Edmé François Chauvot de Beauchêne

Edmé François Chauvot de Beauchêne, noto anche come Beauchêne fils[1] (17801830), è stato un anatomista, medico e chirurgo francese.

Biografia modifica

 
Cranio Beauchêne realizzato dalla casa Deyrolle.

Era figlio di Edmé Pierre Chauvot de Beauchêne (1749-1825), famoso psicologo e medico, e crebbe tra la capitale francese e la residenza estiva di famiglia a Paron.[1] È stato vice-capo dei lavori anatomici della facoltà di medicina dell'università di Francia e membro della Società Anatomica di Parigi e dell'Accademia nazionale di chirurgia. Fu anche vice-capo chirurgo all'Hôpital Saint-Antoine di Parigi e chirurgo di Carlo X di Francia.[2] Fu inoltre autore di numerose pubblicazione a carattere medico. Nel 1810 riferì del primo caso noto di cisti intraneurale e nel 1818 di embolia gassosa polmonare.[2]

È ricordato per la creazione del "metodo Beauchêne" o del cosiddetto "cranio Beauchêne", ovvero la preparazione di crani umani disarticolati, preparati in maniera da permetterne la visione della complessità e le funzioni di questa parte anatomica del corpo.[2] Il cranio veniva pulito, se necessario sbiancato e sgrassato, e poi bollito sino a che giunture craniche non si allentavano.[2] A questo punto il cranio veniva disarticolato a mano e poi rimontato con supporti appositi.[2] È probabile che Beauchêne trasse spunto per questa tecnica dall'osservazione di crani affetti da Tinea corporis.[1] Questo metodo fu per un periodo erroneamente attribuito al padre Edmé Pierre Chauvot de Beauchêne (1749-1825), psicologo e medico, od all'immaginario anatomista parigino Claude Beauchêne.[2]

È stato seppellito al cimitero di Père-Lachaise di Parigi.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Retracing the observations and footsteps of Beauchêne fils: A blueprint for scientific research, su Pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  2. ^ a b c d e f (EN) Discovering the elusive Beauchêne: the originator of the disarticulated anatomic technique, su Pubmed.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 17 febbraio 2023.

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