Cesano Maderno

comune italiano

Cesano Maderno (Cesan Madernu o semplicemente Cesan in brianzolo, AFI: [tʃeˈzãː (maˈdɛrnu)]) è un comune italiano di 40 527 abitanti[1] della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. È situato sulle colline della valle del Seveso, lungo il percorso della via Nazionale dei Giovi e dei fiumi Seveso e Certesa.

Cesano Maderno
comune
Città di Cesano Maderno
Cesano Maderno – Stemma
Cesano Maderno – Bandiera
Cesano Maderno – Veduta
Cesano Maderno – Veduta
Palazzo Arese Borromeo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Amministrazione
SindacoGianpiero Bocca (Centro-sinistra) dal 20-05-2022
Territorio
Coordinate45°37′50.5″N 9°08′44.3″E / 45.630694°N 9.145639°E45.630694; 9.145639 (Cesano Maderno)
Altitudine226 m s.l.m.
Superficie11,51 km²
Abitanti40 527[1] (11-12-2023)
Densità3 521,03 ab./km²
FrazioniBinzago, Villaggio Snia, Sacra Famiglia, Cascina Gaeta, Molinello, Cassina Savina
Comuni confinantiBovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cogliate, Desio, Seregno, Seveso
Altre informazioni
Cod. postale20811
Prefisso0362
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT108019
Cod. catastaleC566
TargaMB
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 450 GG[3]
Nome abitanticesanesi
Patronosanto Stefano protomartire
Giorno festivoquarta domenica di settembre
PIL procapite(nominale) 20159,40 (2013)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cesano Maderno
Cesano Maderno
Cesano Maderno – Mappa
Cesano Maderno – Mappa
Posizione del comune di Cesano Maderno nella provincia di Monza e della Brianza
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

La città dista 19 km da Milano, 11km da Monza e 20 km a sud di Como. È situato nella bassa Brianza, ai piedi dei primi colli brianzoli. Confina a nord col Comune di Seveso, a nord-ovest con Cogliate, a ovest con Ceriano Laghetto, a Sud con Bovisio-Masciago, ad est con Desio e a nord-est con Seregno. Diviso a metà dal fiume Seveso, separatore che disegna il confine ovest della Brianza, si trova anche la foce del torrente Certesa, che da Montorfano nascendo come “Terrò”, scende passando per le città brianzole di Cantù, Mariano Comense, Meda e Seveso.

Presenta un’altitudine che varia da 191 a 236 m s.l.m.[4], con centro a 205 m. La parte occidentale del paese è sopraelevata di circa 20 m a causa della presenza del pianalto delle Groane, mentre la parte centrale è lievemente scavata di 5–10 m dal Seveso, creando così l’ultimo scorcio di valle, per poi perdersi completamente nella pianura a Varedo. Infine la parte orientale fa parte dell'alta pianura (pianura più permeabile rispetto a quella bassa, cui l’acqua scende per decine di metri sottoterra fino a incontrare uno strato impermeabile che la farà riaffiorare in risorgive a Milano e provincia), con un’inclinazione graduale di 7-8 m per chilometro verso nord-ovest.

Idrografia modifica

Al centro del comune vi è presente da nord a sud il fiume Seveso, il corso d'acqua più importante del paese. Qui finisce la porzione collinare del torrente dove riceve dalla sua sinistra il torrente Certesa all'estremo nord del paese, in prossimità della nuova stazione, da cui è possibile vedere la foce dall'alto. Questa intersezione va a creare una sorta di "isola" di Cesano.

Sulla porzione occidentale, trova fine anche il torrente Comasinella che, sorgendo da Lentate sul terrazzo delle Groane, ondula sin dalla sua nascita tutto il pianalto, fino a che, a Cesano, il quale ne s'incassa in una profonda valle prende la roggia di villa Dho alla sua sinistra e infine si apre le porte verso la pianura. Uscito dall'altopiano, inizia per il torrente la porzione interrata, scorrendo a lato della statale dei Giovi fino all'incrocio con via Battisti, il quale con una decisa curva a sinistra, finisce il suo corso immettendosi nel Seveso. La foce e il suo alveo artificiale sono visibili dal ponte di via Cavour.

Infine l'ultimo torrente d'importante rilevanza è il Garbogera, situato all'estremo ovest del comune, sempre sull'altopiano. La sorgente è sempre sita nel comune di Lentate e passando per Barlassina e Seveso, entra a Cesano attraverso i boschi del Parco delle Groane, dopo aver attraversato la Seregno-Ceriano con un tunnel sottostante, trova sulla sua via altri torrentelli e dei prati. Dalla via Groane si può proprio notare come questi formino proprio il terreno, ondulandolo dolcemente. Infine inizierà una parte interrata che passa sotto la zona industriale di Cesano e Ceriano fino alla ferrovia, da dove riprenderà aria continuando verso sud entrando così a Bovisio.

Gli unici specchi d'acqua presenti sono gli stagni dell'Oasi Lipu, ricchi di biodiversità che garantisce la vita a numerosi animali e piante in un territorio molto urbanizzato tra Milano e Como. Essi sono laghetti d'origine artificiali, riempiti dalle vecchie cave d'argilla, presenti su tutto il territorio. Altri esempi sono il Lago azzurro a Lentate e i laghetti della Cascina Mordina a Mariano.

Origini del nome modifica

Il nome della città proviene probabilmente dal nome proprio Cisius, mentre per quanto riguarda la seconda parte del nome deriva quasi certamente da "Maternus", per indicare la trasmissione ereditaria del centro urbano per linea materna.

Storia modifica

In età medievale la zona era soggetta alle monache del Monastero di Orona di Milano, che chiedevano tributi periodici ai Cesanesi, che però erano molte volte restii a cedere il proprio raccolto alle Monache. Questa situazione culminò nella rivolta dei Cesanesi del 1228 sotto la guida di Domenico Dall'Acqua, che rase al suolo tutte le torri cittadine, le mura e il fossato. L'unica torre sopravvissuta alla furia dei rivoltosi è il Torrazzo. La rivolta venne rapidamente sedata dalle truppe milanesi chiamate dalle Monache per ristabilire la loro sovranità su Cesano.

Ad inizio XVI secolo la zona venne infeudata ad Antonio Carcassola, che la vendette a Bartolomeo Arese nel 1538. Da allora la città fu legata alla nobile famiglia Milanese, fino a quando la famiglia divenne Borromeo-Arese, in seguito al matrimonio di Giulia Arese e Renato Borromeo, governò il feudo. Napoleone Bonaparte sottrasse la città ai nobili e ne fece parte della Repubblica Cisalpina e poi del Regno di Italia. Nel 1861 la città divenne parte del Regno d'Italia.

Nel 1869 assorbì per Regio Decreto il Comune di Binzago che comprendeva le frazioni di Binzago e Cascina Gaeta, come pure il Comune della Cassina Savina che aveva fatto parte per secoli e secoli della parrocchia di Seregno nel feudo di Desio. Dal 1874 a Cesano si è tenuta una fiera quindicinale del mobile e poi una fiera semestrale che esponeva i prodotti dell'artigianato del mobile locale, per i quali la città è rinomata.[5] La città crebbe in maniera considerevole grazie alla presenza di numerose industrie, quali la Snia Viscosa, che costruì il quartiere Villaggio Snia per i propri operai.

La città deve il suo attuale incremento demografico all'immigrazione degli anni Cinquanta e Sessanta dal Nordest e Meridione d'Italia.

Il 10 luglio 1976, il comune di Cesano, assieme a quelli di Seveso, Meda e Desio, ha vissuto la tragedia che il disastro di Seveso portò su quei territori.

Nell'arco di tempo 2004-2009, la città cambiò di provincia da quella di Milano a quella appena istituita di Monza e della Brianza, cambiando, nel 2010, CAP, da 20031 a 20811.

Simboli modifica

Lo stemma comunale è stato concesso con il regio decreto dell'11 febbraio 1929.[6]

«D'argento, al castello diroccato di rosso, su ristretto di terreno di verde, sormontato da un volo abbassato di nero, cimato da corona all'antica d'oro. Ornamenti esteriori da Città.»

Le figure che compongono lo stemma sono probabilmente riprese dai blasoni di due nobili e antiche famiglie: le due ali dallo stemma della famiglia Arese[7]; la corona all'antica dallo stemma della famiglia Arese Borromeo. Il castello diroccato deriva dall'antica esistenza, sul territorio, di una costruzione fortificata, testimoniata ancor oggi dalla presenza in città di un torrazzo, situato a lato del Palazzo Arese Borromeo.

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 6 marzo 1939, è un drappo di bianco bordato di rosso.[6]

La bandiera comunale è un drappo partito di bianco e di rosso, il bianco caricato dello stemma comunale.

Onorificenze modifica

Con D.P.R. dell'11 ottobre 1999, al Comune di Cesano Maderno è stato concesso il titolo di Città.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Antica Chiesa di Santo Stefano

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire
  • Antica chiesa di Santo Stefano
  • Chiesa di Santa Maria della Frasca
  • Chiesa della Beata Vergine del Transito
  • chiesa di Santo Bernardo
  • Chiesa Parrocchiale dei Santi Ambrogio e Carlo
  • Santuario di Santa Maria delle grazie

Architetture civili modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Arese Borromeo.

dall'allora Presidente del Senato di Milano, il Conte Bartolomeo Arese.

Il salone d'onore conserva affreschi di scuola lombarda (Ercole Procaccini il Giovane, Giuseppe Nuvolone, Montalto, Giovanni Ghisolfi e Antonio Busca), coevi alla costruzione. Attualmente è di proprietà dell'Amministrazione ed ospitava la facoltà di Filosofia dell'Università Vita e Salute San Raffaele.

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2016 la popolazione straniera residente era di 3 831 persone, pari al 9,8% degli abitanti. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[9]

  1. Romania, 595
  2. Pakistan, 590
  3. Albania, 589
  4. Marocco, 398
  5. Ucraina, 245
  6. Cina, 243
  7. Ecuador, 112
  8. Perù, 108
  9. Senegal, 111
  10. Egitto, 110

Istituzioni, enti e associazioni modifica

Cesano Maderno dal 1956[10] ha una Sezione degli scout laici CNGEI, la Sezione Scout CNGEI di Cesano Maderno[11], composta da tre gruppi ubicati nei Comuni di Cesano Maderno, Seveso e Limbiate.

Cultura modifica

Istruzione modifica

  • Istituto di istruzione superiore "Ettore Majorana"
  • Istituto di Istruzione superiore "Iris Versari"
  • Istituto di Istruzione superiore "CIOFS/FP"
  • Istituto di Istruzione superiore "S.A.C.A.I."

Biblioteche modifica

La Biblioteca Civica "Vincenzo Pappalettera" di Cesano Maderno fa parte del Sistema Bibliotecario BrianzaBiblioteche.

Geografia antropica modifica

Nella parte meridionale si trova la frazione di Binzago. A sud-est, Cascina Gaeta, a sud-ovest la Sacra famiglia. A nord-est si trovano le frazioni di Molinello e Cassina Savina, verso Seveso e Seregno. A Ovest, sulla collina, troviamo il Villaggio Snia. La maggior parte del territorio è urbanizzato, con l'eccezione del Parco Borromeo e di gran parte della collina cui è presente una riserva naturale. È divisa a sud dal comune di Bovisio da una strada che localmente viene chiamata “Tangenzialina”, che da Desio giunge sino alla Nazionale dei Giovi, che presenta tracce di verde ai suoi lati. Inoltre verso Desio vi sono vari campi coltivati che dividono i due comuni, che andranno a sparire, causa la costruzione della Pedemontana. Mentre, verso Seregno e Seveso, c’è contiguità d’urbanizzazione. Cesano è inoltre sita sull'antica strada postale che metteva in comunicazione Como con Milano, chiamata "Comasina". Secondo le immagini di volo degli anni '50 del '900 è già attestata la variante che affianca i paesi di Bovisio e Cesano, per evitare il traffico di automobili all'interno dei due centri. Ad oggi a sostituzione di questa strada è stato creato intorno agli anni '60 il collegamento veloce tra Bruzzano e Meda, continuato poi fino a Camnago negli anni '70 e fino a Cermenate negli anni '90.

Infrastrutture e trasporti modifica

Ferrovie modifica

Cesano Maderno ha una propria stazione ferroviaria posta sulle linee Saronno-Seregno e Milano-Asso. Prima del 2011 Cesano Maderno aveva due stazioni ferroviarie: una era posta sulla Milano-Asso mentre l'altra era posta sulla Saronno-Seregno (era adibita solo al trasporto merci dal 1958 al 2012). Queste due stazioni sono state dismesse e sostituite dalla nuova.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
maggio 1951 maggio 1956 Giovanni Donghi Democrazia Cristiana Sindaco
maggio 1956 novembre 1960 Mario Vaghi Democrazia Cristiana Sindaco
novembre 1960 novembre 1964 Mario Vaghi Democrazia Cristiana Sindaco
novembre 1964 novembre 1967 Mario Vaghi Democrazia Cristiana Sindaco [12]
novembre 1967 1970 Mario Lucchini Democrazia Cristiana Sindaco
1970 1975 Mario Lucchini Democrazia Cristiana Sindaco
1975 1976 Nevino Giacomini PCI, PSI, PSDI Sindaco
1976 novembre 1976 Alfredo Sedda DC, PSDI, PRI Sindaco
novembre 1976 settembre 1978 Mario Vaghi DC, PSDI, PRI Sindaco
settembre 1978 giugno 1980 Ferruccio Crenna DC, PSDI, PRI Sindaco
giugno 1980 maggio 1985 Ferruccio Crenna DC, PSDI, PRI Sindaco
maggio 1985 1990 Annibale Sivelli DC, PSI, PSDI, PRI Sindaco [13]
1990 1995 Pietro Luigi (Gigi) Ponti DC, PCI Sindaco
1995 1999 Pietro Luigi (Gigi) Ponti PDS, Popolari per Cesano, Alleanza per Cesano (civica) Sindaco
1999 2004 Pietro Luigi (Gigi) Ponti Lista Gigi Ponti (civica), Democratici di Sinistra Sindaco
2004 22 giugno 2009 Paolo Vaghi Lista Gigi Ponti (civica), DS, Alleanza Riformista Sindaco
23 giugno 2009 24 giugno 2011 Marina Romanò PdL, Lega Nord, Siamo noi - Voci e volti nuovi (civica), DC Sindaco [14]
28 giugno 2011 6 maggio 2012 Adriana Sabato Comm. pref.
7 maggio 2012 24 giugno 2017 Pietro Luigi (Gigi) Ponti PD, ViviCesano (civica), Alleanze Civiche (civica), UDC, SEL, IDV Sindaco
25 giugno 2017 27 giugno 2022 Maurilio Ildefonso Longhin PD, ViviCesano (civica), Alleanze Civiche (civica), UDC Sindaco
28 giugno 2022 in carica Gianpiero Bocca PD, ViviCesano (civica), Alleanze Civiche (civica), Passione Civica (civica), Pensiero Indipendente (civica) Sindaco

Gemellaggi modifica

Note modifica

  1. ^ a b cesanesi Dato Istat - Popolazione residente al 11-12-2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ https://www.istat.it/it/archivio/156224#AltitudinideicomunitramiteDEM-1
  5. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.
  6. ^ a b c Cesano Maderno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 novembre 2022.
  7. ^ Stemma della famiglia Arese: d'argento, al volo abbassato di nero; al capo dell'Impero (G.B. di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico, volume I, p. 59).
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Tabella ISTAT, cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2016, su demo.istat.it.
  10. ^ Storia degli Scout Laici CNGEI, su CNGEI Scout di Cesano Maderno. URL consultato il 12 settembre 2021.
  11. ^ CNGEI Scout Cesano Maderno | Scout laici Monza e Brianza, su CNGEI Scout di Cesano Maderno. URL consultato il 12 settembre 2021.
  12. ^ Dimessosi per incarico da deputato
  13. ^ Nel 1986 il gruppo del PSDI esce dalla maggioranza
  14. ^ Cesano, consiglieri dimissionari: la giunta Romanò va a casa

Bibliografia modifica

  • Andrea Spiriti (a cura di), Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda, Milano, 2000;
  • Augusto Crepaldi, Volti e storie di una città. Cesano Maderno raccontata da Il cittadino: 1976-2001, Il Cittadino, Monza, 2002;
  • Emilio Sperlì, Cesano Maderno - La grande svolta, Arti Grafiche Edizioni, Cesano Maderno, 2006;
  • Antonio Paradiso, Ferdinando Zanzottera, Cesano Maderno, museo della scultura italiana contemporanea a cielo aperto, ISAL-Parco La Paloma, Cesano Maderno-Matera, 2008;
  • Delia Frigerio, Cesano Maderno nell'Ottocento, Graphica Vaghi, Cesano Maderno, 2010.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN157071046 · WorldCat Identities (ENlccn-n00092784
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