Jean Baptiste Sénac

chimico e medico francese

Jean-Baptiste Sénac (Lombez, 1693Parigi, 20 dicembre 1770) è stato un medico e anatomista francese.

Jean-Baptiste de Sénac

Jean-Baptiste Sénac è stato anche Sovrintendente alle acque minerali e medicinali del Regno, poi l'archiatra di Luigi XV dal 1732 al 1752 e Consigliere di Stato. È considerato un precursore della Cardiologia come specialità medica per i suoi studi pioneristici anatomo-clinici del cuore, insieme a Raymond Vieussens[1], Ippolito Francesco Albertini[2], Giovanni Maria Lancisi e Giovanni Battista Morgagni.[3][4] All'epoca non erano note le tecniche diagnostiche della percussione del torace (introdotte nel 1761 da Joseph Leopold Auenbrugger) e dell'auscultazione mediata con lo stetoscopio (introdotta da René Laennec nel 1819). La diagnosi si basava sulla palpazione del polso e sull'auscultazione ponendo direttamente l'orecchio sul torace del malato. Le conoscenze di Sènac e dei suoi contemporanei si fondarono quindi sulle correlazioni tra la clinica delle malattie e l’anatomia patologica studiata con le autopsie.[5]

Biografia modifica

Jean-Baptiste Sénac nacque nel Dipartimento di Gers in Guascogna, regione dell’Occitania, nel piccolo villaggio di Lombez, nel 1693; non è nota la sua data di nascita, così come molto poco si sa della sua biografia; suo padre era avvocato e la madre figlia di un notaio. Michaud riferisce che da giovane Sénac fu protestante e si proponeva di diventare Ministre du saint Évangile. In seguito divenne cattolico e gesuita. Questa notizia però non è trasmessa da altre fonti[6] Iniziò i suoi studi di medicina all’Università di Leida, presso un condiscepolo di Newton, poi seguì a Londra il corso del medico e chimico britannico John Freind[7]. Concluse gli studi di medicina all’Università di Montpellier. La lista cronologica dei protomedici di Francia del 1777 lo annota come dottore alla Facoltà di Reims e baccelliere a quella di Parigi, sotto il preside Nicolas Andry nel 1727[8].

 
La Facoltà di Medicina di Montpellier

Nel 1724 Sénac tradusse il testo di anatomia del chirurgo e anatomista tedesco Lorenz Heister[9]. L’opera, inizialmente pubblicata in Germania in latino nel 1717 (Compendium anatomicum), fu tradotta anche in tedesco, inglese e italiano e divenne un fondamentale testo di anatomia per tutto il ‘700. Ci furono altre due edizioni della traduzione di Sénac del trattato di Heister, con varie aggiunte, nel 1748 e nel 1753. Il suo interesse per l’anatomia influì anche per il suo lavoro successivo nel campo delle malattie cardiologiche, inoltre lo fece conoscere come anatomista[10]

Alcuni biografi giudicano Sénac un “homme d’ésprit”, ma anche un carattere difficile. Nella biografia di Michaud si racconta che, quando Sénac cominciò a esercitare a Parigi, non volle sostenere un esame di laurea presso la Facoltà di Medicina della capitale, perché era già dottore a Montpellier. La Facoltà allora lo rifiutò inimicandosi Senac: infatti in seguito Sénac influì sul Duca di Orléans in modo che nessun medico della Facoltà di Parigi divenisse protomedico del Re. Così per fare dispetto ai membri della Facoltà convinse il Duca a far inoculare, cioè a praticare il vaccino antivaioloso, il figlio Duca di Chartres e la sua fidanzata, duchessa di Bourbon, dal medico ginevrino Théodore Tronchin[11]; ma dopo che questi fece molta sensazione a Parigi, Sénac lo prese in avversione[12]. La Facoltà di Medicina di Parigi, in un’occasione in seguito, rifiuterà il suo aiuto per mantenere l’indipendenza. La Facoltà aveva chiesto al Re uno stanziamento di 20.000 franchi per migliorare l’insegnamento dell’anatomia. Sénac offrì da parte del governo una rendita di 30.000 franchi annui, ma la Facoltà rifiutò per non diventare dipendente[13].

Con queste parole il Dictionaire historique de la médecine ancienne et moderne di Nicolas Eloy, nel 1778, elogia Sénac:

«Monsieur Senac ha saputo alleare la più grande modestia con la più profonda erudizione; si è riconosciuta la sua penna attraverso il velo dell’anonimato, sotto il quale eè comparsa qualche sua opera… Le opere che ha dato al pubblico si fanno rimarcare per la sua maniera di scrivere, che è chiara, corretta, fluida e armoniosa; egli si esprime dovunque con nobiltà. Si apprezza uno spirito superiore che non ha nessuna invidia di apparire quale è: informare e penetrare in dettaglio, senza far trasparire erudizione: ecco qual è stato il suo carattere… Nonostante la giovane età, quando pubblicò la prima edizione dell’Anatomia d’Heister, egli si coprì con il nome dell’autore per far passare le sue riflessioni sulla struttura e le funzioni delle parti del corpo umano; ebbe quasi la modestia di lasciar dubitare se le nuove e interessanti vedute che aveva su questo argomento non partissero da quell’anatomista tedesco. Ma davanti allo splendore, alla grazia, alla forza che egli spandeva sul suo tentativo, non si può non riconoscere l’illustre Medico che la Francia ha voluto in seguito incaricare di conservare i giorni preziosi del suo Re[14]»

Sénac divenne membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi e della Società Reale di Nancy. Fu medico della Maison Royale di Saint-Louis a Saint-Cyr[15]

e all’Hôpital Royal de Versailles.

Nel dicembre 1723 fu nominato su presentazione di Joseph-Guichard Du Verney[16] e di Jacques-Bénigne Winslow[17], anatomista aggiunto all’Accademia Reale delle Scienze di Parigi.

Nel 1733, Senac si trasferì a Versailles. Durante la guerra del 1745, fu il medico del Maresciallo di Francia Maurizio di Sassonia, che sembra abbia salvato da una grave malattia[13]. Il duca apprezzava molto Sénac, tanto da portarlo sempre con sé nelle spedizioni di guerra. Michaud racconta che una volta si fece accompagnare in carrozza fino alle trincee nell’assedio di Tournay, alla portata del fuoco nemico[12]. A Parigi era diventato famoso e stimato e apprezzato negli ambienti della corte come consulente medico del Re. Alla fine nel 1757 fu chiamato a coprire la massima carica di Primo Medico o protomedico di Luigi XV, succedendo al famoso François Chicoyneau[18]. Alla sua morte il re non nominò un successore.

Nel 1749 diede alle stampe la sua opera più importante, il Traité de la structure du cœur, de son action et de ses maladies, in due tomi, che divenne una delle prime opere organiche e innovative della cardiologia.

Per circa trent’anni Sènac rimase a Parigi[19].

Jean-Baptiste Sénac ebbe due figli da Marie-Thérèse Tanet, appartenente a una famiglia di mercanti della Gironda, il primo divenne un alto funzionario (fermier général)[12], il secondo Gabriel Sénac de Meilhan[20], scrittore e avvocato, ebbe una brillante carriera amministrativa presso il Re di Francia[21].

Jean Baptiste Sénac morì a Versailles il 20 dicembre 1770.

Opere modifica

 
Ritratto di J.B. de Senac, incisione di Petit il Giovane, 1759
 
il cuore, illustrazione dall'edizione del 1749. Wellcome L0004130
 
interno del ventricolo destro, illustrazione dall'edizione del 1749. Wellcome L0000262

Il Trattato sul cuore modifica

  • Traité de la structure du cœur, de son action et de ses maladies, in due tomi, Parigi, 1749, Ed. Jacques Vincent[22].

È l’opera maggiore di Sénac. Esiste una seconda edizione, considérablement augmentée par Antoine Portal, pubblicata a Parigi nel 1774, e una terza edizione nel 1783, presso Méquignon l'aîné di Parigi[23].

Pochi anni dopo è stata pubblicata anche una edizione italiana: Trattato della struttura del cuore della sua azione e delle sue infermità del Signor Senac medico consultore del re. Tradotto per la prima volta dal francese, traduzione di Baldassare Camillo, per Giammaria Rizzardi, a Brescia, 1773. Si tratta di una elegante pubblicazione in quattro tomi in due volumi, in quarto grande, con legature in mezza pelle a 5 nervi con fregi e titoli in oro, tagli rossi; pp. XLIII; il primo tomo di 287 pag. e 17 tavole incise ripiegate; gli di 367, 275, 340 pag. Una traduzione tedesca fu pubblicata nel 1781.

I contemporanei di Senac consideravano il Traite come un autorevole lavoro in cardiologia. Albrecht von Haller e Giovanni Battista Morgagni espressero apprezzamento per il trattato di Senac.

In questo monumentale trattato di più di 1200 pagine, Sénac riassume tutto ciò che era noto sul sistema cardiovascolare nella sua epoca e presenta i risultati dei suoi studi sulle autopsie condotte in venti anni. Egli afferma che le opere di altri medici erano servite da elementi costitutivi del suo edificio e che egli di volta in volta le conferma o corregge (pag XXVI vol I). L'anatomia e la fisiologia del cuore sono l’argomento dei libri 1 e 2. Sénac discute in maniera approfondita i lavori compiuti dagli autori precedenti e aggiunge in maniera sistematica le proprie osservazioni sulle varie strutture del cuore, pericardio, ventricoli, auricole, valvole, scheletro fibroso e struttura muscolare, vasi coronarici, nervi cardiaci e anche la descrizione del cuore nel feto. Il libro 3 è una vasta rassegna della letteratura sulla circolazione del sangue dalla medicina antica ad Harvey fino a metà settecento. Il libro 4 tratta della patologia del cuore.

Il trattato di Sénac è storicamente importante perché è stato il primo sistematico lavoro che abbraccia l'anatomia, la fisiologia e la patologia del cuore. L’opera rivela le origini della cardiologia e la sua intima alleanza con l'anatomia patologica, prima che si evolvesse in una specialità medica a tutti gli effetti.[24]. Molti autori prima di Sénac hanno riportato osservazioni isolate sul’anatomia e le malattie del cuore. Sènac fa un’ampia rassegna della letteratura precedente. Il successivo trattato organico sull’argomento sarà quello di Jean-Nicolas Corvisart, medico di Napoleone Bonaparte, l'Essai sur les maladies et les lésions organiques du cœur et des gros vaisseaux, del 1811[25].

Corvisart apprezza l’autorevolezza di Sénac e richiama il suo ammonimento ai medici a ben apprendere l’anatomia con numerose osservazioni nelle autopsie per poter comprendere le malattie e curare efficacemente i malati[26]:

(FR)

«Et pour faire sentir plus fortement encore cette source d'ignorance et d'erreurs, appliquons à toutes les maladies organiques ce que Sénac dit seulement de celles du cœur: 'Si on ne les connaît pas, dit-il, on prononcera témérairement sur une infinité de ce cas; on fatiguera les malades par des remèdjs nuisibles ou inutiles; on hâtera la mort en traîtant de tels maux de même que ceux qui sont entièrement différens; on sera exposé à être démenti honteusement par les ouvertures de cadavres enfin le danger sera pressant quand on croira qu'il est éloigné'»

(IT)

«E per far sentire con più forza ancora questa fonte di ignoranza e di errori, applichiamo a tutte le malattie organiche ciò che Sénac dice solo di quelle del cuore: 'Se non le si conoscono, dice, ci si pronuncerà con temerarietà su un’infinità di casi; si affaticheranno i malati con dei rimedi nocivi o inutili; si accelererà la morte trattando tali mali allo stesso modo di mali completamente diversi; ci si esporrà a essere smentiti con onta dalle dissezioni dei cadaveri; alla fine il pericolo diventerà imminente quando si crederà che si sia allontanato'»

Di seguito nel trattato Corvisart fa riferimento più volte alle argomentazioni di Sénac sulle lesioni riscontrate nelle dissezioni.

Molti gli autori citati da Sénac. Richard Lower nel Tractatus de corde del 1669 aveva descritto il cuore come un organo dotato di fibre muscolari, contestando l’opinione che il sangue si muovesse almeno in parte di moto proprio. Heister aveva descritto la muscolatura cardiaca nel suo Compendium anatomicum del 1717. Con Sénac si ha una dettagliata descrizione della struttura dei muscoli e delle coronarie, egli infatti sostiene che la conoscenza della muscolatura cardiaca è essenziale per comprendere la funzione e le malattie del cuore. Sénac considerava il cuore come una «macchina oscura», egli condivideva la concezione vitalistica della medicina e sosteneva che il principio della vita risiedeva nel cuore ed era connesso al movimento del sangue. Per questo la comprensione delle malattie del cuore era legata primariamente alla conoscenza della struttura e del funzionamento di esso in condizioni normali. Nel libro IV del Trattato riporta le osservazioni degli autori precedenti sulle malattie del cuore. Jean Riolan[27] aveva confermato le osservazioni sui vasi coronarici di Andrea Vesalio e Gabriele Falloppio.

William Harvey aveva descritto la circolazione del sangue attraverso le coronarie e le vene cardiache in una lettera a Jean Riolan. Nel 1698 il francese Pierre Chirac aveva dimostrato che la legatura di una arteria coronarica nel cane produceva l'arresto cardiaco. Nel 1704 Frederik Ruysch, utilizzando uno speciale tecnica di iniezione, aveva ulteriormente chiarito l'anatomia dei vasi coronarici. Lorenzo Bellini in De morbis pectoris (1703) e A.C. Thebesius in De circulo sanguinis in corde (1708) avevano descritto le «ossificazioni» (calcificazioni) dei vasi coronarici. Il medico francese di Montpellier Raymond Vieussens (1635-1715) aveva fornito una chiara descrizione della stenosi mitralica e nel Traitè nouveau de la structure et des cause du mouvement natural du coeur (1715) analizzava il decorso clinico di vari pazienti affetti da malattie cardiache insieme ai risultati autoptici. Sénac riporta con ammirazione i suoi studi sul pericardio, sui vasi coronarici e sulle fibre muscolari del cuore. L’italiano Giovanni Maria Lancisi, medico personale di diversi papi a Roma, viene anche spesso citato da Sénac. Nel 1706 papa Clemente XI aveva incaricato Lancisi di indagare su un numero crescente di morti improvvise sospette a Roma. Lancisi scrisse il lucido trattato De subitaneis mortibus(1707), dimostrando che molte delle morti erano correlate a ispessimento delle pareti e a dilatazione delle camere cardiache e ad alterazioni valvole cardiache. Lancisi nel De motu cordis et aneurysmatibus (1728), descriveva poi aneurismi e altre lesioni cardiache dovute alla sifilide. Sénac discute, contesta o conferma le osservazioni precedenti, annotando spesso la difficoltà di comprendere le malattie cardiache. Date le rudimentali tecniche di semeiotica clinica dell’epoca Sénac fa forza sulle osservazioni autoptiche post-mortem e alle correlazioni anatomo-cliniche. Egli afferma che la verità sulla malattia doveva essere cercata nelle sale delle autopsie poiché «i morti servono da libri di vera cultura»[28].

I contributi più originali di Sénac riguardano la descrizione delle dilatazioni dei ventricoli e degli atri, degli aneurismi delle arterie polmonari e dell'aorta, dei versamenti pericardici, delle alterazioni della struttura della valvola mitrale, le osservazioni sulle palpitazioni e l’utilità del chinino.

Raymond Vieussens[29] nel suo trattato del 1715 aveva accuratamente descritto la stenosi mitralica, con calcificazioni delle cuspidi e dilatazione del cuore destro, e l'insufficienza aortica, con le calcificazioni dei lembi, e il caratteristico polso ampio (legato in seguito al nome di Dominic John Corrigan[30]). Sénac mette in relazione gli ispessimenti mitralici con la dilatazione atriale con il sintomo palpitazioni, che era ben noto dallo studio del polso periferico e molto comune nelle osservazioni dei medici. Senac dedica un intero capitolo del Libro 4 al tema delle palpitazioni cardiache: le sue osservazioni sul battito cardiaco irregolare sono considerate tra i suoi contributi più importanti. Egli intuisce l’origine ectopica di questi battiti che ritiene dovuti all’irritazione della parete atriale durante il reflusso di sangue dalla valvola mitrale insufficiente. Conferma l’osservazione di Harvey dell’atrio destro fibrillante nel cuore di un cane morente, inoltre descrive anche la fibrillazione dei ventricoli. Intuisce che, tuttavia le palpitazioni cardiache si possono osservare non solo nella malattia mitralica con dilatazione delle camere cardiache, ma anche in alcuni casi come la febbre e la fatica fisica e in tal caso non sono pericolose e non indicano malattie del cuore[31]. Cita l’esempio delle palpitazioni in presenza di distensione dello stomaco, arrivando a intuire l’efficacia della chinidina (che chiama Cortex peruviana essendo estratta dalla corteccia di un albero del Perù del genere Chincona: le palpitazioni da distensione gastrica potevano essere alleviate con l’uso di carminativi, il rimedio più efficace e rapido era il chinino con l’aggiunta di piccole quantità di rabarbaro. «Palpitazioni lunghe e ribelli possono cedere a questo febbrifugo associato a un leggero purgante», scrive, introducendo la terapia valida anche attualmente con la chinidina. Sénac aveva esperienza del chinino che aveva usato nella peste di Marsiglia[32].

Senac dedica il capitolo X del libro 4 a un argomento molto controverso alla sua epoca, l’origine e il significato dei ‘polipi cardiaci’. I coaguli di sangue osservati dopo la morte erano chiamati 'polipi' e si riteneva che potessero essere la causa di morte. Già nel 1507 Antonio Benivieni aveva fornito una prima descrizione di questi ‘polipi’, accumuli carnosi nerastri che aveva rinvenuto nel ventricolo sinistro. Marcello Malpighi nel 1666 aveva pubblicato il trattato De polypo cordis[33], nel quale descriveva la formazione dei trombi sia nel cuore sia nei vasi sostenedo che erano dovuti alla coagulazione del sangue dopo la morte. Inoltre aveva osservato al microscopio la struttura lamellare di questi trombi e aveva fornito la prima descrizione dei globuli rossi. Anche Theodor Kerckring nel 1670 aveva affermato che i trombi trovati all'interno delle camere del cuore nel cadavere non erano veri polipi. La questione però era rimasta controversa; Sénac rivede la letteratura e cita in particolare Malpighi, conclude che alcuni tipi di polipi erano si formavano al momento di morte, ma non escludeva l'esistenza di coaguli formatisi nei vasi sanguigni in vita, con conseguenza gravi sul sistema cardiovascolare. La diatriba tra i medici è rimasta aperta fino agli studi di Rudolf Virchow, che a metà del diciannovesimo secolo diede la corretta interpretazione di essi coniando il termine trombosi.

Le altre opere modifica

  • Anatomie de Heister avec des Essais de physique sur l'usage des parties du corps humain et sur le mécanisme de leurs mouvements, traduction annotée avec des Essais originaux, del 1724.[34] Nel 1753 fu pubblicata una nuova edizione ampliata in tre tomi.[35]

L'opera è sicuramente attribuita a Sénac. Ne farà cenno nella prefazione della seconda edizione, pp. xii-xiii,dove afferma che il libro era basato su lezioni che aveva dato a studenti stranieri raccomandatagli dal medico inglese Friend, basandosi sul Compendium anatomicum di Heister del 1717, ma aveva aggiunto molto nuovo materiale anche in contraddizione con Heister. Tutti i commentatori successivi concordano nel ritenerne autore Sénac.

  • Articolo Sur les noyés ("Sull’annegamento"), in Histoire de l'Académie royale des sciences avec les mémoires de mathématique & de physique dell’Academie Royale des Sciences, 1725.[36]

In esso l’autore afferma che la morte sopravviene non perché l'acqua inonda i polmoni o lo stomaco, ma a causa dell’arresto del passaggio dell’aria nelle vie aeree, provocato dagli spasmi della trachea, per cui non sarebbe utile la pratica di sospendere l’annegato per i piedi a testa in giù per far fuoriuscire l'acqua, che è in realtà poca. Se acqua si trova nei polmoni, essa entra dopo la morte quando la glottide si è rilasciata.

  • Mémoire sur le diaphragme, Paris, Mémoires de l'Académie Royale des Science, 1729, p. 118.[37]
  • Sur les organes de la respiration. Paris, Mémoires de l'Académie Royale des Science, 1724.[38]
  • Discours sur la méthode de Franco et sur celle de M. Rau, in François Colot, Traité de l'opération de la taille. Avec des observations sur la formation de la pierre, et les suppressions Auquel on a joint un discours sur la méthode de Franco et sur celle de M. Rau, Parigi, 1727.

Un trattato sull’operazione di cistotomia e asportazione del calcolo vescicale: opération de la taille veniva appunto indicata una particolare tecnica chirurgica nota dall’antichità per il trattamento della calcolosi.[39]

  • Lettres de Julien Morisson sur le choix des saignées, Parigi, 1730.[40]

L'opera è sicuramente attribuita a Sénac, anche se usa lo pseudonimo di Morisson, infatti fu ripubblicata sia in un'edizione dell'anatomia di Heister, sia in una del Trattato sul cuore, come viene raccontato nell'Encyclopedie[41] e in repertori bibliografici[42]. Sénac critica il medico famoso dell'epoca Jean-Baptiste Sylva[43], forte sostenitore del salasso praticato alle vene del piede, cioè lontano dalla parte malata (che chiamava derivation), che lo stesso Sylva aveva praticato con successo anche al re di Francia Luigi XV. Sylva era autore del trattato Traité de l'usage des différentes sortes de saignées, principalement de celles du pied del 1727, con il quale aveva partecipato alla lunga e aspra disputa tra i medici sul salasso, sulla sede da preferire e sulle indicazioni.

  • Traité des causes, des accidents, et de la cure de la peste, avec un recueil d'observations […] sur la peste de Marseille et de Provence, Parigi, presso Pierre-Jean Mariette, 1744, coautore François Chicoyneau.

Sénac era stato chiamato a Marsiglia in occasione della peste del 1720. Nel testo in particolare fa una analisi approfondita di tutte le prove a favore e contro la tesi della contagiosità della peste.[44]

  • De recondita febrium intermittentium, tum remittentium natura et de earum curatione (La natura nascosta e il trattamento delle febbri intermittenti), Ginevra, 1769.[45]

Nel trattato vi è anche la descrizione della cura con corteccia dell'albero cinchona, Cinchona officinalis, (detta Cortex peruviana nel testo), originario del Perù, da cui si ricavava il chinino, già noto dal '600. Sénac utilizzerà il chinino (da cui successivamente sarà ottenuta la chinidina che è un suo stereoisomero, per la cura delle palpitazioni del cuore. Nel Traité de la structure du cœur aveva già segnalato la sua osservazione: Le palpitazioni lunghe e ribelli hanno ceduto a questo febrifugo.[46] Ancora nel 1805 fu pubblicata una traduzione in inglese di Charles Caldwell a Filadelfia.[47] La seconda edizione fu pubblicata, sempre in latino a Napoli, presso la Societatem Litter. & Typographica, nel 1774.[48]

  • Nouveau cours de chymie, suivant les principes de Newton et de Sthall, avec un discours historique sur l'origine et les progrès de la chymie, chez Jacques Vincent, Parigi, 1723[49].

Una seconda edizione sempre in 2 volumi è stata pubblicata nel 1737 (Nouvelle éd. Revûe & corrigée, Chez Jacques Vincent, Paris, 1737). Esiste anche una edizione in italiano: Nuovo corso di chimica secondo i principi di Newton, e di Sthall [sic] con un discorso storico sull'origine, e progressi della chimica, [Jean Baptiste Sénac]; trasportato dalla lingua francese nella nostra italiana favella; e dedicato all'illustrissimo Giambattista Paitoni, presso M. Pleunich, Venezia, 1750. Nell’opera viene descritta la teoria del flogisto introdotta dal chimico e medico tedesco Georg Ernst Stahl. L'attribuzione del testo è controversa: nel testo non viene indicato l’autore. L’opera è considerata spuria da alcuni commentatori, come il Dictionnaire historique de la médecine ancienne et moderne di H. Hoyois, 1787.[50] Ugualmente per Jacqueline Brossolet in Encyclopædia Universalis on line[51]. Invece è giudicata originale dal Dictionnaire encyclopédique des sciences médicales di Dechambre del 1880.[52] Il trattato si basa sul tentativo, all’inizio del XVIII secolo, di conciliare le teorie fisiche meccanicisiche di Newton (che erano utilizzate per matematizzare i corpuscoli delle sostanze e le loro reazioni) con lo stahlismo nel campo della chimica. I sostenitori delle teorie di Stahl avversavano infatti questa riduzione della chimica alle teorie della fisica, giudicando che la chimica studiava le qualità interne dei corpi, da cui derivavano i fenomeni i quali quindi erano difficilmente suscettibili di calcolo[53] Sénac avrebbe potuto condividere il tentativo di una teoria ibrida tra le due: anche in campo medico egli pur essendo un anatomista aderiva alla concezione vitalistica[54]. D'altro canto Sénac si dimostra contrario alle teorie di Stahl sulle cause delle contrazioni cardiache nel Trattato del cuore[55]. Inoltre in una nota a pag. 447 del I tomo dell’edizione del 1749 del Trattato sul cuore, relativamente alla paternità delle opere che gli sono attribuite, afferma: «… di tutti gli scritti che mi sono attribuiti, io non adotto interamente che quelli che sono nelle Mémoire de l’Academie, le Lettres de Morisson, e alcune dissertazioni che sono nel Journal des Sçavans»[56]. Non aderisce quindi 'interamente' al contenuto di testi pubblicati anonimi di cui è stato ritenuto autore; egli stesso nella nota indica la possibilità di rimaneggiamenti di sue lezioni da parte di allievi. Il Nouveau cours de chymie è stato attribuito a Senac nel catalogo di E. F. Geoffroy del 1731[57]. Il chimico francese Pierre-Joseph Macquer[58] descrisse il trattato come opera giovanile di Sénac, mai riconosciuta in seguito[59]. Può essere significativo che Sénac firmò solo il Trattato del cuore e che il Corso di Chimica e l’Anatomia di Heister hanno lo stesso editore, Jacques Vincent, e che Sénac fosse in contatto con John Freind[60], i cui scritti sono utilizzati nel testo di chimica[61]. L'attribuzione resta però controversa.

Note modifica

  1. ^ Raymond Vieussens (1635–1715), medico e anatomista a Montpellier.
  2. ^ Ippolito Francesco Albertini (1662-1738), anatomopatologo a Bologna, scrisse un'opera sulle lesioni valcolari cardiache: Animadversiones super quibusdam difficilis respirationis vitiis a laesa cordis et praecordiorum structura pendentibus (1726).
  3. ^ Snellen 1984, p. 35.
  4. ^ G. Ezelin, J. B. Sénac: fondateur de la Cardiologie moderne, tesi di dottorato, Parigi, Dupuytren-Copy, Université de Paris, 1972.
  5. ^ Bowman 1987, p. 4.
  6. ^ Michaud, Biographie universelle ancienne et moderne, tomo 39, 1843, p. 48.
  7. ^ John Freind (1675-1728), medico britannico, fellow del Royal College of Physicians, fu chimico a Oxford, l'opera maggiore è The History of Physic (1775), divenne anche membro del Parlamento alla House of Commons e medico della Regina Carolina of Ansbach, moglie di Giorgio II
  8. ^ Nicolas François Joseph Eloy, Dictionnaire historique de la médecine ancienne et moderne, ou mémoires disposés en ordre alphabétique pour servir à l'histoire de cette science et à celle des médecins, anatomistes, botannistes, chirurgiens et chymistes de toutes nations, Tome 4, Parigi, Mons, H. Hoyois, 1778, pp. 245-246.
  9. ^ Lorenz Heister (1683 - 1758), chirurgo tedesco, professore di anatomia e chirurgia ad Altdorf e a Helmstedt, autore del famoso trattato di anatomia (Compendium anatomicum, 1717) e di uno di chirurgia (Chirurgie, 1718) utilizzati in tutta europa
  10. ^ Bowman 1987,  p. 5.
  11. ^ Théodore Tronchin (1709-1781), medico nato a Ginevra, studi a Cambridge, a Leida, allievo di Herman Boerhaave, visse anche a Parigi, molto stimato nella nobiltà, amico degli enciclopedisti, sostenitore della variolizzazione
  12. ^ a b c Michaud 1843.
  13. ^ a b Dictionnaire Dechambre 1880.
  14. ^ Dictionnaire Éloy,  p. 246 tradotto dal francese
  15. ^ La Maison Royale de Saint-Louis era un collegio per ragazze istituito nel 1684 a Saint-Cyr dal re Luigi XIV su richiesta del suo secondo moglie, Françoise d'Aubigné, marchesa de Maintenon, che voleva una scuola per ragazze provenienti da famiglie nobili impoverite. Rimase in vita durante i primi anni della Rivoluzione francese, chiuse definitivamente nel 1793. I suoi edifici furono utilizzati dall'École spéciale militaire de Saint-Cyr nel 1808
  16. ^ Joseph-Guichard Du Verney (Feurs nella Forez, 1648 – Parigi, 1730) medico e anatomista francese, autore di un Traité de l'organe de l'ouïe del 1683, prima grande opera di otologia
  17. ^ Jacob Benignus Winsløw (Odense, Danemark, 1669 - Parigi, 1760), medico e anatomista, autore tra l’altro di La disposition des fibres musculaires du cœur del 1711, della Description d’une valvule singulière de la veine cave inférieure del 1719, e dell' Exposition anatomique de la structure du corps humain del 1732
  18. ^ François Chicoyneau (1672-1752), medico francese, studiò a Montpellier, stette a Marsiglia durante la peste del 1720. Scrisse varie opere, alcune sulla peste in cui sosteneva che la malattia non era contagiosa (Observations et Réflexions touchant la nature, les événements et le traitement de la peste de Marseille, Paris, Bruyset, 1721) e sulla sifilide, per la quale sconsigliava l’uso dei mercuriali, soprattutto in dosi elevate, perché inefficaci e pericolosi (Ergo ad curandam luem veneream frictiones mercuriales non in hunc finem adhibendæ ut salivæa fluxus concitetur? ‘Ne faut-il donc pas employer des frictions au mercure provoquant un écoulement de la salive pour guérir la maladie vénérienne?’, Montpellier, 1718). Nel 1732 successe al padre come protomedico di Luigi XV
  19. ^ Dictionnaire Éloy, p. 245.
  20. ^ Versailles, 1736 – Vienna, 1803
  21. ^ Gabriel Sénac de Meilhan, su Enciclopedia Britannica, su en.wikisource.org.
  22. ^ Jean Baptiste Sénac, Traité de la structure du cœur, de son action et de ses maladies, Jacques Vincent, 1749.: Tomo I, su books.google.it. URL consultato il 1º marzo 2021. Tomo II, su books.google.it. URL consultato il 1º marzo 2021.
  23. ^ 3ª edizione, su wellcomecollection.org.
  24. ^ Bowman 1987,  p. 11.
  25. ^ Corvisart 1811.
  26. ^ Essai sur les maladies et les lésions organiques du cœur et des gros vaisseaux, extrait des leçons cliniques, imp. de Mame, Paris, 1811, p. XVIJ, su archive.org.
  27. ^ Jean Riolan (il Giovane) (15 February 1577 o 1580 – 19 February 1657) è stato un anatomista francese, medico personale di Maria de’ Medici. Le sue opere più note sono il trattato di anatomia umana Anthropographie (1618) e gli Opuscula anatomica (1649), nel quale critica la concezione della circolazione di Harvey's
  28. ^ J. B. Sénac 1749,  I, p xxv.
  29. ^ Raymond Vieussens (ca. 1635 – 1715) è stato un anatomista francese all'Università di Montpellier, autore di Traité nouveau de la structure et des causes du mouvement naturel du coeur nel 1715
  30. ^ Sir Dominic John Corrigan (1802 – 1880), è stato un medico irlandese noto per le sue osservazioni sul cuore; polso di Corrigan è stato chiamato il segno obiettivo dell'insufficienza valvolare aortica
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  37. ^ Jean-Eugène Dezeimeris, Dictionnaire historique de la médecine ancienne et moderne, ou Précis de l'histoire générale, technologique et littéraire de la médecine; suivi de la Bibliographie médicale du dix-neuvième siècle; et d'un Répertoire bibliographique par ordre de matières, tome 4, Paris, Béchet jeune, 1839, p. 145.
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  40. ^ Operetta così descritta alla voce J.B. Sénac in: La France littéraire, ou dictionnaire bibliographique des savants, di Joseph-Marie Quérard, 1838, p. 46: «Ces lettres pseudonymes fort piquantes dans lesquelles Sénac réfute la doctrine de Sylva sur la révulsion et la dérivation, et écrites contre plusieurs médecins du temps, attirèrent des désagréments à Laméthrie, qui fut accusé d'en être l'auteur, et dont elles occasionnèrent en partie l'expatriation» Quérand, France littéraire, su books.google.it.
  41. ^ Diderot, Encyclopedie, 1ere edition, tome 14, p. 505 Encyclopédie, su fr.wikisource.org.
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  43. ^ Jean-Baptiste Sylva (1682-1742), studiò a Montpelier, fu protomedico di Louis-Henri de Bourbon, principe di Condé. Amico di Voltaire che di lui affermò «un de ces médecins que Molière n’eût pu ni osé rendre ridicules»
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  50. ^ Secondo H. B. Baron sarebbe una raccolta di conferenze di C. J. Geoffroy e di G. F. Boulduc. « Cette production est le fruit informe du zèle intéressé de quelques étudiants qui ont recueilli tant bien que mal ce qu'ils ont pu des leçons de MM. Geoffroy et Boulduc au Jardin du Roi » Dictionnaire historique de la médecine ancienne et moderne di H. Hoyois 1787, su biusante.parisdescartes.fr.
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  54. ^ Valenzuela 1985,  p. 104.
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  59. ^ raccolta di lettere Macquer to TO Bergman, lettera del 22 febbraio 1768, (ripubblicate nel 1965 in Torbern Bergman's Foreign Correspondence da G. Carlid e J. Nordström, Stoccolma, p. 230)
  60. ^ John Freind (1675–1728), medico e chimico a Oxford.
  61. ^ SENAC, JEAN-BAPTISTE, in Encyclopedia.com, su encyclopedia.com. URL consultato il 17 marzo 2021.

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Storia della cardiologia

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