Balsamo Nero di Riga

Il Balsamo Nero di Rīga (lettone Rīgas Melnais balzams) è un amaro tradizionale della Lettonia.

Una bottiglia di classico Balsamo Nero

Preparazione modifica

 
Ingredienti del Balsamo Nero

La ricetta di questo liquore tradizionale si basa su una composizione di 24 diversi ingredienti fra cui piante, fiori, gemme, succhi, radici, oli essenziali e bacche, mescolati a pura vodka dentro botti di quercia, risultandone una bevanda al 45% di alcool.[1]

Degustazione modifica

Si beve liscio o con ghiaccio come digestivo, correzione di caffè o tè, o mescolato con soda come soft-drink. In altre parole, può essere usato per preparare una grande varietà di cocktail. Si può anche usare come topping per il gelato.[2] Il liquore puro è nero e molto amaro, ma con un retrogusto dolciastro.[3]

Storia modifica

Il Balsamo Nero è prodotto dalla Latvijas Balzams sulla base della ricetta ideata da Abraham Kunze, un farmacista di Rīga. Viene venduto in una tipica bottiglia di ceramica marrone fabbricata a mano. Nel tempo esperti di molti paesi hanno grandemente apprezzato la qualità del Balsamo Nero, conferendogli oltre 30 premi in occasione di fiere internazionali.

Viene prodotto a Rīga dalla metà del diciottesimo secolo. Secondo la leggenda, l'Imperatrice Caterina la Grande di Russia, si ammalò durante una viaggio in Lettonia, ma guarì dopo aver bevuto il Balsamo Nero di Rīga.[4]

Altri usi modifica

Il Balsamo Nero è anche usato nella medicina tradizionale. È considerato un buon rimedio contro il raffreddore comune e problemi di digestione.[1]

Note modifica

  1. ^ a b Nutritional and Health Aspects of Food in Eastern Europe, Academic Press, 2021, p. 177, ISBN 978-0-128-11734-7.
  2. ^ Katy Spratte Joyce, Move over world-famous Italian bitters, Latvia’s funky, herby liqueur has arrived, su chilledmagazine.com, 13 maggio 2020. URL consultato il 30 novembre 2021.
  3. ^ Mark Bitterman, Bitterman's Field Guide to Bitters & Amari: 500 Bitters; 50 Amari; 123 Recipes for Cocktails, Food & Homemade Bitters, vol. 2, Andrews McMeel Publishing, 2015, p. 189, ISBN 978-1-449-47069-2.
  4. ^ Emily Kernot, Travel: Eternal life for Empress' elixir, su nzherald.co.nz, 14 febbraio 2012. URL consultato il 28 dicembre 2019.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica