Francesco Moneti

musicista italiano
Disambiguazione – Se stai cercando l'astrologo e poeta secentesco, vedi Francesco Moneti (letterato).

Francesco Moneti detto "Fry" (Arezzo, 13 febbraio 1969) è un musicista italiano.

Francesco "Fry" Moneti
Live a Villa Ada, 20 giugno 2007
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereFolk rock
Periodo di attività musicale1990 – in attività
Strumentovoce, violino, chitarra elettrica, banjo, oud, mandolino, bouzuki

Biografia modifica

Avviato alla musica dal padre, ex chitarrista solista dei Kiks, gruppo beat degli anni sessanta e che poi suonerà il banjo nella Casa del Vento, inizia a studiare il violino e la chitarra.

Durante l'adolescenza suona in alcuni gruppi tra cui gli Inudibili, di cui fanno parte Paolo "Pau" Bruni e Enrico "Drigo" Salvi e che darà vita ai Negrita[1][2], e con i Salis (Antonio Salis scriverà poi brani per i Nomadi).[3] Successivamente fonda insieme al padre e ai cugini Lanzi, la Casa del vento, gruppo folk che abbandona nel 1996 insieme a Massimo Giuntini, per entrare nei Modena City Ramblers, ma con il quale continuerà la collaborazione sia in studio che dal vivo.

Nel 2001 recita una piccola parte di musicista irlandese in Gangs of New York di Martin Scorsese e suona nel brano tradizionale irlandese Uncle Tom's Religion nella Colonna sonora.[4]

Nel 2002 contribuisce musicalmente alla realizzazione dell'album Canto di spine - versi italiani del '900 in forma di canzone, degli Altera, prodotto da Franz Di Cioccio della PFM.

Nel 2004 prende parte ad un viaggio musicale e sociale dal nome "Make music not walls", che lo vedrà esibirsi in Palestina dove incontra anche l'allora Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat.

Nel 2008 insieme a Davide Morandi, Daniele Contardo e Jason McNiff dà vita al progetto Narrow Men AKA Come Down and Meet the Folks.[5]

Nel 2009 insieme a Daniele Contardo dà vita al duo FryDa. Nello stesso anno partecipa al festival DEscritto di Catania come violinista dell'attrice Lella Costa e al concerto all'Europauditorium di Bologna come componente della band che accompagna Gian Luca Fantelli nello spettacolo "Senza Respiro", con colleghi del calibro di Drigo e Cesare dei Negrita, Matteo Setti di Notre Dame de Paris e Claudio Dirani dei Modà.

Nel 2012 compone insieme a Daniele Contardo, la colonna sonora di "Re Nero", lungometraggio indipendente del regista astigiano Valerio Oldano.

Nel 2013 pubblica l'album intitolato Sul palco all'FBICLUB insieme al musicista Alberto Sanna, l'album è una registrazione del concerto tenutosi il 10 maggio all'FBICLUB di Quartu Sant'Elena con l'aggiunta del pezzo in studio Spiagge bianche. In dicembre suona, insieme alla Casa del vento, come chitarrista dell'icona rock Patti Smith al Palaghiaccio di Milano in occasione dell'evento Women Circle organizzato dall'associazione no profit Oxfam Italia. Nello stesso anno rientra a far parte come membro effettivo nella Casa del Vento e comincia la sua collaborazione col progetto Rezophonic, capitanato da Mario Riso.

Nel 2014 inizia, live e in studio, una collaborazione con i Sonohra, coi quali si esibirà in settembre sul palco dell'Arena di Verona.[6] Nello stesso anno inizia un tour in duo con Luca Lanzi in cui ripropongono il repertorio della Casa del vento e che verrà celebrato nell'album Né santi, né padroni.

 
Francesco Moneti al saz, live a "Roma incontra il Mondo", Villa Ada, 18 giugno 2013

Nel 2015 collabora con i Gang in occasione di alcuni concerti di presentazione dell'album Sangue e cenere ed incide delle parti di violino nel brano "Barbara" contenuto nell'album del rapper Piotta.

Nel 2016 partecipa alle registrazioni dell'album Siamo noi quelli che aspettavamo di Marco Cantini.

Nel 2018 prende parte al progetto Folklub, un supergruppo folk di cui fanno parte elementi della band di Davide Van De Sfroos, dei Trenincorsa, dei Folkamiseria e dei Luf, con altri ospiti come Stefano "Cisco" Bellotti (1 giugno) e Davide Van de Sfroos (16 giugno). Partecipa alle registrazioni dell'album La febbre incendiaria di Marco Cantini.

Partecipa alle registrazioni dell'album dei The Rumjacks Saints Preserve Us.[7]

Nel 2019 oltre ad un'intensa attività live e di session player, per tanti artisti, assieme alla sua storica band Casa del vento porta avanti il progetto "Mare di mezzo" legato alla storia di una chitarra costruita con pezzi di legno di un barcone affondato a Lampedusa, assemblata dal liutaio Giulio Carlo Vecchini di Arezzo, e con la Casa del vento registra un brano ed un video al quale partecipano tantissimi nomi della musica ma anche del giornalismo e del teatro (Patti Smith, Carlo Lucarelli, Eugenio Finardi).

Nel 2020 si esibisce live con Alberto Fortis.

Il 21 gennaio 2021 pubblica "Cosmic rambler", il suo primo album solista per l'etichetta New model label di Ferrara. Si tratta di un cd di World music ed electro folk, dove Fry suona tutto e produce artisticamente assieme a Gino Generoso Pierascenzi, chitarrista dei Gasparazzo. Ospiti Francesco Di Bella (24 Grana), Patrizio Fariselli degli Area e Alfio Antico. Sempre nel 2021 viene pubblicato il suo primo romanzo In un elaborato impeto d'ira.

Discografia modifica

Album modifica

Fry Moneti modifica

  • 2021 - Cosmic Rambler

Alberto Sanna & Fry Moneti modifica

  • 2013 - Sul palco all'FBI CLUB (S'ardmusic)

Con la Casa del vento modifica

  • 2001 - 900 (con Stefano "Cisco" Bellotti)
  • 2002 - Genova Chiama (EP)
  • 2002 - Pane e Rose
  • 2003 - Non in mio nome (EP)
  • 2004 - Al di là degli alberi
  • 2006 - Il grande niente
  • 2008 - Il fuoco e la neve (raccolta con 6 inediti)
  • 2009 - Articolo uno
  • 2012 - Giorni dell'Eden
  • 2015 - Semi nel vento
  • 2016 - Né santi né padroni

Con i Modena City Ramblers modifica

Partecipazioni modifica

Produzioni artistiche modifica

  • 2012 - Rossopiceno "Come cambia il Vento"
  • 2015 - N'kantu d'Aziz "Meglio la terra"
  • 2017 - 88folli "La stella"
  • 2017 - Ultimobinario "Pioggia"

Note modifica

  1. ^ Intervista a Francesco Moneti, su lagrandefamiglia.it.
  2. ^ Intervista a Francesco Moneti, su toplifemagazine.it (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016).
  3. ^ Paolo Ferrari e Paolo Verri, Combat folk. Modena City Ramblers, Giunti, 1999, p. 93.
  4. ^ IMBD, su imdb.com.
  5. ^ Narrow Men, su abesibe.it (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2016).
  6. ^ http://www.teatronuovoverona.it/sonohra-o1420e.html
  7. ^ https://www.facebook.com/

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica