Diocesi di Risano

sede della Chiesa cattolica

La diocesi di Risano (in latino: Dioecesis Risinitana), riportata nell'Annuario pontificio come diocesi di Risinio, è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Risinio
Sede vescovile titolare
Dioecesis Risinitana
Chiesa latina
Vescovo titolareGáspár Ladocsi
Istituita1933
StatoMontenegro
Diocesi soppressa di Risano
Suffraganea diRagusa
Eretta?
Soppressa?
incorporata nella diocesi di Cattaro
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Territorio modifica

Sede vescovile era la città di Risano nelle Bocche di Cattaro.

Storia modifica

Incerta è la storia della diocesi, confusa anche con quella di altre sedi che ebbero nomi simili.[1]

Per il periodo antico, si conosce l'esistenza di un solo vescovo, Sebastiano, menzionato in due lettere di Gregorio Magno del 591 e del 595.[2] Tuttavia l'attribuzione di questo vescovo a Risano è dibattuta, a causa delle diverse varianti presenti nei manoscritti delle lettere del papa, che portano gli autori ad attribuirlo, con più certezza, alla diocesi di Sirmio.[3]

Probabilmente la serie episcopale si interruppe, perché di una sede vescovile di Risano si ritrova traccia solo nel 1062, quando è annoverata fra le suffraganee dell'arcidiocesi di Antivari[4]. Poco dopo entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Ragusa (oggi diocesi di Ragusa di Dalmazia).

Nel XV secolo i vescovi risiedevano a Castelnuovo di Cattaro.

La sede decadde con la dominazione turca, dalla quale si salvò il solo titolo. Il territorio fu unito alla diocesi di Cattaro. È incerta la data dalla quale si devono considerare titolari i vescovi di Risano, ma si può collocare non dopo la metà del XV secolo[5].

Dal 1933 Risano è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 28 novembre 2001 il vescovo titolare è Gáspár Ladocsi, già vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest.

Cronotassi dei vescovi modifica

  • Sebastiano ? † (prima del 591 - dopo il 595)
  • Michele, O.E.S.A. † (circa 1271 - ?)
  • Davide da Ginevra, O.E.S.A. † (prima del 1327 - dopo il 1349)
  • Nicola, O.F.M. † (? - circa 1350 deceduto)
  • Doimo, O.F.M. † (28 marzo 1351 - 25 ottobre 1352 nominato vescovo di Cattaro)
  • Cesario † (? - 1355)
  • Dionigi † (? - 1400 nominato vescovo di Cattaro)
  • Andrea † (1400 - ?)
  • Enrico de Tolnis, O.Carm. † (16 giugno 1400 - ?)
  • Costantino Clementi, O.F.M. † (9 luglio 1423 - ?)
  • Egidio Byedborch, O.Carm. † (29 novembre 1428 - ?)
  • Antun Bogdanović † (12 aprile 1434 - ?)
  • Giovanni da Montemartino, O.F.M. † (1º settembre 1434 - ?)
  • Dionisio Stefani, O.Carm. † (17 ottobre 1436 - ?)
  • Giovanni Mattei, O.Carm. † (12 gennaio 1453 - ? deceduto)
  • Heinrich Hopfgarten, O.E.S.A. † (21 novembre 1455 - 24 marzo 1460 deceduto)
  • Daniele † (10 dicembre 1470 - ? deceduto)
  • Raphael † (16 febbraio 1487 - ?)
  • Adriano de Arnoldis, O.Carm. † (18 settembre 1518 - ?)
  • Antonio Pasquali, O.F.M.Conv. † (12 ottobre 1520 - ?)
  • Miguel de Sanguesa, O.Cist. † (29 aprile 1537 - ?)
  • André Tissier, O.F.M † (4 marzo 1551 - ?)
  • György Zalatnaki † (4 marzo 1551 - 20 dicembre 1600 nominato vescovo di Pécs)
  • Alfonso de Requeséns Fenollet, O.F.M. † (30 agosto 1610 - 6 ottobre 1625 nominato vescovo di Barbastro)
  • Vincenzo Zucconi † (30 agosto 1627 - ?)

Cronotassi dei vescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ Eubel stravolge l'impostazione di Daniele Farlati (Illyricum Sacrum), accolta anche da Gams e disperde i nomi dei vescovi sotto una diocesi frutto di congettura (Portorose) e un'altra di Rhosus in Cilicia. Più saggiamente Neher presenta le differenze come varianti del titolo latino. In una lunga nota nel IV volume della Hierarchia catholica Eubel azzarda una difesa della sua impostazione, basata sul fatto che Risano era detta diocesi di Croazia (come sempre fu) e non dell'Albania Veneta, a cui la città di Risano fu aggregata nel 1688. In ogni caso Eubel propone nella stessa nota attestazioni della tesi tradizionale dell'unicità della sede.
  2. ^ Daniele Farlati-Jacopo Coleti, Illyricum Sacrum, vol. VI, Venezia, 1800, pp. 411-414.
  3. ^ Jacques Zeiller, Les origines chrétiennes dans les provinces danubiennes de l'empire romain, Paris, 1918, pp. 147. Vladislav Popović, Le dernier évêque de Sirmium, «Revue d'Etudes Augustiniennes et Patristiques», vol. 21, 1975, pp. 91-111.
  4. ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, vol. CIII, Venezia 1861, p. 421
  5. ^ I vescovi successivi sono citati come ausiliari di altre diocesi.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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