Felipe Arizmendi Esquivel

cardinale e vescovo cattolico messicano

Felipe Arizmendi Esquivel (Chiltepec, 1º maggio 1940) è un cardinale e vescovo cattolico messicano, dal 3 novembre 2017 vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas.

Felipe Arizmendi Esquivel
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il futuro cardinale Arizmendi Esquivel
Cristo unico camino
 
TitoloCardinale presbitero di San Luigi Grignion de Montfort
Incarichi attualiVescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas (dal 2017)
Incarichi ricoperti
 
Nato1º maggio 1940 (83 anni) a Chiltepec
Ordinato presbitero25 agosto 1963
Nominato vescovo7 febbraio 1991 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo7 marzo 1991 dall'arcivescovo Girolamo Prigione
Creato cardinale28 novembre 2020 da papa Francesco
 

Biografia modifica

Felipe Arizmendi Esquivel è nato il 1º maggio 1940 a Chiltepec, comune di Coatepec Harinas, in Messico.

Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 25 agosto 1963, ventitreenne, incardinandosi come presbitero della diocesi di Toluca.

Ministero episcopale e cardinalato modifica

Il 7 febbraio 1991 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, cinquantenne, vescovo di Tapachula; è succeduto a monsignor Luis Miguel Cantón Marín, deceduto il 10 maggio 1990 a soli cinquantuno anni. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il successivo 7 marzo, nella cattedrale di San Giuseppe a Tapachula, per imposizione delle mani di Girolamo Prigione, arcivescovo titolare di Lauriaco e delegato apostolico in Messico, assistito dai co-consacranti Adolfo Antonio Suárez Rivera, arcivescovo metropolita di Monterrey e futuro cardinale, e Bartolomé Carrasco Briseño, arcivescovo metropolita di Antequera; ha preso possesso della diocesi durante la stessa cerimonia. Come suo motto episcopale il vescovo Arizmendi Esquivel ha scelto Cristo unico camino, che tradotto vuol dire "Cristo unica via".

Nel 1999 è stato eletto segretario generale del Consiglio episcopale latinoamericano, che riunisce l'episcopato dell'America Latina e dei Caraibi, ricoprendo tale incarico fino all'anno seguente.

Il 31 marzo 2000 papa Wojtyła lo ha nominato, cinquantanovenne, vescovo di San Cristóbal de Las Casas[1]; è succeduto a monsignor Samuel Ruiz García, dimessosi per raggiunti limiti d'età dopo aver guidato la diocesi per quasi quarantuno anni. Ha preso possesso della diocesi, nella cattedrale di San Cristoforo, il 1º maggio seguente.

Il 3 novembre 2017, papa Francesco ha accettato la sua rinuncia dal governo pastorale della diocesi di San Cristóbal de Las Casas per raggiunti limiti d'età, ai sensi del can. 401 § 1 del Codice di diritto canonico, divenendo vescovo emerito all'età di settantasette anni[2]; gli è succeduto monsignor Rodrigo Aguilar Martínez, trasferito dalla sede di Tehuacán.

Il 25 ottobre 2020, durante l'Angelus, lo stesso papa ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 28 novembre seguente[3]; è il quindicesimo porporato messicano nella storia della Chiesa. Avendo già compiuto ottant'anni al momento della creazione cardinalizia, non ha il diritto di entrare in conclave e di essere membro dei dicasteri della Curia romana, in conformità all'art. II § 1-2 del motu proprio Ingravescentem Aetatem.

Il 29 novembre 2020 ha preso possesso del titolo di San Luigi Grignion de Montfort[4].

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di San Cristóbal de Las Casas (Messico) e nomina del Successore, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 31 marzo 2000. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  2. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di San Cristóbal de Las Casas (Messico) e nomina del Successore, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 3 novembre 2017. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  3. ^ Annuncio di Concistoro il 28 novembre per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, 25 ottobre 2020. URL consultato il 25 ottobre 2020.
  4. ^ Avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche. Possesso cardinalizio, su press.vatican.va, 29 novembre 2020. URL consultato il 29 novembre 2020.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN311340438 · LCCN (ENno97043951 · WorldCat Identities (ENlccn-no97043951