Babingtonite

minerale

La babingtonite (abbreviazione bab[3]) è un minerale che cristallizza in individui tubolari o anche in aggregati. Il minerale ha colore nerastro o bruno per alterazione.

Babingtonite
Classificazione StrunzVIII/F.27-20
Formula chimicaCa2(Fe++,Mn)Fe+++SiOH5O14
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotriclino[1][2]
Classe di simmetriapinacoidale[1][2]
Parametri di cellaa = 7,36, b = 11,52, c = 6,58, Z = 2[1]
a = 7.5 Å, b = 12.18 Å, c = 6.68 Å[2]
Gruppo puntuale1[1][2]
Gruppo spazialeP1[1][2]
Proprietà fisiche
Densità3,3 - 3,4[1], 3,34,3,37[1] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5-6[1]
Sfaldaturaperfetta secondo {100}[1] e secondo {001}[1][2], buona secondo {010} e {100}
Fratturaconcoide[1], irregolare[1]
Colorenero brunastro[1], nero verdastro[1], nero[1], nero verdastro scuro[2], nerastro
Lucentezzavitrea[1][2]
Opacitàda trasparente a traslucido[1], opaca[2]
Strisciomarrone[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Etimologia modifica

Il minerale è stato chiamato in onore di William Babington (Porgleton, 1756-Londra, 1833) fisico e chimico irlandese[2].

Origine modifica

Si rinviene nelle cavità dei graniti e degli gneiss.

Giacimenti modifica

Si trova ad Arendal in Norvegia e in alcune località statunitensi tra cui il New Jersey[4]. In Italia è presente, in piccoli cristalli di colore brunastro, nei geodi del granito di Baveno[4][5] sul Lago Maggiore e nelle serpentine di Prato in Toscana. Nonché in India[4].

Caratteristiche chimico-fisiche modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w (EN) Babingtonite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 22/04/2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Babingtonite mineral information, su mindat.org. URL consultato il 22/04/2021.
  3. ^ Donna L. Whitney, Bernard W. Evans, Abbreviations for names of rock-forming minerals (PDF), in American Mineralogist,, vol. 95, 2010, pp. 185-187. URL consultato il 20 febbraio 2014.
  4. ^ a b c Carlo Maria Gramaccioli, Francesco Demartin e Matteo Boscardin, VIII. Silicati, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, pp. 741-742.
  5. ^ E. Artini, Classe VI. Sali ossigenati, in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Ulrico Hoepli editore, 1981, p. 438, ISBN 88-203-1266-2.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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