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Arvier sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 febbraio 1993.[12]

«Di azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso, attraversato dalla fascia d'oro, caricata di tre rose di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[13]»

L'emblema comunale riproduce, con minime varianti, quello della nobile famiglia de La Mothe che si stabilì ad Arvier alla fine del XIII secolo.[14]

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[15]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Il principale patrimonio monumentale e storico di Arvier è costituito dai resti del castello di La Mothe risalente alla fine del Duecento, dal castello di Arvier in località Grand-Haury, e dalla casaforte di Planaval, in Valgrisenche, la casaforte valdostana posta a maggior altitudine.

L'architettura religiosa è invece rappresentata dalla chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il campanile romanico e della cappella di Rochefort, affacciata sul fondovalle dall'alto di un roccione e sita dove fino all'Ottocento si trovavano ancora i resti del Castello di Rochefort[16]. Particolarmente interessante è il borgo di Léverogne, dove le tracce del Medioevo si fondono armoniosamente con strutture più recenti.

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[17]

Cultura modifica

Istruzione modifica

Biblioteche modifica

 
La Biblioteca comunale
 
Le scuole.

In Via Saint-Antoine 12 è presente una biblioteca comunale.

Musei modifica

  • Museo parrocchiale d'arte sacra di Arvier

Eventi modifica

Economia modifica

Turismo modifica

Panorama di Arvier

In estate questo territorio è ideale per chi ama vacanze all'insegna della tranquillità e di salutari passeggiate ed escursioni in grandi boschi. Salendo, nella zona dei pascoli fino al limite dei ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos, sono percorribili panoramici sentieri.

Planaval, nella Valgrisenche, offre diverse possibilità agli amanti degli sport invernali: la sua pista di fondo, che si snoda ai piedi di una torre eretta nel XIV secolo, è anche il punto di partenza per splendidi itinerari di scialpinismo nel massiccio del Rutor.

La consorteria di Planaval modifica

Nella frazione Planaval, pascoli e boschi, secondo un uso millenario, sono di proprietà collettiva della Consorterie de Planaval[19]

Infrastrutture e trasporti modifica

Il paese dispone di una propria stazione ferroviaria vicino al centro della cittadina, posta lungo la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier; tale linea nacque con scopi industriali e vi viene svolto servizio passeggeri regolare ad opera di Trenitalia, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Valle d'Aosta.

Amministrazione modifica

 
Il municipio

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 30 maggio 1990 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [20]
30 maggio 1990 29 maggio 1995 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [20]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [20]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [20]
9 maggio 2005 24 maggio 2010 Walter Riblan Union Valdôtaine Sindaco [20]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Mauro Lucianaz Union Valdôtaine Sindaco [20]
28 maggio 2015 in carica Mauro Lucianaz Union Valdôtaine Sindaco [20]

Sport modifica

In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[21]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Commune d'Arvier - Toponymie, su arvier.eu. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 42, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Regione autonoma Valle d'Aosta. Assessorato beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali., Comuni valdostani, su www.patoisvda.org. URL consultato il 27 luglio 2023.
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
  8. ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
  9. ^ DIZIONARIO GEOGRAFICO - Di GOFFREDO CASALIS, Vol I, Torino 1834
  10. ^ www.italiapedia.it
  11. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  12. ^ Arvier, decreto 1993-02-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  13. ^ Presidenza della Repubblica, Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 04/02/1993 (PDF).
  14. ^ Stemma, su Comune di Arvier. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
  15. ^ Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma comunale, su Comune di Arvier.
  16. ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], pp. 59-63, ISBN 88-7032-049-9.
  17. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Sito ufficiale della Grande Course.
  19. ^ Arvier, su arvier.eu (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
  20. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  21. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia modifica

  • Arvier. Una comunità nella storia, Quart (Aosta), Musumeci, 2004, ISBN 88-7032-712-4.
  • Arvier, a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, edito in occasione del XXV Concours Cerlogne, Planaval (Arvier) 25-27 maggio 1987, Aosta, Tipografia Valdostana, 1987
  • (FR) Ambroise Roux, La paroisse d'Arvier. Son église, ses chapelles, ses curés, par un enfant du pais, Aoste, Imprimerie Catholique, 1985 [1910].
  • Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Grand Paradis, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.
Planaval
  • Ambroise Roux, Planaval : aperçus historiques, Aoste, Imprimerie catholique, 1908.
  • Gisella Glarey et al., Planaval : histoire, mémoire et traditions d'une petite communauté, Aosta: Le château, 2009, ISBN 978-88-7637-106-6
  • Ambroise Roux, Aperçus topographiques et historiques sur le hameau de Planaval, Aoste: Fusanotti Jean, 19??.
Levegogne
  • Ambroise Roux, Liverogne, sa chapelle, son ancien hospice, Aoste: Imprimerie catholique, 1906
  • Chiara Devoti (a cura di), Progetto guida per borghi minori montani: Leverogne in Valle d'Aosta, Torino: Celid, 2003
Chiesa di San Sulpizio
  • La chiesa parrocchiale di San Sulpizio ad Arvier a cura di Elisabetta Viale e Bruno Orlandoni, Issogne: Tipografia parrocchiale, 2001

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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