Carmelo Burgio

generale italiano

Carmelo Burgio (Anzio, 8 giugno 1957) è un generale italiano insignito di Croce d'oro al merito dell'Arma dei carabinieri.

Carmelo Burgio
L'allora Generale di brigata Carmelo Burgio pronuncia un discorso alla Polizia afghana nel 2010
NascitaAnzio, 8 giugno 1957
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Arma dei Carabinieri
Anni di servizio1976 - 2022
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerreGuerra in Iraq
Anarchia albanese del 1997
CampagneOperazione Antica Babilonia
Operazione Alba
Comandante diComando Interregionale Carabinieri "Podgora"
Comando Interregionale Carabinieri "Culqualber"
Comando delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri
1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania"
Multinational Specialized Unit Iraq
I e III Reparto della Direzione investigativa antimafia
Comando provinciale carabinieri di Trapani
Comando Provinciale Carabinieri di Caserta
DecorazioniCommendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
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Biografia modifica

Vive l'infanzia prima ad Anzio (Roma) e poi ad Alessandria della Rocca, in Sicilia.[1] Dopo aver frequentato dal 1972 al 1976 la Nunziatella di Napoli, dal 1976 al 1978 ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, e quindi la Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri.

Il primo incarico a è presso il 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania" a Livorno, dal 1980, nel 1982 ha partecipato alla missione LIBANO2 a Beirut. È poi Comandante di Sezione del GIS e, quindi, Vicecomandante del Gruppo di Intervento Speciale (GIS). Ha prestato servizio dal 1985 al 1987 presso il Nucleo Carabinieri Presidenziale, impiegato nei servizi di scorta al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, e dal 1987 al 1993 ha comandato la compagnia e, successivamente, il Reparto operativo di Cagliari. Dopo aver frequentato il Corso Superiore di Stato Maggiore, ha servito fino al 1996 presso il Comando Generale dell'Arma ed è stato quindi Comandante per 4 anni del Battaglione CC Paracadutisti (impiegato nell'operazione Alba in Albania, e nella missione IFOR e SFOR in Bosnia).

Dal 2000 al 2002 è stato Comandante Provinciale Carabinieri a Trapani e dal giugno 2002 al dicembre 2003 del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania". A fine 2003 è Comandante del Reggimento Multinational Specialized Unit in Iraq, subito dopo l'attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003.[2]

È stato dal dicembre 2004 Comandante Provinciale Carabinieri a Caserta fino al 2008. È stato anche Capo del I e poi del III Reparto alla Direzione Investigativa Antimafia, e ha guidato la prima brigata mobile. Nel 2010 Afghanistan ha comandato il Gruppo consultivo di addestramento combinato (Ctag-p) della polizia, in ambito Nato.

Promosso Generale di Divisione nel 2017, dal 23 luglio 2019 ha ricoperto l’incarico di Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, Comando di vertice dell’Organizzazione addestrativa dell’Arma dei Carabinieri.[3] Dal 2018 scrive per il Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri, pubblicato a cura dell'Ufficio Storico del Comando Generale.

Generale di Corpo d'Armata, dal 17 gennaio 2020 è alla guida del Comando interregionale carabinieri "Culqualber", con sede a Messina. Il 13 gennaio 2021 si insedia come nuovo Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” di Roma, incarico lasciato nel giugno 2022, al compimento del 65' anno di età.

Opere modifica

  • I ragazzi del Tuscania, Itinera Progetti, 2021
  • G.I.S. La vera storia del Gruppo Intervento Speciale, Itinera Progetti, 2020
  • Da Aosta alla Sicilia. Storia della brigata Aosta. XVIII - XXI secolo, Aracne editrice, 2020
  • Da Dragoni a Carabinieri, Carlo Delfino Editore, 2020
  • Dalla Valtellina a Trieste. Storia della Brigata Valtellina, 2020 (Fuori commercio)
  • Carabinieri in Afghanistan, Itinera Progetti, 2022
  • NASSIRIYAH - Dall’attentato alla ricerca della verità, 2023, Vallecchi Firenze, ISBN 978-88-825-2203-2

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Ufficiale Generale di preclare qualita' umane e professionali, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente, assicurando costantemente soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia. Nel corso di quarantanove anni di prestigiosa carriera militare, ha svolto numerose missioni all'estero e ricoperto incarichi di assoluto rilievo, tra i quali spiccano quelli di Comandante delle Scuole dell'Arma, di Comandante Interregionale «Culqualber» e, da ultimo, quello di Comandante Interregionale «Podgora». Con la sua infaticabile e preziosa opera di comando e di pensiero ha contribuito al progresso dell'Arma dei Carabinieri, esaltandone spiccatamente il lustro e il decoro nell'ambito delle Forze Armate e della Nazione»
— 28 dicembre 2022 [4]
«Comandante di rango si distingueva in numerose e difficili operazioni per il mantenimento della pace, evidenziando elevate doti di comando e non comuni capacità professionali. In particolare, nel delicato contesto iracheno, caratterizzato da un elevatissimo livello della minaccia, quale comandante del reggimento MSU nell'ambito della missione Antica Babilonia, dimostrava grande coraggio e perizia intervenendo nel centro abitato di An-Nasiriyah, ove era in atto un cruento conflitto a fuoco fra opposte fazioni. Nella circostanza, con ammirevole risolutezza, pianificava e dirigeva una complessa attività che si concludeva con l'arresto dei responsabili e la liberazione di cittadini illegalmente detenuti. I suoi risultati operativi contribuivano ad esaltare il prestigio dell'Italia e delle Forze Armate in ambito internazionale. Territorio estero, settembre 1996 - novembre 2010»
— 24 giugno 2021[5]
«Comandante del Reggimento Multinational Specialized Unit in Iraq, nel corso dell'espletamento della missione, si portava nel centro abitato di An-Nasiriyah, ove era in atto un cruento conflitto a fuoco fra elementi di opposte organizzazioni locali della sicurezza, durante il quale rimanevano uccisi e feriti alcuni agenti della Local Police. Nella circostanza, evidenziando singolare perizia ed in un contesto ambientale caratterizzato da elevatissimo rischio, pianificava, dirigeva e partecipava ad una complessa azione condotta per ripristinare l'ordine e la sicurezza pubblica, che si concludeva con l'arresto di 9 persone e la liberazione di 2 cittadini iracheni illegalmente detenuti e sottoposti a torture. Chiaro esempio di elette virtù militari e consapevole sprezzo del pericolo, che hanno contribuito in maniera decisiva al perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell'Italia e delle sue Forze armate. An-Nasiriyah (Iraq), 9 marzo 2004»
— 20 novembre 2008[6]
«"Comandante del Battaglione del 1º Reggimento carabinieri Paracadutisti "TUSCANIA", inquadrato nel contingente italiano della forza multinazionale di protezione (PMP) impiegata nell'operazione "ALBA" in Albania, schierato con il distaccamento operante nella regione meridionale e, in particolare, nella città di Valona, si prodigava con elevatissima professionalità, straordinaria determinazione, raro senso di responsabilità ed elevato spirito di sacrificio, conseguendo risultati di eccezionale valenza operativa. La sua tempestiva, intelligente azione di comando, coordinamento e controllo risultava sempre incisiva, appropriata e rispondente alle difficili esigenze operative, così come eccezionalmente efficace è stata la capacita di coinvolgere gli uomini del reparto nel fornire la più totale, pronta e fattiva collaborazione. Incurante dei disagi e dei rischi, che con grande responsabilità condivideva con i suoi uomini, partecipava frequentemente alle quotidiane azioni di ricognizione, scorta e controllo del territorio; in particolare, unitamente ad altri militari dell'Arma interveniva per porre fine ad uno scontro a fuoco tra fazioni rivali di civili albanesi. La tempestività, la determinazione e l'efficacia della loro azione inducevano le bande contrapposte a desistere dal proprio intento e consentivano di salvare vite umane e di concludere positivamente l'operazione con il sequestro di un ingente quantitativo di armi pesanti e munizioni. Magnifico esempio di comandante di rango che con raro senso del dovere ed elette virtù militari ha contribuito in maniera determinante al successo dell'operazione, ad accrescere il prestigio del contingente italiano e a dare lustro all'Esercito nell'ambito internazionale". Tirana (Albania) 20 aprile 1997 - 17 giugno 1997.»
— 28 aprile 2003[6]
«"Comandante del distaccamento CC "Tuscania" e consulente giuridico del Comandante della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia Herzegovina nell'ambito dell'operazione IFOR, ha costantemente tenuto la testa del reparto con il quale condivideva i profondi disagi ed i continui pericoli. Abitualmente impiegato con l'unità Carabinieri nelle quotidiane azioni di protezione della popolazione civile, nel pattugliamento degli itinerari, nella scorta dei convogli umanitari e nel controllo dei siti da ispezionare anche e soprattutto in territori particolarmente a rischio, profondeva ogni energia per il pieno successo della missione, mai mettendo a repentaglio la sicurezza degli uomini affidatigli. Chiaro esempio di capacità di comando, senso del dovere, sprezzo del pericolo ed elette virtù militari che ha dato lustro al paese, alla Forza Armata ed all'Arma dei Carabinieri". Sarajevo, 27 dicembre 1996 - 5 febbraio 1997.»
— 21 luglio 2000[6]
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— Roma, 2 giugno 2017[6][7]
Lungo comando (20 anni)

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

Altri progetti modifica

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