Boot Hill è un gioco di ruolo western progettato da Brian Blume e Gary Gygax, pubblicato dalla TSR nel 1975.[1][2]. Il nome, letteralmente "collina degli stivali" è un riferimento al nome con cui venivano chiamati i cimiteri di molte cittadine del west, in un ironico riferimento ai pistoleri che vi venivano seppelliti con ancora gli stivali addosso.

Boot Hill
Tipogioco di ruolo
AutoreBrian Blume
Gary Gygax
EditoreTSR
1ª edizione1975
Altre edizioni1979 (2ª ed.)
1990 (3ª ed.)
Regole
N° giocatori2+
SistemaProprio
AmbientazioneWestern

Inizialmente il regolamento avrebbe dovuto essere scritto da Donald Kaye, ma in seguito alla sua scomparsa venne scritto da Brian Blume e Gary Gygax in sua ricordo.[3]

Sistema di gioco modifica

Il regolamento di Boot Hill è focalizzato sulle sparatorie, la maggior parte delle regole riguarda la risoluzione dei combattimenti; le regole dedicate all'ambientazione o all'interazione sociale sono relativamente poche. Uno scontro a fuoco può essere rapido e brutale e un singolo proiettile può essere mortale. I personaggi non hanno livelli, ma attributi che possono essere aumentati e a stretta osservanza delle regole i personaggi giocanti non hanno vantaggi particolari sui personaggi non giocanti. Non ci sono avversari non umani o regole sull'allineamento, come in Dungeons & Dragons, rendendo la differenza tra "buoni" e "cattivi" una questione di libera scelta o interpretazione.[4]

Fu uno dei primi giochi a usare solo (o principalmente) un dado a dieci facce come dado percentuale per la risoluzione delle azioni.

Edizioni modifica

Furono pubblicate tre edizioni:[5][1]

  • Brian Blume, Gary Gygax (1975). Boot Hill 1ª edizione, 32 pagine, priva di ISBN.
  • Steve Winter (1979) Boot Hill. 2ª edizione, 1979, ISBN 0-394-51875-6. Ristampato nel 1984 con una nuova copertina.
  • Steve Winter (1990). Boot Hill 3ª edizione, 1990, ISBN 0-88038-976-1.

La seconda edizione fu supportata dalla pubblicazione di uno schermo del master e da cinque moduli di avventure di 32 page:

La TSR pubblicò anche un blister di tre miniature di pistoleri per Boot Hill.[6]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Lawrence Schick, Heroic Worlds: A History and Guide to Role-Playing Games, New York, Prometheus Books, 1991, pp. 480-481, ISBN 978-0-87975-653-6.
  2. ^ The History of TSR, su wizards.com, Wizards of the Coast. URL consultato il 20 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008).
  3. ^ (EN) Scott Lynch, Interview with Gary Gygax, part 2 of 3, su rpg.net, 17 maggio 2011. URL consultato il 2 settembre 2011.
  4. ^ Dominic Beddow, Open Box, in White Dwarf, n. 16, Games Workshop, dic/gen 1979/1980, pp. 23–24.
  5. ^ Index system Search: Boot Hill, su index.rpg.net, rpg.net. URL consultato il 2 settembre 2011.
  6. ^ Thomas, The Stuff from Legend: TSR Boot Hill, su cs.cmu.edu. URL consultato il 2 settembre 2011.

Collegamenti esterni modifica

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