Giovanni Lolli

politico italiano

Giovanni Lolli (L'Aquila, 3 giugno 1950) è un politico italiano, presidente ad interim e vicepresidente dell'Abruzzo fino al 23 febbraio 2019.

Giovanni Lolli

Presidente della Regione Abruzzo
(facente funzioni)
Durata mandato10 agosto 2018 –
23 febbraio 2019
PredecessoreLuciano D'Alfonso
SuccessoreMarco Marsilio

Vicepresidente della Regione Abruzzo
Durata mandato19 giugno 2014 –
10 agosto 2018
PresidenteLuciano D'Alfonso
PredecessoreAlfredo Castiglione
SuccessoreEmanuele Imprudente

Sottosegretario di Stato per le politiche giovanili e le attività sportive
Durata mandato18 maggio 2006 –
8 maggio 2008
ContitolareElidio De Paoli
Capo del governoRomano Prodi

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXIV, XVI, XVII (Dal 26/09/2014 al 07/10/2014)
Gruppo
parlamentare
XIV: DS-L'Ulivo
XVI-XVII: PD
CoalizioneXIV: L'Ulivo
XVI: Centro-sinistra 2008
XVII: Italia. Bene Comune
CircoscrizioneAbruzzo
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza
PCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioDiploma di Liceo Scientifico
ProfessioneFunzionario di Partito

È stato deputato della Repubblica Italiana nella XIV Legislatura per i Democratici di Sinistra,[1] nella XVI e nella XVII per il Partito Democratico,[2] oltre che sottosegretario di Stato alle Politiche giovanili e alle attività sportive nel governo Prodi II.[1]

Biografia modifica

Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica, ha frequentato la facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, arrivando fino al 5° anno e superando tutti gli esami senza tuttavia laurearsi.[3]

Attività politica modifica

Attivo per anni nell’ambito dell’associazionismo, del volontariato e nel movimento ambientalista[1], inizia a fare politica nella Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione del Partito Comunista Italiano (PCI), dove nel 1976 viene eletto segretario regionale della sezione abruzzese, assumendo poi — tra il 1977 e il 1978 — incarichi nella segreteria nazionale.[3]

Nel 1980 viene nominato segretario provinciale del PCI all'Aquila.[3]

Alle elezioni amministrative del 1985 si candida al consiglio comunale dell'Aquila, tra le liste del Partito Comunista Italiano, venendo eletto consigliere comunale e rimanendo in carica fino al 1990[3]. Successivamente diventa segretario regionale del PCI in Abruzzo.[1][3]

All'indomani dello scioglimento del PCI con la svolta della Bolognina di Achille Occhetto nel 1991, aderisce alla nascita del post-comunista Partito Democratico della Sinistra (PDS), di cui diviene coordinatore della segreteria nazionale e Responsabile nazionale per l’associazionismo e lo sport.[3]

Nel 1998 aderisce alla svolta di Massimo D'Alema dal PDS ai Democratici di Sinistra (DS), per unificare il PDS con altre forze della sinistra italiana, mantenendo i medesimi incarichi che aveva e divenendo membro del Consiglio nazionale.[1]

Alle elezioni politiche del 2001 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste dei DS nella circoscrizione Abruzzo, risultando eletto deputato. Nella XIV legislatura della Repubblica è stato componente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione.[4]

Alle elezioni politiche del 2006 si candida al Senato della Repubblica, ma non riesce ad essere eletto. In seguito viene nominato dal Consiglio dei ministri sottosegretario di Stato per le politiche giovanili e le attività sportive nel secondo governo Prodi.[3]

Dopo lo scioglimento dei DS aderì al Partito Democratico, di cui fu uno dei fondatori in Abruzzo.[2]

Alle elezioni politiche del 2008 si candida con il PD, divenendo vice-capolista del partito alla Camera dei Deputati e, in quella veste, sarà conosciuto per lunghe battaglie politiche verificatesi in seguito al terremoto dell'Aquila del 2009.

Alle elezioni politiche del 2013 è ricandidato alla Camera nella circoscrizione Abruzzo, risultando tuttavia il primo dei non eletti del Partito Democratico.

Il 19 giugno 2014 viene nominato vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore alla ricostruzione e alle attività produttive dal neoeletto presidente Luciano D'Alfonso.

Il 26 settembre, in seguito alle dimissioni dalla carica di parlamentare di Giovanni Legnini, eletto membro del CSM, gli subentra come deputato della XVII legislatura;[5] Lolli decide tuttavia di rimanere vicepresidente della Regione Abruzzo, pertanto si dimette il 7 ottobre successivo, venendo a sua volta sostituito da Gianluca Fusilli.[6]

Il 10 agosto 2018, in seguito alle dimissioni da presidente della Regione Abruzzo di Luciano D'Alfonso eletto senatore, assume l'incarico di presidente ad interim, mantenendo tale carica sino al 23 febbraio 2019, con l'insediamento dell'eletto presidente Marco Marsilio.[7]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Biografia di Giovanni Lolli, su sitiarcheologici.palazzochigi.it, Presidenza del Consiglio dei ministri. URL consultato il 21 agosto 2013.
  2. ^ a b LOLLI Giovanni - PD, su leg16.camera.it, Camera dei deputati. URL consultato il 21 agosto 2013.
  3. ^ a b c d e f g Giovanni Lolli - Curriculum Vitae (PDF), su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 20 ottobre 2018.
  4. ^ Camera dei Deputati - XIV legislatura - Deputati - La scheda personale, su leg14.camera.it. URL consultato il 6 marzo 2024.
  5. ^ RIVOLUZIONE POLITICA: LEGNINI AL CSM COME VICE, LOLLI TORNA IN PARLAMENTO? - AbruzzoWeb, in AbruzzoWeb. URL consultato l'8 agosto 2017.
  6. ^ Il vicepresidente Lolli, dice no al Parlamento. URL consultato l'8 agosto 2017.
  7. ^ REGIONE, PASSAGGIO CONSEGNE TRA LOLLI E MARSILIO. PRESIDENTE: SENTO PESO RESPONSABILITÀ, PRIORITÀ INFRASTRUTTURE, su ekuonews.it, 25 febbraio 2019. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2019).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica