Bardelys il magnifico

film del 1926 diretto da King Vidor

Bardelys il magnifico (Bardelys the Magnificent) è un film muto del 1926 diretto da King Vidor. La sceneggiatura si basa su Bardelys the Magnificent, romanzo di Rafael Sabatini, pubblicato a Boston e New York nel 1905[1].

Bardelys il magnifico
Titolo originaleBardelys the Magnificent
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1926
Durata90 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generesentimentale
RegiaKing Vidor
SoggettoRafael Sabatini (Bardelys the Magnificent, romanzo)
SceneggiaturaDorothy Farnum (adattamento)

Marian Ainslee (didascalie)

Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaWilliam H. Daniels
MusicheWilliam Axt (non accreditato)

R.H. Bassett musiche per la prima a Los Angeles

ScenografiaJames Basevi, Richard Day, Cedric Gibbons
CostumiAndré-ani, Lucia Coulter
Interpreti e personaggi

Prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer, aveva come interpreti John Gilbert, Eleanor Boardman, Roy D'Arcy, Lionel Belmore, Emily Fitzroy. Nel film appare un giovane John Wayne, non accreditato nei titoli di testa, qui alla sua seconda prova in un ruolo cinematografico.

Un estratto del film compare in Maschere di celluloide di King Vidor. Per lungo tempo il film fu considerato perduto perché ne erano state distrutte (si credeva) tutte lo copie per una questione di diritti d'autore.

Trama modifica

Bardelys, grande amico del re e famoso tombeur des femmes, viene sfidato dal suo rivale Chatellerault a chiedere la mano della bellissima Roxalanne, una nobile campagnola, appartenente a una famiglia di oppositori di Luigi XIII. Mentre si reca con la sua scorta in provincia, Bardelys assiste agli ultimi momenti di un uomo ferito a morte che gli affida alcuni documenti e dei gioielli appartenenti alla sua amata. Bardelys promette al moribondo di ritrovarla ma, mentre si trova in una locanda, viene scambiato per lo sconosciuto dai soldati del re che cercano di arrestarlo. Bardelys fugge, trovando rifugio al castello dei de Lavedan, dove Roxalanne lo nasconde in camera sua. Licenziata la scorta, Bardelys approfitta dell'equivoco per entrare nelle grazie di Roxalanne e dei de Lavedan perché il morto, per cui lui adesso si spaccia, apparteneva pure lui alla Fronda come i suoi ospiti. Ma un altro spasimante della giovane, geloso del favore dato al nuovo venuto, lo accusa di non amare Roxalanne, cui lui fa la corte, ma di essere promesso a un'altra donna. Le carte del morto, in possesso di Bardelys, lettere e documenti in cui si professa amore per un'altra, lo denunciano, né lui riesce a spiegarsi. Roxalanne, gelosa e furibonda, lo denuncia ai soldati e l'aristocratico viene arrestato. Davanti ai giudici, Bardelys protesta la sua identità, chiedendo l'appoggio di Chatellerault che vede presente nella sala. Ma costui, pronto a cogliere finalmente l'occasione di vendicarsi del rivale, nega di averlo mai conosciuto. Non solo, quando si accorge che Roxalanne si è pentita di aver denunciato Bardelys, le promette la salvezza dell'uomo che lei ama se acconsentirà a sposare lui. Roxalanne accetta, ma Chatellerault, dopo il matrimonio, non rispetta i patti. Portato al capestro, Bardelys sfugge al boia, ma è solo l'arrivo del re a salvarlo. Liberato, si batte in duello con Chatellerault, uccidendolo: libera così Roxalanne dal vincolo matrimoniale che aveva dovuto subire.

 
Arthur Lubin nei panni di Luigi XIII

Produzione modifica

Motion Picture News del 16 maggio 1925 annunciava che la MGM aveva acquistato i diritti del romanzo di Sabatini (che lo scrittore cedette per la durata di dieci anni) e che il film avrebbe avuto come protagonista John Gilbert. Il 14 marzo 1926, Film Daily riportava che Dorothy Farnum aveva completato la stesura della sceneggiatura. Le riprese durarono da inizio aprile a inizio giugno 1926 e il film, in gran parte, venne girato negli studi di Culver City della MGM[1].

Distribuzione modifica

Il copyright del film, richiesto dalla Metro-Goldwyn-Mayer Corp., fu registrato il 23 settembre 1926 con il numero LP23140[1][2].
Alla serata di gala, davanti a un pubblico che annoverava grandi nomi tra cui spiccava la presenza di Lillian Gish e quella di Lew Cody e di Mabel Normand, freschi sposi, il film fu presentato in prima al Carthay Circle Theatre di Los Angeles[3] il 30 settembre 1926, con l'accompagnamento dalle musiche di R.H. Bassett, che erano state composte per l'occasione. Dopo un'altra prima newyorkese il 31 ottobre, il film venne distribuito nelle sale il 21 novembre[1].

Conservazione modifica

Quando i diritti del romanzo di Sabatini spirarono, la MGM non li rinnovò e fu quindi obbligata a distruggere il film, inclusi i negativi. L'unico spezzone del film rimasto era un trailer pubblicitario e un breve estratto inserito in Maschere di celluloide di Vidor. Una copia incompleta al nitrato, mancante di un rullo[2], fu trovata in Francia nel 2006 e fu la base per la ricostruzione del film fatta dalla Lobster di Parigi[4] presentato nel 2009 al San Francisco Silent Film Festival[5] e, in Italia, alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone[3].

Critica modifica

"Quel tanto di storico che il film racchiude è soverchiato dalla parte romantica, che conferisce al lavoro interesse maggiore di quanto potrebbe lo svolgimento documentario. I grandi cappelli piumati, i giustacuori di velluto, i colli di pizzo e le sciabole sguainate formano un insieme che si adatta benissimo allo schermo e quando l'inscenatore, o direttore artistico che dir si voglia, è un maestro nell'arte sua come lo è King Vidor che ha diretto il film attuale, la vicenda risulta sicuramente movimentata e nel contempo aggraziata".
"Comoedia", non firmato, 20 febbraio 1928

Date di uscita modifica

IMDb

  • USA 30 settembre 1926
  • Austria 1927
  • Germania 1927
  • Finlandia 12 settembre 1927
  • Italia ottobre 2008 (Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone)
  • USA 14 luglio 2009 DVD[6]
  • USA 6 settembre 2009 (Cinecon Film Festival)

Alias

  • Bardelys the Magnificent USA (titolo originale)
  • Bardelys el magnífico Venezuela
  • Bardelys il magnifico Italia
  • Bardelys le magnifique Francia
  • Bardelys, o megaloprepis Grecia
  • Der Galgengraf Austria
  • El caballero del amor Spagna
  • Galgenhochzeit Germania
  • O Cavaleiro do Amor Portogallo

Note modifica

  1. ^ a b c d AFI
  2. ^ a b Library of Congress
  3. ^ a b Le Giornate del Cinema Muto
  4. ^ Vedi Silent Era
  5. ^ Silent Era Archive, su silentfilm.org. URL consultato il 17 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2017).
  6. ^ DDV Silent Era

Bibliografia modifica

  • (EN) John Douglas Eames, The MGM Story, Londra, Octopus Book Limited, 1975, ISBN 0-904230-14-7.
  • La grande parata - Il cinema di King Vidor a cura di Sergio Toffetti e Andrea Morini, Lindau 1994 ISBN 88-7180-106-7

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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