Il Gran Premio motociclistico di Jugoslavia fu l'ultimo appuntamento del motomondiale 1969.
Si svolse il 14 settembre 1969 presso il Circuito di Abbazia. Corsero tutte le categorie, meno i sidecar. Parteciparono 183 piloti da 17 paesi, e le gare furono seguite da 40.000 spettatori.
Ancora assente Giacomo Agostini, impegnato quello stesso giorno in una gara non iridata sul circuito britannico di Cadwell Park, le gare di 350 e 500 furono appannaggio, come già al Nazioni, dei piloti privati e delle Case minori: nella mezzo litro la vittoria fu del britannico Godfrey Nash, che portò al successo per l'ultima volta la Norton Manx monocilindrica. L'inglese approfittò della grave caduta di Gilberto Milani (la quale segnò la fine della carriera del centauro milanese) e del ritiro di Silvano Bertarelli. In 350 Silvio Grassetti portò alla vittoria la Jawa quattro cilindri due tempi, davanti a Milani e al compagno di Marca František Šťastný.
La gara della 250 fu decisiva per l'assegnazione del titolo di Campione del Mondo: caduto e ritiratosi Santiago Herrero, la lotta si restrinse tra Kel Carruthers e Kent Andersson, e a spuntarla fu l'australiano della Benelli, vincitore davanti a Gilberto Parlotti con l'altra quadricilindrica pesarese e ad Andersson. Quella di Carruthers fu l'ultima vittoria di una 250 a 4 tempi.
In 125Dieter Braun interruppe la striscia di sette vittorie consecutive di Dave Simmonds. Anche la gara della 50, come quella della quarto di litro, assegnò il titolo della categoria: a fregiarsi dell'iride fu Ángel Nieto, grazie al secondo posto dietro all'olandese Paul Lodewijkx e ai ritiri di Barry Smith e Aalt Toersen.