La kernite è un minerale, un borato idrato di sodio.

Kernite
Classificazione StrunzV/J.04-10
Formula chimicaNa2B4O6(OH)2·3(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino;
Classe di simmetriaprismatica
Parametri di cellaa = 7.016, b = 9.152, c = 15.678
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP 21/c
Proprietà fisiche
Densità1,90-1,93 g/cm³
Durezza (Mohs)2,5
Sfaldaturaperfetta secondo {100} e {001}
Coloreincolore, bianco
Lucentezzavitrea, madreperlacea sui piani di sfaldatura
Opacitàlimpida
Strisciobianco
Diffusioneassai rara
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Il nome deriva dalla Kern County, contea della California, dove è stata ritrovata.

Descritta per la prima volta da Waldemar Theodore Schaller (3 agosto 1882 - 28 settembre 1967), mineralogista americano, nel 1927.

Abito cristallino modifica

Cristalli geminati equidimensionali, striati, di forma irregolare, arrotondati per la ripetizione di facce.

Origine e giacitura modifica

Nei laghi borati e anche grazie all'azione metamorfica esercitata da una roccia ignea sul borace preesistente, trasformandolo in kernite, come è successo in California. La paragenesi è con ulexite e borace.

Forma in cui si presenta in natura modifica

Si presenta in cristalli, aggregati massivi e apparentemente fibrosi, dovuti alla presenza di due direzioni diverse di facile sfaldatura e in parti di grandi cristalli che possono raggiungere il metro di lunghezza.

Caratteri fisico-chimici modifica

Elastica, flessibile, si scioglie facilmente nell'acqua. Conservare in contenitori a tenuta d'aria, in quanto si altera facilmente in tincalconite.

Località di ritrovamento modifica

I cristalli più grandi sono nella Kern County, in California; a Sallent, in Spagna; in Turchia e a Tincalaya, in Argentina.

In Italia è stata segnalata a Larderello, in Toscana.

Utilizzi modifica

Costituisce attualmente il minerale principale da cui si estrae il borace commerciale, poiché da una soluzione di kernite si cristallizza borace in quantità una volta e mezzo superiore a quella della kernite stessa impiegata. Commercialmente è nota anche col nome di rasorite, coniato più tardi in onore di C.M.Rasor ingegnere di una compagnia mineraria dedita allo sfruttamento dei minerali di boro.

Bibliografia modifica

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
  • Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
  • Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
  • I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
  • Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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