Chryses

tragedia perduta di Marco Pacuvio
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Crise (in latino Chryses) è una cothurnata dello scrittore romano Marco Pacuvio di cui restano solo pochi frammenti, da cui si deduce che la tragedia narra le vicende di Oreste, Ifigenia e di Pilade, suo amico.

Crise
Tragedia di cui restano frammenti
AutorePacuvio
Titolo originaleChryses
Lingua originaleLatino
AmbientazioneIsola di Sminte
Prima assolutaRoma
Personaggi
 

Trama modifica

La trama della tragedia, di cui restano solo 39 versi, è ricostruibile da Igino [1].

Oreste e Pilade hanno portato via Ifigenia e la statua di Diana dalla Tauride, secondo il mito raccontato da Euripide[2]. Un bel vento li porta a Sminte (isola sconosciuta) dove abitava Crise il vecchio, un sacerdote di Apollo[3], padre di Astinome (Criseide), che, una volta schiava di Agamennone, era stata riportata da lui incinta a Crise. Quando nacque suo figlio, Criseide lo aveva chiamato Crise il Giovane e aveva detto che il padre del bambino era Apollo.

Oreste e Pilade bramano la protezione di Crise il giovane contro il loro inseguitore, Toante, re di Tauride. Crise, dopo un rifiuto, cede quando apprende da Criseide che Oreste e Ifigenia erano figli di Agamennone, e che questi era suo padre. Con l'aiuto del re di Sminte, Oreste uccide Toante e con Pilade e Ifigenia arriva sano e salvo a Micene.

Note modifica

  1. ^ Fabulae, CXXI.
  2. ^ Nella Ifigenia in Tauride.
  3. ^ Già citato nel I libro della Iliade, vv. 6 ss.