Giovanni Di Stasi

politico italiano

Giovanni Di Stasi (Cercemaggiore, 27 aprile 1950) è un politico italiano.

Giovanni Di Stasi

Presidente della Regione Molise
Durata mandato17 aprile 2000 –
12 novembre 2001
PredecessoreMarcello Veneziale
SuccessoreAngelo Michele Iorio

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
16 aprile 2000
LegislaturaXII, XIII
Gruppo
parlamentare
Progressisti (1994-1996)
PDS/DS (1996-2000)
CoalizioneProgressisti (1994)
L'Ulivo (1996)
CircoscrizioneMolise
Collegio3 (Termoli)
Sito istituzionale

Sindaco di Casacalenda
Durata mandato9 giugno 1980 –
16 giugno 1990

Dati generali
Partito politicoPCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
PD (dal 2007)
Titolo di studioLaurea in Lingue e Letterature straniere
UniversitàUniversità degli Studi di Bari
ProfessionePolitico, docente

Ex presidente della Regione Molise in carica dal 2000 al 2001, si è laureato in lingue e letterature straniere all'Università di Bari nel 1973 e ha compiuto studi in giurisprudenza presso l'Università di Napoli.

Biografia modifica

Laureato in Lingue e Letterature Straniere e in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari, dal 1974 inizia ad insegnare lingua e letteratura inglese nelle scuole secondarie superiori, per poi divenire preside a partire dal 1989. Esercita anche la professione di avvocato[1].

Sposato, ha due figli.

Attività politica e istituzionale modifica

Inizia la propria carriera politica fin da giovanissimo con il Partito Comunista Italiano, entrando a far parte nel 1975 del Consiglio comunale di Casacalenda e venendo eletto sindaco nel 1980, confermato poi nel 1985[2]. Negli stessi anni è candidato anche al Consiglio regionale del Molise per la provincia di Campobasso, mancando però l'elezione nel 1975 (629 preferenze[3]), nel 1980 (1137 preferenze[4]) e nel 1985, quando con 1852 voti individuali è il secondo dei non eletti del PCI[5]. Nel 1990, tuttavia, oltre all'elezione a consigliere comunale di Casacalenda ottiene anche il seggio in Consiglio regionale con 2878 preferenze[6].

Alle elezioni politiche in Italia del 1994 è candidato per i Progressisti nel collegio elettorale di Termoli, dove è eletto con il 37,52% dei voti contro il 33,84% di Quintino Pallante del Polo del Buon Governo e il 16,06% di Antonio Del Torto del Patto per l'Italia[7]. Durante la legislatura è membro della Commissione agricoltura e pesca, di cui è eletto vicepresidente, e della Commissione speciale per le Politiche comunitarie[1]. Viene riconfermato nel medesimo collegio nel 1996, ottenendo il 54,75% e superando di 15 punti Francesco Mancini del Polo per le Libertà (39,01%)[8].

Alle elezioni regionali del 2000 è eletto presidente del Molise alla guida dell'Ulivo con il 49,02% dei voti, superando di misura Angelo Michele Iorio del centrodestra (48,57%)[9], si dimette quindi da deputato per incompatibilità; il mandato presidenziale, tuttavia, cessa nel 2001 a seguito dell'annullamento del risultato delle elezioni da parte del TAR del Molise.

Nel 2000 anno è nominato membro del Comitato europeo delle regioni e del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa, al cui interno è eletto prima, nel 2002, Presidente della Camera delle Regioni, poi, nel 2004, Presidente del Congresso stesso per un mandato di due anni. Dal 2003 al 2005 è altresì Presidente del gruppo di contatto tra il Congresso ed il Comitato delle regioni dell'Unione Europea. Dal 2007 al 2009 è capo del Centro di Expertise per la riforma del governo locale del Consiglio d'Europa. Sempre nell'ambito del Consiglio d'Europa, nel 2007 è stato capo della missione di osservazione per le elezioni in Kosovo.

Onorificenze modifica

  • Insignito del Premio Imperatore Maximilian I (2009)
  • Insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano (2007)

Note modifica

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