Furio Jesi

storico, saggista e archeologo italiano (1941-1980)

Furio Jesi (Torino, 19 maggio 1941[1]Genova, 17 giugno 1980) è stato uno storico, critico letterario, saggista, germanista e archeologo italiano.

Furio Jesi

Biografia modifica

Figlio dell'ufficiale di cavalleria Bruno Jesi, scomparso quando lui aveva soltanto un anno, e di Vanna Chirone, autrice di libri per ragazzi e di un'opera di storia dell'arte, Chiese di tutti i tempi (Ed. Paoline, Torino 1959), a Torino frequentò il liceo classico Vittorio Alfieri senza mai diplomarsi. Compì, giovanissimo, ricerche di archeologia e storia delle religioni nell'ambito mediterraneo, pubblicando una serie di studi sul mondo dell'antico Egitto e dell'antica Grecia, su temi mitologici e su talune forme dei culti misterici,[2] mentre successivamente si interessò - in coincidenza col radicalizzarsi del suo impegno politico intorno al 1968 - in particolare alla sopravvivenza di miti nella cultura moderna e a problemi antropologici, filosofici ed estetici.

Ha considerato come proprio maestro soprattutto il mitologo Károly Kerényi, dal cui umanesimo si è poi però distanziato. All'interesse per la "scienza del mito" e per il funzionamento della "macchina mitologica" Jesi ha affiancato un'importante attività di traduttore, di consulente per varie case editrici italiane e di studioso di germanistica.

Pochi anni prima della sua scomparsa precoce ottenne, per meriti (non avendo conseguito né una laurea né un diploma)[3], la cattedra di Lingua e letteratura tedesca presso l'Università degli Studi di Palermo, trasferendosi poi all'Università degli Studi di Genova. Proprio alla cultura tedesca e in particolare ad autori come Rilke e Thomas Mann ha dedicato alcuni dei suoi commenti più acuti[4].

È morto all'età di 39 anni per una fuga di monossido di carbonio dallo scaldabagno della sua casa di Genova durante la notte.

Pensiero modifica

Partendo da Bachofen, per Jesi "il mito è importante non tanto per la sua essenza, quanto per la sua esistenza: non tanto per ciò che è quanto per la funzione che svolge. Codesta funzione, che è innanzitutto una funzione giuridica, sembra dunque essere stata, nel suo attuarsi, il punto da cui Bachofen è partito per rispondere alla domanda: che cos'è il mito? Funzione è qui bordo di conoscibilità dell'essenza. Il mito può essere conosciuto nella misura in cui la sua essenza si condensa, tanto da divenire percepibile, nel bordo del suo essere che è il suo esistere, il suo fungere"[5].

Nella sua lettura di Wittgenstein[6] (effettuata in parallelo con la lettura di Musil), egli colse "una paradossale gradualità dell'essere conoscibile, là dove per Aristotele vi è soltanto l'alternativa fra conoscibile e inconoscibile. Ed evidentemente non si tratta dei vari gradi del conoscere empirico di una data cosa o di un dato fenomeno (di cui si può sapere di più o di meno), ma di gradi di conoscenza del conoscere in sé, commisurato con il maggiore o minore grado di veridicità del conoscere in sé, commisurato con la maggiore o minore prossimità di codesto conoscere in sé al limite del conoscibile"[7].

In uno dei suoi libri più noti,[8] Furio Jesi parla del linguaggio della pubblicità come del nuovo modo di presentarsi della cultura di destra, la cultura delle “idee senza parole”.

Opere principali modifica

  • La ceramica egizia. Dalle origini al termine dell'età tinita, SAIE, Torino 1958.
  • Germania segreta. Miti nella cultura tedesca del '900, Milano: Silva 1967;
    • Germania segreta. Miti nella cultura tedesca del '900, nuova ed. con una postfazione di David Bidussa, Milano: Feltrinelli 1995.
    • Germania segreta. Miti nella cultura tedesca del '900, con un'appendice di testi inediti, con un’introduzione di Andrea Cavalletti, Roma: nottetempo 2018.
  • Letteratura e mito, Einaudi, Torino 1968; nuova ed. con un saggio di Andrea Cavalletti, ivi 2002.
  • L'esilio, Silva, Roma 1970; nuova ed. con un saggio di Giacomo Jori, Torino, Aragno, 2019.
  • Rilke, La Nuova Italia, Firenze 1971.
  • Thomas Mann, La Nuova Italia, Firenze 1972.
  • Che cosa ha veramente detto Rousseau, Ubaldini, Roma 1972.
  • Kierkegaard, Editrice Esperienze, Fossano 1972; nuova ed. con una postfazione di Andrea Cavalletti, Bollati Boringhieri, Torino 2001.
  • Saggio su Hermann Hesse pubblicato in "Hermann Hesse, Poesie", per la Lato Side diretta da Luigi Granetto, Roma 1980.
  • Mitologie intorno all'illuminismo, Edizioni di Comunità, Milano 1972; nuova ed. parziale, con una presentazione di Giuseppe Ardrizzo, Pierluigi Lubrina Editore, Bergamo 1990
  • Il mito, ISEDI, Milano 1973;
  • Che cosa ha veramente detto Pascal, Ubaldini, Roma 1974.
  • Brecht, La Nuova Italia, Firenze 1974.
  • La vera terra. Antologia di storici e prosatori sul mito e sulla storia, con un saggio di Georges Dumézil, Paravia, Torino 1974.
  • Esoterismo e linguaggio mitologico. Studi su Rainer Maria Rilke, D'Anna, Firenze 1976; nuova ed. Quodlibet, Macerata 2002.
  • La festa. Antropologia etnologia folklore, Rosenberg & Sellier, Torino 1977.
  • Il linguaggio delle pietre. Alla scoperta dell'Italia megalitica, Rizzoli, Milano 1978.
  • Cultura di destra, Garzanti, Milano 1979 e 1993; nuova ed. accresciuta Cultura di destra. Con tre inediti e un'intervista, a cura di Andrea Cavalletti, Nottetempo, Roma 2011.
  • Materiali mitologici. Mito e antropologia nella cultura mitteleuropea, Einaudi, Torino 1979; nuova ed. aumentata a cura di Andrea Cavalletti, ivi 2001.
  • La casa incantata, illustrata da Emanuele Luzzati, Vallardi, Milano 1982; nuova ed. illustrata da Franco Matticchio, Mondadori, Milano 2000.
  • L'ultima notte, Marietti, Genova 1987.
  • L’accusa del sangue: il processo agli ebrei di Damasco; metamorfosi del vampiro in Germania, in “Comunità”, n. 170, 1973, pp. 260-302;
  • Lettura del Bateau ivre di Rimbaud, introduzione di Giorgio Agamben con una nota di Andrea Cavalletti, Quodlibet, Macerata 1996.
  • (con Károly Kerényi), Demone e mito. Carteggio 1964-1968, a cura di Magda Kerényi e Andrea Cavalletti, Quodlibet, Macerata 1999.
  • Spartakus. Simbologia della rivolta, a cura di Andrea Cavalletti, Bollati Boringhieri, Torino 2000.
  • Bachofen, a cura di Andrea Cavalletti, Bollati Boringhieri, Torino 2006.
  • Mito, con una nota di Giulio Schiavoni, Nino Aragno Editore, Torino 2008.
  • "La ceramica egizia" e altri scritti sull'Egitto e la Grecia (1956-1973), a cura di Giulio Schiavoni, Nino Aragno Editore, Torino 2010.
  • Il tempo della festa, a cura di Andrea Cavalletti, Nottetempo, Roma 2013.
  • L'ultima notte, a cura di Giulio Schiavoni, con un ricordo dell'autore, di Elisabetta Chicco Vitzizzai, Nino Aragno Editore, Torino 2015.

Note modifica

  1. ^ Domenico Proietti, JESI, Furio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 62, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.  
  2. ^ A sedici anni pubblicò il suo primo scritto, Elementi africani delle civiltà di Nagada sulla rivista "Aegyptus".
  3. ^ Furio Jesi, il mito dei miti DI ANDREA GALLI E ra la tarda primavera del 1979 e Furio Jesi, docente di letteratura tedesca all’università di Palermo, terminava un corso monografico su un tema a cui aveva dedicato meditazioni e fantasie intensissime: il vampiro, su cinquantamila.it.
  4. ^ Salvaneschi, Enrica, L'esule Furio Jesi, Nuova corrente online only. 56 (2009) - N. 143, 2009, Genova : Tilgher, 2009.
  5. ^ F. Jesi, “I recessi infiniti del Mutterrecht”, in J.J. Bachofen, Il Matriarcato, a c. di G. Schiavoni, Einaudi, Torino 1988, p. XVIII-XIX.
  6. ^ Jesi, Furio, Prove di lettura del limite in Wittgenstein, Nuova corrente online only. 56 (2009) - N. 143, 2009, Genova : Tilgher, 2009.
  7. ^ Lettera a Giancarlo Wick, di Furio Jesi, Nuova corrente online only. 56 (2009) - N. 143, 2009, Genova : Tilgher, 2009
  8. ^ F. Jesi, Cultura di Destra, Garzanti, Milano 1979.

Bibliografia modifica

  • Ferruccio Masini e Giulio Schiavoni (a cura di), Risalire il Nilo. Mito fiaba allegoria (miscellanea in ricordo di F. Jesi), Palermo, Sellerio, 1983
  • Margherita Gigliotti, Cettina Rapisarda, Franco Sepe, Mythenforschung und Ideologiekritik bei Furio Jesi, postfazione a: F. Jesi, Kultur von rechts, Basilea, Stroemfeld / Roter Stern, 1984, pp. 225–252.
  • Gerd van de Moetter, Furio Jesi. Von Hildesheim bis zu den Uferns des Nils, in "ZIBALDONE" ,Piper, Nov. 1987, pp. 81–92.
  • Furio Jesi, in Immediati dintorni, anno 1989, Bergamo, Pierluigi Lubrina editore, 1989, pp. 282–332 (scritti di: R. de Pas, G. Schiavoni, M. Pezzella, D. Bidussa, Stefano Levi Della Torre, Marta Jesi).
  • Furio Jesi: 'scritture' creative, numero monografico di "Faraqát. Quaderni di storia e antropologia delle immagini del Centro studi e ricerche Fotografia e territorio, Ferrara", a cura del Centro etnografico Ferrarese e del Centro studi e ricerche Fotografia e territorio, n. 1, 1991, Ferrara 1991, pp. 63.
  • Furio Jesi, numero monografico di "Cultura tedesca", a cura di Giorgio Agamben e Andrea Cavalletti, n. 12 (dicembre 1999), Roma, Donzelli editore.
  • Carlo Tenuta, Parabole del sangue. Tra casi editoriali, storiografia, materiali mitologici e letteratura. Appunti sui vampiri di Furio Jesi, in Trickster. Rivista online di Studi interculturali, n. 4, 2007.
  • Carlo Tenuta, L'egittologo e Rilke. Note sulla lettura jesiana della Decima elegia di Duino, in "Studi Novecenteschi", vol. XXXV, n. 76; p. 551-577.
  • Furio Jesi. La scrittura del mito, numero monografico di "Nuova Corrente", a cura di Riccardo Ferrari, anno 56 (2009), n. 143 (gennaio-giugno), Genova, Tilgher.
  • Carlo Tenuta, "Non smetto mai di scriverlo": Furio Jesi tra saggistica e narrativa, in "Intersezioni", Bologna, Il Mulino, XXX, n. 3, dicembre 2010, pp. 3–28.
  • Marco Belpoliti e Enrico Manera (a cura di), Furio Jesi, "Riga", n. 31, Milano, Marcos y Marcos, 2010. ISBN 978-88-7168-546-5 * [1]
  • Enrico Manera, Furio Jesi, Mito, violenza, memoria, Carocci, Roma, 2012.
  • Andrea Cavalletti e Enrico Lucca (a cura di), Dossier Jesi. Lettere e Materiali (Furio Jesi, Gershom Scholem), in "Scienza & Politica", 25,48 (2013), pp. 103–109
  • Wu Ming, Enrico Manera, Giuliano Santoro, Furio Jesi, il mito, la destra e la sinistra, Storiografia : XVII, 2013 , Pisa : Fabrizio Serra, 2013
  • Enrico Manera, Furio Jesi. Un ritratto, Giornale di filosofia della religione, 6. 2015
  • Enrico Manera, Sugli scritti giovanili di Furio Jesi, Historia religionum : an international Journal : 7, 2015 - Pisa : Fabrizio Serra, 2015.
  • Furio Jesi. Mitopolitica, a cura di Emanuele Edilio Pelilli e James Martel, numero monografico della rivista "Polemos. Materiali di filosofia e critica sociale" (Donzelli, Roma), no.1, 2022 (scritti di: F. Raimondi, A. Toscano, E. Van Ackere, E. Pelilli, A. Cavalletti, D. Gentili, E. Manera, G. Guerra, F. D’Achille, T. Tagliacollo, B. Chitussi, G. Schiavoni)..

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN64086203 · ISNI (EN0000 0001 2136 5373 · SBN CFIV107988 · BAV 495/152540 · LCCN (ENn79105757 · GND (DE119436027 · BNE (ESXX1034415 (data) · BNF (FRcb12376227f (data) · J9U (ENHE987007263200605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79105757