Campionato lineare

Il campionato lineare è un'espressione pugilistica sorta per la compresenza di più campioni mondiali nella stessa classe di peso e si trasmette solo battendo sul ring l'ultimo titolare indiscusso della classe di peso in questione. In seguito, diviene "campione lineare" soltanto il pugile che si impossessa del titolo mondiale battendo il campione riconosciuto sulla base della suddetta linea di successione[1].

Individuazione e criteri di successione modifica

Individuato il campione mondiale indiscusso di una classe di peso, il titolo di campione lineare è attribuito solo al pugile capace di sconfiggerlo in un incontro con il titolo in palio. Non è necessario il riconoscimento della legalità del match da parte di tutti gli organismi mondiali di pugilato. In seguito, il campionato lineare si trasmette a coloro che battono il nuovo detentore, con gli stessi criteri.[2] Il campione lineare, anche se ufficialmente spossessato del titolo da parte di una federazione pugilistica in base ai suoi regolamenti, rimane in possesso del campionato lineare sinché non è sconfitto sul ring. Se il campione lineare rende vacante il titolo (passando ad un'altra categoria di peso oppure ritirandosi dall'attività), lo status di campione lineare e la linea di trasmissione del relativo titolo può riformarsi solo in presenza di un nuovo campione unanimemente riconosciuto.

Storia modifica

Il concetto nacque dal gergo degli appassionati, complice lo scenario poco chiaro indotto dalla compresenza di più federazioni (per esempio la WBC) e dal riconoscimento di campioni diversi. Fu in seguito adottato dalla stampa specializzata.[2]

Fino agli anni cinquanta il campione del mondo era unanimemente riconosciuto. Nella seconda metà del decennio nacquero i primi dissensi tra la WBA (presente sin dal 1921), l'European Boxing Union-EBU, la Commissione atletica dello Stato di New York (che gestiva il più importante impianto del mondo, cioè il Madison Square Garden) e l'influente rivista specializzata Ring Magazine. La frattura più importante si ebbe a partire dal 1963, con la nascita della WBC, inizialmente considerata di minor importanza.[2]

Dopo il 1978, la nascita di ulteriori enti (come l'IBF e la WBO) contribuì a complicare il quadro.[2] Per essere unanimemente riconosciuto, un campione del mondo deve quindi unificare il titolo sconfiggendo i detentori degli altri enti.[3][4] Essendo difficilmente fattibile tale eventualità, per chiari motivi economici ed organizzativi, gli appassionati e la stampa hanno provveduto ad attribuire uno status di preminenza al detentore del campionato lineare, individuato secondo i criteri precedenti.

Non sono stati rari i casi in cui un campione si sia visto privato del titolo (vinto sul ring) per non aver voluto affrontare l'avversario in 1ª posizione nel ranking: si ricorda l'esempio di Bowe, spodestato nel 1992 per aver negato un incontro a Lewis come avrebbe richiesto il regolamento.[5] Talvolta, la federazione indice un torneo tra i migliori pugili della classifica per proclamare il suo nuovo campione.[2] Il campione spodestato "a tavolino" tuttavia rimane titolare del campionato lineare, sin quando non è sconfitto sul ring, in un match con il titolo in palio.

Per entrambe le situazioni è possibile citare esempi, tratti dai pesi massimi:

  • nel 1965 Muhammad Ali, vincitore della cintura su Sonny Liston, fu destituito dalla WBA per una presunta combine (in favore di Liston) relativamente alla disputa dell'incontro di rivincita tra i due pugili. La WBA dichiarò il titolo vacante ed allestì un match per la sua attribuzione tra Ernie Terrell e Eddie Machen. Ali, tuttavia, oltre a continuare ad essere riconosciuto dalla WBC, manteneva il titolo di campione lineare, non essendo stato battuto sul ring. Riuscì a tornare campione indiscusso dei pesi massimi il 6 febbraio 1967, battendo Ernie Terrell in un match appositamente riconosciuto da entrambe le federazioni per la riunificazione del titolo.
  • Alla fine del 1967 Muhammad Ali fu nuovamente destituito dalla WBA per il suo rifiuto a partecipare alla guerra del Vietnam[2]. La federazione indisse un torneo per l'attribuzione del titolo che fu vinto da Jimmy Ellis. Il 4 marzo 1968 fu la Commissione atletica dello Stato di New York ad allestire un match per l'attribuzione del titolo tra Joe Frazier e Buster Mathis nel quale uscì vincitore Frazier. A questo punto anche la WBC dichiarò decaduto Ali e fu allestito un match per l'individuazione unanime del campione del mondo tra Joe Frazier e Jimmy Ellis che fu vinto da Frazier il 16 febbraio 1970. A rigore, tuttavia, Muhammad Ali continuava a beneficiare dello status di campione lineare, non essendo stato sconfitto da nessun altro pugile. Fu costretto a cedere il campionato lineare soltanto l'8 marzo 1971, quando fu sconfitto da Joe Frazier, nel loro primo incontro al Madison Square Garden di New York.

Alcuni esempi, invece, relativi a casi di rinuncia al titolo da parte di un campione lineare:

  • nel 1956 l'allora campione in carica dei pesi massimi - Rocky Marciano - lasciò vacante il titolo vinto quattro anni prima, a causa del ritiro[2]. L'incontro per la riassegnazione del titolo mondiale, tra Floyd Patterson e Archie Moore, fu unanimemente riconosciuto da tutti gli organismi pugilistici e perciò il suo vincitore (Patterson) è succeduto a Marciano anche nel campionato lineare.
  • nel 1963 il campione in carica dei pesi welter junior Duilio Loi si ritirò dall'attività in possesso del titolo lineare e di quello riconosciuto dalla WBA. Quello WBC era vacante, essendosi appena costituito il nuovo organismo pugilistico. Furono allestiti due match da parte delle due federazioni ma, in entrambi i casi, non suscettibili di assegnazione del campionato lineare. Il relativo titolo si riformò solo quando fu allestito l'incontro di riunificazione tra i due detentori Eddie Perkins e Roberto Cruz.

Altri casi relativi al pugilato italiano:

  • Nel novembre 1965 la WBA e la WBC imposero al campione del mondo dei pesi mosca Salvatore Burruni di mettere in palio il titolo contro l'ex campione del Mondo Hiroyuki Ebihara, considerato il n. 1 degli sfidanti. L'italiano rifiutò e, pertanto, fu privato del titolo da parte delle due federazioni. Tuttavia, non essendo stato battuto sul ring da nessun contendente, in un match con il titolo in palio, Burruni rimase formalmente nello status di campione mondiale lineare dei pesi mosca. In base a tale situazione "di fatto", ed essendo ancora riconosciuto dall'EBU, dalla Commissione atletica dello Stato di New York e dalla rivista specializzata Ring Magazine, scelse di combattere contro Rocky Gattellari, collocato alcune posizioni più in basso. Dopo aver battuto Gattellari[6] cedette il campionato lineare solo al britannico Walter McGowan che lo sconfisse sul ring.
  • Bruno Arcari, pur essendo l'italiano che ha detenuto un titolo mondiale di pugilato (quello WBC dei welter junior) per più tempo (1695 giorni[7]), non ha mai rivestito il titolo di campione lineare. Contemporaneamente, infatti, il campionato lineare era in possesso di Nicolino Locche, che aveva battuto sul ring l'ultimo campione del mondo unanimemente riconosciuto, Paul Takeshi Fuji, e poi di colui che sconfisse Locche, Alfonso Frazer, e infine di Antonio Cervantes.
  • La perdita del campionato lineare da parte di Sandro Mazzinghi rappresenta un'eccezione. Il 25 ottobre 1968, mise regolarmente in palio il suo titolo contro lo sfidante n. 1 della categoria, Freddie Little. Dopo aver subito ferite in entrambe le orbite sopracciliari, Mazzinghi non fu ritenuto in grado di proseguire l'incontro. Tuttavia, anziché assegnare la vittoria per KO tecnico allo sfidante, l'arbitro decretò un verdetto di no contest. Ciò consentì a Mazzinghi di conservare il titolo. Successivamente si osservò che l'interruzione era giunta alla fine dell'ottava ripresa e, cioè, nella seconda parte del match. Per regolamento, quindi, non poteva essere decretato il no contest, ma si doveva attribuire vittoria e titolo mondiale allo sfidante Freddie Little. Sorsero immediatamente polemiche che si placarono solo con la privazione del titolo di Mazzinghi "a tavolino" da parte delle due principali federazioni mondiali del pugilato, per evidente errore tecnico[8]. Il successivo incontro per l'attribuzione del titolo mondiale (vinto proprio da Freddie Little) fu poi unanimemente riconosciuto da tutti gli organismi pugilistici. In tal caso, pur non essendo stato ufficialmente battuto sul ring, si ritiene Mazzinghi decaduto "di fatto" anche del campionato lineare.

Elenco modifica

Pesi Massimi modifica

Naz. Nome Periodo Note
1   Stati Uniti John L. Sullivan 1885-1892
2   Stati Uniti James J. Corbett 1892-1897
3   Regno Unito Bob Fitzsimmons 1897-1899
4   Stati Uniti James J. Jeffries 1899-1905 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
5   Stati Uniti Marvin Hart 1905-1906 Nuovo campione del mondo indiscusso
6   Canada Tommy Burns 1906-1908
7   Stati Uniti Jack Johnson 1908-1915
8   Stati Uniti Jess Willard 1915-1919
9   Stati Uniti Jack Dempsey 1919-1926
10   Stati Uniti Gene Tunney 1926-1928 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
11   Germania Max Schmeling 1930-1932 Nuovo campione del mondo indiscusso
12   Stati Uniti Jack Sharkey 1932-1933
13   Italia Primo Carnera 1933-1934
14   Stati Uniti Max Baer 1934-1935
15   Stati Uniti James J. Braddock 1935-1937
16   Stati Uniti Joe Louis 1937-1949 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
17   Stati Uniti Ezzard Charles 1949-1951 Nuovo campione del mondo indiscusso
18   Stati Uniti Jersey Joe Walcott 1951-1952
19   Stati Uniti Rocky Marciano 1952-1956 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
20   Stati Uniti Floyd Patterson 1956-1959 Nuovo campione del mondo indiscusso
21   Svezia Ingemar Johansson 1959-1960
-   Stati Uniti Floyd Patterson 1960-1962
22   Stati Uniti Sonny Liston 1962-1964
23   Stati Uniti Muhammad Ali 1964-1967 Interruzione della linearità per ritiro della licenza del pugile
24   Stati Uniti Joe Frazier 1971-1973 Nuovo campione del mondo indiscusso
25   Stati Uniti George Foreman 1973-1974
-   Stati Uniti Muhammad Ali 1974-1978
26   Stati Uniti Leon Spinks 1978
-   Stati Uniti Muhammad Ali 1978-1979 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
27   Stati Uniti Larry Holmes 1980-1985 Ricostruzione della linearità.
28   Stati Uniti Michael Spinks 1985-1988
29   Stati Uniti Mike Tyson 1987-1990 Nuovo campione del mondo indiscusso
30   Stati Uniti Buster Douglas 1990
31   Stati Uniti Evander Holyfield 1990-1992
32   Stati Uniti Riddick Bowe 1992-1993
-   Stati Uniti Evander Holyfield 1993-1994
33   Stati Uniti Michael Moorer 1994
-   Stati Uniti George Foreman 1994-1997
34   Stati Uniti Shannon Briggs 1997-1998
35   Regno Unito Lennox Lewis 1998-2001
36   Stati Uniti Hasim Rahman 2001
-   Regno Unito Lennox Lewis 2001-2004 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
37   Ucraina Wladimir Klitschko 2009-2015 Nuovo campione del mondo indiscusso
38   Regno Unito Tyson Fury 2015–

Pesi Mediomassimi modifica

Naz. Nome Periodo Note
1   Stati Uniti Jack Root 1903
2   Stati Uniti George Gardner 1903
3   Regno Unito Bob Fitzsimmons 1903-1905
4   Stati Uniti Philadelphia Jack O'Brien 1905 Interruzione della linearità per passaggio del pugile alla categoria superiore.
5   Stati Uniti Jack Dillon 1914-1916 Nuovo campione del mondo indiscusso
6   Stati Uniti Battling Levinsky 1916-1920
7   Francia Georges Carpentier 1920-1922
8   Francia Battling Siki 1922-1923
9   Irlanda Mike McTigue 1923-1925
10   Stati Uniti Paul Berlenbach 1925-1926
11   Canada Jack Delaney 1926-1927
12   Stati Uniti Tommy Loughran 1927-1929 Interruzione della linearità per rinuncia del pugile.
13   Stati Uniti Maxie Rosenbloom 1932-1934 Nuovo campione del mondo indiscusso
14   Stati Uniti Bob Olin 1934-1935
15   Stati Uniti John Henry Lewis 1935-1939 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
16   Stati Uniti Billy Conn 1939-1940 Nuovo campione del mondo indiscusso. Interruzione della linearità per rinuncia del pugile.
17   Stati Uniti Gus Lesnevich 1941-1948 Data di riunificazione del titolo.
18   Regno Unito Freddy Mills 1948-1950
19   Stati Uniti Joey Maxim 1950-1952
20   Stati Uniti Archie Moore 1952-1962 Interruzione della linearità per definitivo passaggio del pugile alla categoria superiore.
21   Stati Uniti Harold Johnson 1962-1963 Data di riunificazione del titolo.
22   Stati Uniti Willie Pastrano 1963-1965
23   Porto Rico José Torres 1965-1967
24   Nigeria Dick Tiger 1967-1968
25   Stati Uniti Bob Foster 1968-1974 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
26   Stati Uniti Michael Spinks 1983-1985 Data di riunificazione del titolo. Interruzione della linearità per rinuncia del pugile.
27   Stati Uniti Roy Jones Jr. 1999-2004 Nuovo campione del mondo indiscusso
28   Stati Uniti Antonio Tarver 2004
29   Stati Uniti Glen Johnson 2004 2005
-   Stati Uniti Antonio Tarver 2005-2006
30   Stati Uniti Bernard Hopkins 2006-2008
31   Regno Unito Joe Calzaghe 2008 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.

Pesi Medi modifica

Naz. Nome Periodo Note
1   Irlanda Jack (Nonpareil) Dempsey 1884-1891
2   Regno Unito Bob Fitzsimmons 1891-1895 Interruzione della linearità per passaggio del pugile a categoria superiore.
3   Stati Uniti Tommy Ryan 1897-1906 Nuovo campione del mondo indiscusso. Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
4   Stati Uniti Stanley Ketchel 1907-1908 Nuovo campione del mondo indiscusso
5   Stati Uniti Billy Papke 1908
-   Stati Uniti Stanley Ketchel 1908-1910 Interruzione della linearità per morte del pugile.
6   Stati Uniti Frank Klaus 1913 Nuovo campione del mondo indiscusso
7   Stati Uniti George Chip 1913-1914
8   Stati Uniti Al McCoy 1914-1917
9   Stati Uniti Mike O'Dowd 1917-1920
10   Stati Uniti Johnny Wilson 1920-1923
11   Stati Uniti Harry Greb 1923-1926
12   Stati Uniti Tiger Flowers 1926
13   Stati Uniti Mickey Walker 1926-1931 Interruzione della linearità per rinuncia al titolo del pugile.
14   Stati Uniti Tony Zale 1941-1947 Data di riunificazione del titolo.
15   Stati Uniti Rocky Graziano 1947-1948
-   Stati Uniti Tony Zale 1948
16   Francia Marcel Cerdan 1948-1949
17   Stati Uniti Jake LaMotta 1949-1951
18   Stati Uniti Sugar Ray Robinson 1951
19   Regno Unito Randy Turpin 1951
-   Stati Uniti Sugar Ray Robinson 1951-1952 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
20   Stati Uniti Bobo Olson 1953-1955 Nuovo campione del mondo indiscusso
-   Stati Uniti Sugar Ray Robinson 1955-1957
21   Stati Uniti Gene Fullmer 1957
-   Stati Uniti Sugar Ray Robinson 1957
22   Stati Uniti Carmen Basilio 1957-1958
-   Stati Uniti Sugar Ray Robinson 1958-1960
23   Stati Uniti Paul Pender 1960-1961
24   Regno Unito Terry Downes 1961-1962
-   Stati Uniti Paul Pender 1962 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
25   Nigeria Dick Tiger 1963 Nuovo campione del mondo indiscusso
26   Stati Uniti Joey Giardello 1963-1965
-   Nigeria Dick Tiger 1965-1966
27   Stati Uniti Emile Griffith 1966-1967
28   Italia Nino Benvenuti 1967
-   Stati Uniti Emile Griffith 1967-1968
-   Italia Nino Benvenuti 1968-1970
29   Argentina Carlos Monzón 1970-1977 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
30   Colombia Rodrigo Valdéz 1977-1978 Nuovo campione del mondo indiscusso
31   Argentina Hugo Corro 1978-1979
32   Italia Vito Antuofermo 1979-1980
33   Regno Unito Alan Minter 1980
34   Stati Uniti Marvin Hagler 1980-1987
35   Stati Uniti Sugar Ray Leonard 1987 Interruzione della linearità per ritiro del pugile.
36   Stati Uniti Bernard Hopkins 2001-2005 Nuovo campione del mondo indiscusso
37   Stati Uniti Jermain Taylor 2005-2007
38   Stati Uniti Kelly Pavlik 2007-2010
39   Argentina Sergio Martinez 2010-2014
40   Porto Rico Miguel Cotto 2014-2015
41   Messico Saúl Álvarez 2015-2018 Interruzione della linearità per squalifica del pugile.

Note modifica

  1. ^ Luigi Panella, Boxe, Mondiale massimi: il gigante Fury è campione, finisce l'era di Klitschko, su repubblica.it, 29 novembre 2015.
  2. ^ a b c d e f g Dario Torromeo, Dodici giganti. Pesi massimi, un secolo di storie, Taylor & Francis, 2003, p. 135, ISBN 9788887676358.
  3. ^ Massimo Lopes Pegna e Rino Tommasi, C' è l'ombra di Tyson su Holyfield Moorer, in La Gazzetta dello Sport, Las Vegas, 7 novembre 1997.
  4. ^ Fausto Narducci, Boxe, De Carolis perde la corona mondiale dei supermedi Wba per kot, su gazzetta.it, 5 novembre 2016.
  5. ^ Emanuela Audisio, PER LA PRIMA DIFESA FOREMAN O LEWIS, in la Repubblica, Las Vegas, 15 novembre 1992, p. 42.
  6. ^ Salvatore Burruni vs. Rocky Gattellari
  7. ^ Orlando "Rocky" Giuliano, Storia del pugilato, Longanesi, Milano, 1982, p. 77
  8. ^ Romolo Mombelli, Sandro Mazzinghi, in: Orlando "Rocky" Giuliano, cit., pp. 98-100

Voci correlate modifica

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