Chiesa del Santissimo Salvatore (Morengo)

chiesa del comune italiano di Morengo

La chiesa del Santissimo Salvatore è la parrocchiale di Morengo, in provincia e diocesi di Bergamo[1]; fa parte del vicariato di Ghisalba-Romano.

Chiesa del Santissimo Salvatore
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
LocalitàMorengo
Coordinate45°32′03.11″N 9°42′19.94″E / 45.534196°N 9.705538°E45.534196; 9.705538
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Bergamo
Stile architettonicobarocco e neoclassico
CompletamentoXVIII secolo

Storia modifica

La prima citazione di una chiesa a Morengo risale al 1025[1]. Nel XII secolo detta chiesa fu l'oggetto di una diatriba tra l'abate di Pontida e il vescovo di Cremona; questa contesa venne risolta il 2 novembre 1187 da Papa Gregorio VIII, che la assegnò alla diocesi di Cremona[1].
Nel 1144 alla diocesi cremonese rimasero unicamente i diritti spirituali sulla chiesa, mentre, dal punto di vista territoriale, divenne pertinenza dell'abbazia di Pontida[1]; all'inizio del XV secolo, invece, risultava compresa nella diocesi di Bergamo[2]. Dalle relazioni delle visite pastorali avvenute tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento si desume che la chiese di Morengo fosse ritornata completamente sotto la diocesi di Cremona[1].
La parrocchiale è frutto di un rifacimento condotto nel 1717 che comportò la completa ricostruzione della facciata e delle coperture, mentre si mantennero praticamente le stesse proporzioni dell'antica chiesa[1]. Nel 1774 si procedette al restauro delle opere d'arte conservate all'interno dell'edificio, il quale subì una ristrutturazione nel 1784[1].

Nel 1787 la chiesa passò dalla diocesi di Cremona a quella di Bergamo[2] e, il 20 maggio 1862, venne consacrata dal vescovo di Bergamo Pier Luigi Speranza[2][1]. Nel 1907 furono rinnovate le decorazioni interne dell'edificio, nel 1923 la chiesa passò dal vicariato di Spirano a quello di Romano di Lombardia.[2] e, nel 1951, il campanile venne dotato di un concerto di otto campane fuse dalla ditta Attilio Broili di Udine[1].

Il 28 giugno del 1971 la parrocchiale fu aggregata alla neo-costituita zona pastorale XI, per poi entrare a far parte il 27 maggio 1979 del vicariato di Ghisalba-Romano[2].

Descrizione modifica

La facciata è divisa in due ordini da un marcapiano; sia la parte superiore che quella inferiore sono tripartite da quattro lesene[1]; nell'ordine inferiore si aprono tre nicchie con altrettante statue, in quello superiore una finestra[1].
Opere di pregio conservate all'interno della chiesa, che è ad un'unica navata, sono il fonte battesimale, la statua di Cristo morto, una pala raffigurante la Trasfigurazione di Gesù Cristo e gli altari laterali.
Il campanile è diviso in cinque ordini da cornicioni; la cella campanaria è caratterizzata da monofore su tutti i lati e, sulla cima della torre, è collocata una statua[1]. La chiesa conserva la tela del veneziano Gianantonio Guardi raffigurante l'Angelo annunciante e l'Annunciata, posta sulla testata del presbiterio. Sulla parete sinistra del medesimo artista la tela Cristo cade sotto la croce e sulla parete corrispondente destra: Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta.[3].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Chiesa del Santissimo Salvatore <Morengo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  2. ^ a b c d e Parrocchia del Santissimo Salvatore, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2019).
  3. ^ Enrico De Pascale, Restauri 1990 1995, Provincia di Bergamo, 1996, pp. 155-158,227-230.

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