Ferrovia Gallarate-Varese

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Gallarate-Varese è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega il nodo ferroviario di Gallarate alla città di Varese.

Gallarate-Varese
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioGallarate
FineVarese
Attivazione1865
GestoreRFI (FS)
Precedenti gestoriSFAI
Mediterranea (RM)
Lunghezza19 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC
Ferrovie

È una linea a doppio binario gestita da Rete Ferroviaria Italiana che la classifica come linea di tipo complementare[1]. La trazione è elettrica a 3000 V a corrente continua.

Il servizio regionale è affidato a Trenord. La linea è inoltre servita dalla linea S5 del servizio ferroviario suburbano di Milano che è gestita da un'Associazione Temporanea d'Imprese coinvolgente Trenord e ATM.

Storia modifica

La Gallarate-Varese fu inaugurata il 26 settembre 1865[2] e fu uno tra i primi casi in Italia di ferrovia costruita a spese delle comunità amministrative locali, in quanto i Rothschild non la ritennero di interesse strategico per i loro affari[3]. Tuttavia, l'esercizio fu poi affidato alla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia[3] che si impegnò in tal senso anche dopo la guerra del 1866[4].

Con la Convenzione del 1885, la linea entrò nella Rete Mediterranea e quindi fu esercita dalla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo.

La Gallarate-Varese, assieme alla Gallarate-Milano e alla Varese-Porto Ceresio (il complesso delle "linee varesine"), fu teatro della sperimentazione di un sistema di alimentazione a corrente elettrica a 650 Volt a corrente continua che richiedeva l'uso di una terza rotaia. Questa era posta a fianco dei binari di corsa e sopra di essa scorrevano i pattini di alimentazione in ghisa o in acciaio collegati ai treni. La linea elettrificata fu aperta il 16 ottobre 1901. Successivamente, si elettrificò con lo stesso sistema anche il tratto fino a Porto Ceresio che fu aperto con la nuova trazione il 15 giugno 1902[5] Furono impiegate venti automotrici, numerate da 5111 a 5130, e venti rimorchiate a loro simili costruite in Italia dalle Officine Meccaniche di Milano su progetto General Electric Company.

Nel 1905, con la statalizzazione delle ferrovie, l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato. Dopo la Seconda guerra mondiale, nel processo di standardizzazione della trazione elettrica operato dall'azienda pubblica, l'alimentazione passò a quella ad alta tensione a 3000 Volt a corrente continua[5].

Caratteristiche modifica

La linea ferroviaria è a doppio binario elettrificato a 3000 volt corrente continua.

Percorso modifica

Stazioni e fermate
         
tranvia per Angera / tram urbano / linea per Porto Ceresio e Stabio
             
Varese Nord
             
linea FN per Saronno e FNM per Como († 1966)
             
Varese
             
             
         
raccordo FS-FNM († 1965)
             
linea FN per Laveno
         
tranvia Varese-Bizzozero
     
tranvia Varese-Azzate
 
14+030 Gazzada-Schianno-Morazzone
 
Autostrada A60
 
10+027 Castronno
 
Autostrada A8
 
7+518 Albizzate-Solbiate Arno
 
4+637 Cavaria-Oggiona-Jerago
 
Autostrada A8/A26 - Strada europea E62
         
0+000
25+039
linee per Arona e per Laveno
 
24+922 Gallarate
     
     
Gallarate Parco
     
 
linea per Rho

Movimento modifica

La linea è servita dai treni Regio-Express di Trenord in servizio sulla tratta Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio, a frequenza oraria con fermata solo nelle stazioni principali; le stazioni intermedie sono invece servite dai treni della linea S5 Varese-Milano-Treviglio del servizio ferroviario suburbano di Milano, a frequenza semioraria[6].

Note modifica

  1. ^ (PDF) RFI - Rete in esercizio Archiviato il 22 febbraio 2012 in Internet Archive..
  2. ^ Trenidicarta.it aperture URL consultato il 20-04-2008
  3. ^ a b Zaninelli, 1995,  p. 131.
  4. ^ Zaninelli, 1995,  p. 139.
  5. ^ a b Ferrovie varesine: quasi un secolo e mezzo di storia, su univa.va.it. URL consultato il 21 luglio 2008.. Tratto da Francesco Ogliari. Ruote e binari in Lombardia.
  6. ^ Trenord - Quadro orario 165

Bibliografia modifica

  • Francesco Ogliari, Ruote e binari in Lombardia, Cinisello Balsamo, Silvana, 1993, ISBN 88-366-0430-7.
  • Sergio Zaninelli, Le ferrovie in Lombardia tra Ottocento e Novecento, Milano, Edizioni Il Polifilo, 1995, ISBN 88-7050-195-7.

Voci correlate modifica

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