Francesco Antonio Lucifero

politico, patriota e rivoluzionario italiano

Francesco Antonio Lucifero, barone di Aprigliano (Crotone, XVIII secoloCrotone, 3 aprile 1799), è stato un politico, patriota e rivoluzionario italiano.

Francesco Antonio Lucifero

Sindaco di Crotone
Durata mandato18 febbraio 1799 –
3 aprile 1799

Dati generali
Prefisso onorificoMarchese
Stemma della famiglia Lucifero
Lucifero
Blasonatura
Troncato d’azzurro e rosso divisa d’argento al capo di due stelle d’oro ad una luna crescente d’argento.

Biografia modifica

Sindaco della città pitagorica durante la Repubblica Napoletana, decise di aderire alla Rivoluzione del 1799 arrivando così a diventare il leader delle truppe ribelli. Fu però catturato dall'esercito sanfedista del cardinale Fabrizio Ruffo, in quanto ritenuto uno dei principali responsabili dell'avvio dei moti giacobini crotonesi. Insieme a lui vennero fatti prigionieri altre due ribelli crotonesi, Bartolo Villaroja e Giuseppe Suriano; vi fu tra loro anche un siciliano, Giuseppe Ducarne, originario di Licata (AG)[1].

Con sentenza del 31 marzo per reato di lesa maestà, Lucifero venne condannato a morte e fucilato il 3 aprile 1799 insieme agli altri tre ribelli all'interno del castello-fortezza di Crotone[2][3].

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Francesco Placco, I moti giacobini nella Crotone del 1799, su Archivio Storico Crotone. URL consultato il 03/10/2019.
  2. ^ Francesco Antonio Lucifero - GalKroton Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive.
  3. ^ Repubblica Napoletana del 1799 - Crotone

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica