I cugini

film del 1959 diretto da Claude Chabrol assistente alla regia: Philippe de Broca

I cugini (Les Cousins) è un film del 1959 diretto da Claude Chabrol.

I cugini
Gérard Blain e Jean-Claude Brialy in una sequenza del film
Titolo originaleLes Cousins
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno1959
Durata108 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaClaude Chabrol
SceneggiaturaClaude Chabrol, Paul Gégauff (dialoghi)
ProduttoreClaude Chabrol, Roland Nonin (non accreditato)
Casa di produzioneSociété Française du Cinéma pour la Jeunesse,
Ajym Films
FotografiaHenri Decaë
MontaggioJacques Gaillard
MusichePaul Misraki
ScenografiaBernard Evein, Jacques Saulnier
TruccoIrène Charitonoff
Interpreti e personaggi

Premiato con l'Orso d'oro alla 9ª edizione del Festival di Berlino,[1] rappresenta uno dei primi esempi della nascente Nouvelle vague francese. Tra i protagonisti ci sono Gérard Blain, Jean-Claude Brialy e Juliette Mayniel.

Il film segnò l'inizio di una lunga collaborazione di Chabrol con lo sceneggiatore Paul Gégauff e con l'attrice Stéphane Audran, musa e futura moglie del regista francese.[2]

Trama modifica

Il giovane e timido Charles si trasferisce dalla provincia a Parigi per terminare gli studi insieme al cugino, il frivolo e amorale Paul. Nonostante la profonda differenza di carattere, i due iniziano a frequentare gli stessi amici e a condurre una vita sregolata, finché Charles s'innamora di Florence e le dichiara il suo amore. La ragazza sceglie però di diventare l'amante di Paul e Charles decide di gettarsi anima e corpo nello studio per consolarsi. Dopo essere stato bocciato agli esami, al contrario di Paul che riesce a superarli senza fatica grazie alla sua improntitudine, Charles cade nella disperazione e tenta di uccidere nel sonno il cugino, ma sarà quest'ultimo ad ucciderlo incidentalmente.

Colonna sonora modifica

I seguenti brani della colonna sonora, scritti dal compositore e paroliere francese Paul Misraki, sono inclusi nella raccolta Musiques Originales de Films Vol. 2 - Nouvelle Vague pubblicata nel 1998 dalla Larghetto Music:[3]

  • Les cousins – 1:38
  • Soirée a Neuilly – 3:15
  • Meurtre – 1:04
  • A travers Paris – 1:03
  • Sometimes in my dreams – 1:11
  • Indansable – 2:06

Altri brani presenti nel film sono:[4]

Distribuzione modifica

Il film è stato distribuito nelle sale francesi dall'11 marzo 1959.[5]

Nel 1990 è stato proiettato di nuovo al Festival di Berlino, nella retrospettiva "40 Years Berlinale" dedicata ad alcuni dei film più significativi delle passate edizioni.[6]

Date di uscita modifica

  • Francia (Les Cousins) – 11 marzo 1959
  • Svezia (Kusinerna) – 14 settembre 1959
  • Germania Ovest (Schrei, wenn du kannst) – 9 ottobre 1959
  • Giappone (いとこ同志) – 10 ottobre 1959
  • Stati Uniti (Les Cousins) – 23 novembre 1959
  • Finlandia (Rohkea nuoruus) – 30 novembre 1959
  • Danimarca (Fætrene) – 14 marzo 1960
  • Italia (I cugini) – 14 gennaio 1961
  • Spagna (Los primos) – 17 gennaio 1969

Accoglienza modifica

Critica modifica

Il sito Rotten Tomatoes riporta il 93% di recensioni professionali con giudizio positivo e un voto medio di 8,3 su 10.[7]

Alla sua uscita, il critico Bosley Crowther scrisse sul New York Times che Claude Chabrol «è più abile con la macchina da presa che con la penna e il film è più credibile per gli occhi di quanto non lo sia per una mente scettica, ma non è meno travolgente».[7]

Note modifica

  1. ^ I cugini - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
  2. ^ I cugini - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
  3. ^ Paul Misraki – Musiques Originales de Films Vol.2 - Nouvelle-Vague, su discogs.com, www.discogs.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
  4. ^ I cugini - Soundtracks, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
  5. ^ I cugini - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 12 giugno 2018.
  6. ^ Programme 1990, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 12 giugno 2018.
  7. ^ a b Les Cousins (1959), su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 12 giugno 2018.

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