La bella di Lodi (film)

film del 1963 diretto da Mario Missiroli

La bella di Lodi è un film del 1963 diretto da Mario Missiroli e interpretato da Stefania Sandrelli, al tempo diciassettenne. È l'unico film firmato da Missiroli, regista prettamente teatrale.

La bella di Lodi
Stefania Sandrelli in una sequenza girata in un autogrill dell'Autostrada del Sole
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1963
Durata80 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Generecommedia
RegiaMario Missiroli
SoggettoAlberto Arbasino (racconto)
SceneggiaturaAlberto Arbasino,
Mario Missiroli
ProduttoreAlfredo Bini
Casa di produzioneArco Film
Distribuzione in italianoCineriz
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioNino Baragli
MusichePiero Umiliani
ScenografiaDanilo Donati
CostumiDanilo Donati
TruccoGoffredo Rocchetti
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

È tratto dalla prima versione del 1960, pubblicata come racconto su Il Mondo, del romanzo omonimo di Alberto Arbasino, autore assieme a Missiroli della sceneggiatura.

Trama modifica

Roberta e Franco si sono conosciuti in maniera occasionale su una spiaggia vicino a Marina di Pietrasanta in un pomeriggio d'estate. I due intraprendono una relazione che li porta in varie località del nord Italia: Modena, Bologna, Venezia e Lodi. La ragazza arriva a vivere per qualche tempo in un motel d'autostrada pur di stare vicina al suo amante nel vano tentativo di plasmarlo ed introdurlo così nel mondo borghese dell'imprenditoria e farne un manager commerciale nel settore delle automobili.

Produzione modifica

Distribuzione modifica

Critica modifica

il Morandini[1] così recensisce la "storia d'amore tra una ricca, energica agraria del Lodigiano e una lenza di meccanico cremonese":

«prima se lo porta a letto, poi lo manda in carcere per furto e, infine, lo sposa, pronta a investire nel ramo industriale. [...] Affidato a una sceneggiatura nervosamente frantumata e a un montaggio raccorciato, tira al bersaglio sull'Italia provvisoria, sbracata ed efficiente del boom economico, ma lo colpisce raramente. Gli mancano le immagini pregnanti, le scene conclusive, i momenti folgoranti. Bravina la Sandrelli.»

Note modifica

  1. ^ Vedi anche: Cinema-tv.corriere.it

Collegamenti esterni modifica

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