Fritz Kreisler

violinista e compositore austriaco

Friedrich-Max Kreisler, noto come Fritz Kreisler (Vienna, 2 febbraio 1875New York, 29 gennaio 1962), è stato un violinista e compositore austriaco naturalizzato statunitense.

Fritz Kreisler

Biografia modifica

Friedrich-Max, noto come Fritz, nacque a Vienna, figlio di Anna (nata Reches)[n 1] e Samuel Kreisler, un medico e chirurgo famoso, buon musicista dilettante, che diede al giovane Fritz le sue prime lezioni di violino.[1][2] Di origine ebraica, fu tuttavia battezzato all'età di 12 anni. Studiò prima nella sua città, perfezionandosi poi a Parigi, sotto la guida, tra gli altri, di Léo Delibes e Jules Massenet. Dopo essere stato scartato a un'audizione per i Wiener Philharmoniker, lasciò la musica per la medicina e la pittura. Nel 1888 suonò nel primo concerto nella Steinway Hall di New York, tornò trionfalmente al violino con un concerto con i Berliner Philharmoniker nel 1899 e giunse al successo in America nel corso di successive tournée dal 1901 al 1903. Del 1902 è il suo debutto inglese nei Philharmonic Concert a Londra e nel 1903 suona nella prima esecuzione assoluta a Londra del Concerto per violino e orchestra di Frédéric Alfred d'Erlanger.

Al Metropolitan Opera House di New York suona in concerto negli anni 1902, 1905, 1910, 1913, 1914, 1915 (due concerti), 1916 (quattro concerti dei quali uno con Pablo Casals), 1917, 1919, 1921, 1940 e 1955.

Nel 1909 si esibisce al Teatro La Fenice di Venezia.

In America tornò prima della fine della prima guerra mondiale, alla quale aveva preso parte nelle file dell'esercito austriaco fino al congedo anticipato per ferita. Nel 1924 tornò in Europa, soggiornando prima a Berlino e poi, dal 1938, a Parigi, per poi fare ritorno negli USA nel 1943, dove richiese ed ottenne la cittadinanza a seguito delle persecuzioni razziali.

Nel 1962 si spense a New York.

Considerazioni sull'artista modifica

Esecutore brillante e acclamato virtuoso del violino, Kreisler compose anche diversi brani di musica vocale e strumentale. Alcuni di essi li presentò al pubblico come trascrizioni di autori classici (da Gaetano Pugnani a Giuseppe Tartini, da Arcangelo Corelli ad Antonio Vivaldi), e solo nel 1935 rivelò che erano composizioni originali proprie, suscitando lo sconcerto della critica.[senza fonte] Al giorno d'oggi ci si riferisce solitamente a tali brani come "in stile di" (es. il celebre Preludio ed Allegro in stile di Gaetano Pugnani[3]).

Scrisse anche un quartetto d'archi e numerose cadenze (da quelle del concerto per violino e orchestra di Johannes Brahms a quella del concerto di Ludwig van Beethoven), ancora oggi molto eseguite.

A lui, che lo eseguì per la prima volta nel 1910, è dedicato il Concerto per violino e orchestra in si minore op. 61 di Edward Elgar.

Opere modifica

Fritz Kreisler compose un gran numero di pezzi virtuosistici piuttosto corti per il suo strumento (a volte indicati come "pezzi da salotto"), che presentò a lungo come semplici arrangiamenti di compositori del passato. Gli dobbiamo anche numerosi arrangiamenti di vari compositori (Dvorak, Rachmaninov, Paganini, Albeniz, De Falla, Corelli, Mozart, Tartini, ecc.).

Alcuni dei suoi pezzi più famosi:

  • Le recueil Alt-Wiener Tanzweisen (Vieux airs de danse viennois), comprenant :
    • Liebesfreud (Plaisir d'amour)
    • Liebesleid (Chagrin d'amour)
    • Schön Rosmarin (Joli romarin)
  • Prélude et Allegro (dans le style de Gaetano Pugnani)
  • Caprice Viennois (opus 2)
  • Tambourin chinois (opus 3)
  • Syncopation
  • Quatuor à cordes en La (1919)
  • La Précieuse (dans le style de Couperin)
  • Variations sur un thème de Corelli
  • Rondino (sur un thème de Beethoven)
  • In Tempo Minuetto
  • Affected Creatures
  • Little Vienna March
  • Polichinelle (sérénade)
  • Allegretto (dans le style de Porpora)
  • Rosamunde (d'après la musique du ballet)
  • Shepherd's Madrigal
  • Tambourin (dans le style de Jean-Marie Leclair)
  • Concerto en ut pour violon "dans le style de Vivaldi" (1905)
  • Sicilienne et Rigaudon "dans le style de François Francœur"
  • Cadences pour les concertos de Beethoven et de Brahms
  • Tempo di Minuetto
  • Recitativo and Scherzo (opus 6)
  • Chanson Louis XIII et Pavane
  • The Old Refrain
  • La Gitana
  • Apple Blossoms (1919) - operetta
  • Sissy, operetta in 3 atti, libretto di Hubert & Ernst Marischka (1932) nel Theater an der Wien di Vienna diretta da Anton Paulik con Hubert Marischka
  • Reunion in New York (1940)
  • Rhapsody (1944)

I violini di Kreisler modifica

Kreisler aveva un'impressionante collezione di violini con violini eccellenti, ma ne suonò soltanto alcuni. Ad esempio: di Giuseppe Guarneri del Gesù e Carlo Bergonzi. Quest'ultimo divenne noto come Kreisler-Bergonzi.[4]

Discografia parziale modifica

  • Kreisler, Omaggio a Fritz Kreisler nel 50º anniversario della morte - Ricci/Kreisler/Heifetz/Oistrach/Ferras/Mintz/Kremer/Mutter, Deutsche Grammophon
  • Felix Mendelssohn, Concerto for Violin in E minor, Op. 64 - Leo Blech/Berlin State Opera Orchestra, 1926 Victor Records/Pearl - Grammy Hall of Fame Award 1998

Scritti modifica

  • Fritz Kreisler, Four Weeks in The Trenches. The War Story of a Violinist, Boston and New York, Houghton Mifflin Company, 1915; tr. it. di Alessandro Pugliese, Quattro settimane nelle trincee, La storia di guerra di un violinista, Bologna, Gingko Edizioni, 2011.

Note modifica

Osservazioni modifica

  1. ^ Il suo nome ebraico originale, elencato nei certificati di nascita dei suoi figli era "Chaje Riwe" (reso come "Chaje Ribe" nella registrazione di suo fratello Hugo)

Note bibliografiche modifica

  1. ^ Hans Morgenstern, Jüdisches biographisches Lexikon: eine Sammlung von bedeutenden Persönlichkeiten jüdischer Herkunft ab 1800, su books.google.com, Lit, 1º gennaio 2009. Ospitato su Google Books.
  2. ^ Paul E. Stepansky, Freud, Appraisals and Reappraisals: Contributions to Freud Studies, su books.google.com, Analytic Press, 1º gennaio 1986, ISBN 978-0-88163-038-1. Ospitato su Google Books.
  3. ^ Kreisler: Praeludio ed Allegro in stile di Gaetano Pugnani: Guido Rimonda, Orchestra Camerata Ducale
  4. ^ Kreisler Geigen aufgelistet, su cozio.com (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2012).

Bibliografia modifica

  • Boris Schwarz, Fritz Kreisler, in Great Masters of the Violin: From Corelli and Vivaldi to Stern, Zukerman and Perlman, London, Robert Hale, 1983, pp. 294-308
  • Antonio Schilirò, voce Kreisler Fritz, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. IV, 1986, pp. 192-193
  • Thomas Füri, I Pezzi Brevi di Fritz Kreisler sono ancora attuali?, in «A tutto arco», (rivista ufficiale di ESTA Italia-European String Teachers Association), anno 2, numero 3, 2009, pp. 22-29.
  • Jean-Michel Molkhou, Fritz Kreisler, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 23-28

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN56796717 · ISNI (EN0000 0001 0857 7654 · SBN LO1V348499 · Europeana agent/base/63247 · LCCN (ENn81015317 · GND (DE119069261 · BNE (ESXX885550 (data) · BNF (FRcb13896157h (data) · J9U (ENHE987007264103705171 · NDL (ENJA00551547 · CONOR.SI (SL19581795 · WorldCat Identities (ENlccn-n81015317