Delphine Seyrig

attrice francese

Delphine Seyrig, all'anagrafe Delphine Claire Belriane Seyrig (Beirut, 10 aprile 1932Parigi, 15 ottobre 1990), è stata un'attrice, regista e attivista francese, di cinema e teatro, attiva fra la fine degli anni cinquanta e gli anni ottanta.

Delphine Seyrig nel 1969

Biografia modifica

 
Delphine Seyrig nel 1972

Figlia dell'archeologo Henri Seyrig e di Hermine de Saussure, era nipote del linguista e semiologo Ferdinand de Saussure. Sorella del compositore francese Francis Seyrig, studiò recitazione alla Comédie de Saint-Etienne ed ebbe fra i suoi insegnanti Jean Dasté. Frequentò inoltre l'Actors Studio di New York. Debuttò negli Stati Uniti nel 1959, con il cortometraggio Pull My Daisy, ispirato all'omonima poesia di Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Neal Cassady.

Tornata in Francia, il regista Alain Resnais le affidò il ruolo di protagonista, accanto a Giorgio Albertazzi, nel film L'anno scorso a Marienbad (1961). Questo, ed altri lungometraggi che seguirono, la consacrarono, fin dagli anni sessanta, come una delle massime attrici francesi. Nel 1968 interpretò magistralmente il personaggio di Fabienne Tabard, la signora sposata che s'inserisce nella coppia Jean-Pierre Léaud e Claude Jade nel film Baci rubati (1968) di François Truffaut.

Lavorò con alcuni fra i massimi registi europei, come Truffaut, Luis Buñuel, Alain Resnais, Mario Monicelli e Marguerite Duras. Quest'ultima la diresse in India Song (1975), dove la Seyrig diede vita a uno dei suoi personaggi più indimenticabili, quello di Anne-Marie Stretter. Importante e stimata interprete di livello internazionale, sia teatrale che cinematografico, vinse la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia per la sua interpretazione nel film Muriel, il tempo di un ritorno (1963).

Vincitrice di diversi premi cinematografici[1], l'attrice si avvalse della sua notorietà per promuovere i diritti delle donne. Dei tre film che diresse, il più importante fu Sois belle et tais-toi! (1981), con Shirley MacLaine, Maria Schneider e Jane Fonda. Nel 1982 fu membro e animatrice del gruppo che istituì il "Centre Audiovisuel Simone de Beauvoir" a Parigi, che tuttora possiede un vasto archivio di film, filmati e documenti sulle donne e finanzia e promuove lavori e produzioni di e sulle donne.

Vita privata modifica

 
La tomba di Delphine Claire Belriane Seyrig al cimitero di Montparnasse

Seyrig sposò il pittore americano Jack Youngerman (1926–2020),[2](dal quale successivamente divorziò), che aveva studiato all'École des Beaux-Arts a Parigi. Il loro figlio Duncan (n. 1956, Parigi) è un musicista e compositore che lavora sia in Francia che negli Stati Uniti; la nipote Selina Youngerman, attrice, vive a Londra. Per un certo periodo è stata anche la compagna dell'attore francese Sami Frey. Nel 1971, Seyrig sottoscrisse il Manifesto dei 363, dichiarando pubblicamente di essersi sottoposta a un aborto illegale.[3] Fu l'amore non corrisposto dell'attore anglo-francese Michael Lonsdale.[4]

L'attrice morì nella capitale francese nel 1990, a soli 58 anni, per un tumore all'ovaio e la sua salma fu sepolta al cimitero di Montparnasse.

Filmografia modifica

Attrice modifica

Regista modifica

Riconoscimenti modifica

 
Il tram parigino 3b.

A Parigi, nel 19º arrondissement, una via e una stazione di tramway T3b, inaugurata il 15 dicembre 2012, portano il suo nome.

Doppiatrici italiane modifica

Note modifica

  1. ^ Vedi: Scheda IMDb
  2. ^ (EN) Amy Taubin, FILM; Sensual, Smart, and Then There Was That Voice, in The New York Times, 27 ottobre 2002, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato l'8 aprile 2018.
  3. ^ Manifesto dei 343, su cidem.org, 23 aprile 2001. URL consultato il 28 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2001).
  4. ^ Michael Lonsdale obituary, in The Guardian, 22 settembre 2020.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN7575325 · ISNI (EN0000 0001 2276 152X · ULAN (EN500474273 · LCCN (ENno97027263 · GND (DE124050441 · BNE (ESXX1333175 (data) · BNF (FRcb13899690f (data) · J9U (ENHE987007427824505171 · CONOR.SI (SL96974179 · WorldCat Identities (ENlccn-no97027263