Franco Branciaroli

attore teatrale e regista teatrale italiano

Franco Branciaroli (Milano, 27 maggio 1947) è un attore e regista teatrale italiano.

Franco Branciaroli in Miranda (1985) di Tinto Brass

Dal suo debutto, si presentò come interprete originale e attento, all'interno del panorama italiano. Affiancato, fin dai primissimi anni, da uomini di teatro come Aldo Trionfo, Carmelo Bene e Luca Ronconi, l'incontro con lo scrittore Giovanni Testori diede vita a una collaborazione professionale che influenzò definitivamente il teatro dell'attore milanese.

Biografia modifica

Nel 1968 si iscrisse alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove debuttò nel 1970 con il Toller di Tankred Dorst, per la regia di Patrice Chéreau. Trasferitosi a Torino, venne diretto da Aldo Trionfo in diversi spettacoli messi in scena al Teatro Stabile di Torino. Nel 1974 Trionfo lo diresse in Gesù di Carl Theodor Dreyer, nel quale Branciaroli affrontò il suo primo, vero ruolo da protagonista, che lo portò a farsi immediatamente notare per la sua particolare recitazione. La collaborazione con Trionfo durò diversi anni, fino alla messa in scena di Faust - Marlowe - Burlesque, pièce scritta dallo stesso Trionfo in collaborazione con Lorenzo Salveti. Lo spettacolo vedeva Branciaroli alternarsi con Carmelo Bene nei ruoli di Faust e Mefistofele.

Accanto a Bene, tornò sulle scene in Romeo e Giulietta e nella Turandot di Virginio Puecher, con Carmen Scarpitta.[1] Negli anni successivi lavorò con Luca Ronconi, Maurizio Scaparro e Luigi Squarzina che lo diresse in diverse opere teatrali per la Rai. Impostosi come attore sulle scene teatrali italiane, Branciaroli allestì le sue prime regie: La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, Peer Gynt e Gli spettri di Henrik Ibsen.

Negli anni ottanta incontrò lo scrittore e drammaturgo milanese Giovanni Testori. Da questo incontro nacque un sodalizio artistico che li porterà a lavorare nella compagnia del Teatro degli Incamminati, con la quale Branciaroli interpretò diverse opere dell'autore milanese, dirette dallo stesso Testori. La collaborazione tra i due continuerà fino alla morte di Testori, avvenuta nel 1993. Per tutti gli anni novanta, Branciaroli continuò il suo impegno teatrale, tornando a lavorare ancora con Ronconi e in seguito con Gianfranco De Bosio che lo diresse ne I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, in cui interpretava il doppio ruolo di Tonino e Zanetto.

Nel 1993 iniziò una collaborazione con il Teatro Romano di Verona per il quale mise in scena come regista e interprete Re Lear, L'ispettore generale di Gogol' (in una regia a due con Marco Sciaccaluga) e La dodicesima notte. Sempre a Verona fu diretto da Giancarlo Sepe nel Macbeth. Nel 1994 recita altresì il ruolo di "Alberto" nel film diretto da Tinto Brass, L'uomo che guarda . Nel 1996 continuò il suo lavoro sui ruoli shakespeariani diretto da Gabriele Lavia nell'Otello. In quello stesso anno interpretò una storica messa in scena della Medea di Euripide, diretta da Luca Ronconi, nella quale Branciaroli vestiva gli abiti femminili di Medea. Lo spettacolo riscosse un notevole successo e l'opera venne rappresentata per più di 200 repliche nei teatri italiani.

Nel 2000 ricevette il premio Ubu come migliore attore protagonista per lo spettacolo La vita è sogno diretto da Luca Ronconi. Uomo di teatro a tutto tondo, Branciaroli appare di rado sul grande schermo. Lavorò nel 1981 con Michelangelo Antonioni ne Il mistero di Oberwald e con Tinto Brass in cinque lungometraggi, dal 1984 al 2001. Nel 2007 è stato diretto da Roberto Faenza nel film I viceré, accanto ad Alessandro Preziosi e Lando Buzzanca. Nel 2008 è stato Re Claudio nell'Amleto di Shakespeare ancora accanto ad Alessandro Preziosi per la regia di Armando Pugliese, prima nazionale al Teatro Romano di Verona, successivamente interpreta un testo di Luca Doninelli all'interno dello spettacolo L'assedio delle Ceneri, diretto da Roberto Paci Dalò e curato da Gabriele Frasca per il Napoli Teatro Festival. Sempre nel 2008 partecipa alla serie TV I liceali nel ruolo di Vittorio Rizzo, il padre di uno dei protagonisti. Figlio di quella generazione di attori caratterizzati, come Carmelo Bene, da un'interpretazione estremamente personale ed "importante", Franco Branciaroli «dà il meglio di sé nei ruoli in cui può imporre la propria vocazione di protagonista assoluto.[2]»

Teatro modifica

Attore modifica

 
Franco Branciaroli e Serena Grandi in Miranda (1985) di Tinto Brass

Regista modifica

  • La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, compagnia Teatro degli Incamminati (1985)
  • Peer Gynt di Henrik Ibsen, compagnia Teatro degli Incamminati (1986)
  • Spettri di H. Ibsen, compagnia Teatro degli Incamminati (1987)
  • Amleto di William Shakespeare, compagnia Teatro degli Incamminati (1988)
  • Miguel Mañara di Oscar Milosz, compagnia Teatro degli Incamminati (1989)
  • Assassinio nella cattedrale di T. S. Eliot, compagnia Teatro degli Incamminati (1990)
  • Antigone di Sofocle, Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, compagnia Teatro degli Incamminati (1991)
  • I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni. compagnia del Teatro dell'Arca di Forlì (1993)
  • Ispettore generale di Nikolaj Gogol', insieme a Marco Sciaccaluga, compagnia Teatro degli Incamminati (1993)
  • Re Lear di W. Shakespeare, Verona, compagnia Teatro degli Incamminati (1993)
  • La dodicesima notte di W. Shakespeare, Teatro Romano di Verona, compagnia Teatro degli Incamminati
  • Tommaso Moro di Paolo Pivetti, compagnia Teatro degli Incamminati (1996)
  • Cos'è l'amore di F. Branciaroli, compagnia Teatro degli Incamminati (1999)
  • Dentro medea, ispirata alla Medea di Euripide, compagnia Teatro degli Incamminati (2004)
  • Finale di partita di Samuel Beckett (2006)
  • Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra (2009)
  • Servo di scena di Ronald Harwood, traduzione Masolino D'Amico (2011)
  • Il teatrante di Thomas Bernhard, traduzione Umberto Gandino, CTB Teatro Stabile di Brescia, Teatro de Gli Incamminati (2013)
  • Enrico IV di Luigi Pirandello (2014)
  • Dipartita finale di F. Branciaroli (2016)

Drammaturgo modifica

  • Cos'è l'amore (1999)
  • Lo zio (2005)
  • Dipartita finale (2016)

Cinema modifica

Televisione modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Premio Ubu
1986/1987 - Migliore attore per Confiteor.
1988/1989 - Miglior attore per Exitu e Verbò di Giovanni Testori e Cocktail Party di Thomas Stearns Eliot.
1999/2000 - Miglior attore per La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca.
Premio Flaiano sezione teatro[3]
2009 - Premio per l'interpretazione in Don Chisciotte di Miguel de Cervantes.

Note modifica

  1. ^ Teatro Stabile Torino - Turandot (1973/74), su archivio.teatrostabiletorino.it.
  2. ^ Dizionario dello spettacolo Archiviato il 26 marzo 2007 in Internet Archive.
  3. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.

Bibliografia modifica

"Franco Branciaroli, una vita sul palcoscenico" intervista, in PAVIA ECONOMICA num.2 2008

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN292963302 · ISNI (EN0000 0003 9935 3780 · SBN CFIV039469 · LCCN (ENno2001033209 · BNF (FRcb14158649v (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2001033209