Briciole di baci/No non ha fine

Briciole di baci/No non ha fine è il 24º singolo discografico di Mina, pubblicato nel 1960 dall'etichetta discografica Italdisc.[1][2]

Briciole di baci/No, non ha fine
singolo discografico
ArtistaMina
Pubblicazionemaggio 1960
GenereMusica leggera
Pop
EtichettaItaldisc MH 54
ArrangiamentiTony De Vita
Formati7"
Mina - cronologia
Singolo precedente
(1960)

Storia modifica

Le date sulle matrici del disco sono diverse per i due lati: 17 maggio il lato A, 19 maggio il lato B.[3]

Ha due copertine: ufficiale e alternativa.

Entrambi i brani, arrangiati da Tony De Vita che accompagna Mina con la sua orchestra, si trovano anche nell'antologia su CD Ritratto: I singoli Vol. 1 del 2010.[4]

Giunge fino al 18º posto nella classifica settimanale. Nel riepilogo del 1960 è l'88º singolo per vendite.[5]

Il brano Briciole di baci fa parte dell'EP Coriandoli/Pesci rossi/Briciole di baci/Serafino campanaro e dell'album ufficiale Il cielo in una stanza pubblicato il mese dopo il singolo.[6] Il brano No, non ha fine è presente nella colonna colonna sonora del film Madri pericolose (1960), curata dal maestro Tony De Vita. Si trova nella raccolta Mina rarità del 1989, oltre che in quella già citata.[4]

Tracce modifica

Lato A
  1. Briciole di baci – 2:37 (testo: Mogol – musica: Carlo Donida; edizioni musicali R.R.R.)
Lato B
  1. No non ha fine – 2:51 (testo: Marcello Baldi – musica: Teo Usuelli; edizioni musicali Suvini-Zerboni)

Note modifica

  1. ^ Discografia singoli, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 10 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  2. ^ Briciole di baci/No non ha fine, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 10 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Ritratto: I singoli Vol. 1, su Discogs, Zink Media.
  4. ^ a b Dal 2012 tutte le raccolte NON fanno più parte della discografia ufficiale Archiviato il 29 luglio 2017 in Internet Archive..
  5. ^ Vendite annuali singoli 1960, in Classifiche, Hit Parade Italia. URL consultato il 10 marzo 2023.
  6. ^ Discografia album, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 10 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).

Collegamenti esterni modifica