Arrotondamento (fonetica)

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Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori
Chiuse
i • y
ɨ • ʉ
ɯ • u
ɪ • ʏ
ɪ̈ • ʊ̈
ɯ̞̈ • ʊ
e • ø
ɘ • ɵ
ɤ • o
 • ø̞
ɤ̞ • 
ɛ • œ
ɜ • ɞ
ʌ • ɔ
æ • 
a • ɶ
ä • ɒ̈
ɑ • ɒ
Quasi chiuse
Semichiuse
Medie
Semiaperte
Quasi aperte
Aperte
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.
Vedere anche: IPA, Consonanti

In fonetica, la nozione di arrotondamento delle vocali si applica alla forma più o meno rotonda presa dalle labbra al momento dell'articolazione di una vocale. Per pronunciare una vocale arrotondata, le labbra formano un'apertura circolare, mentre le vocali non arrotondate sono pronunciate con le labbra rilassate. Il fenomeno dell'arrotondamento (o protrusione) delle labbra è detto anche procheilia (dal greco prócheilos, 'che ha le labbra sporgenti'): un fono può essere quindi procheilo (arrotondato) o aprocheilo (non arrotondato).

Nella maggior parte delle lingue, le vocali anteriori hanno tendenza ad essere non arrotondate, contrariamente alle vocali posteriori. Alcune lingue, come il francese e il tedesco, distinguono, per uno stesso grado di apertura, le due pronunce arrotondate e non arrotondate delle vocali anteriori, mentre il vietnamita distingue le versioni arrotondate e non arrotondate delle vocali posteriori della stessa apertura.

Nel diagramma delle vocali dell'alfabeto fonetico internazionale, le vocali arrotondate sono quelle che appaiono alla destra di ogni coppia di vocali. I segni diacritici, rispettivamente ɔ̹ ɔ̜, sono ugualmente utilizzati per indicare un grado più o meno grande di arrotondamento. I diacritici 'più' e 'meno arrotondato' sono talvolta utilizzati anche con le consonanti per indicare i gradi di labializzazione. Per esempio, nelle lingue athabaska hupa, le fricative velari sorde hanno tre gradi di labializzazione, trascritti con [x x̹ xʷ] o [x x̜ʷ xʷ].

Tipi di arrotondamento

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Vocale ʏ esolabiale ed endolabiale in svedese.

Vi sono due tipi di arrotondamento delle vocali: endolabiale ed esolabiale.

Nell'arrotondamento endolabiale, con gli angoli della bocca leggermente distesi, le labbra possono, senza avanzare, essere compresse orizzontalmente, quindi con solo la loro superficie esterna è visibile. Nell'arrotondamento esolabiale, le labbra prendono la forma di un tubo, come nel bacio, essendo la loro superficie interna dunque visibile.

In genere, le vocali posteriori arrotondate sono esolabiali, mentre le vocali anteriori arrotondate sono endolabiali. Il giapponese presenta un'eccezione, essendo la sua vocale posteriore alta endolabiale. Quanto allo svedese, esso possiede una caratteristica unica, la distinzione fonemica tra ognuno dei due tipi, per la presenza simultanea di due vocali semichiuse anteriori arrotondate: una endolabiale e una esolabiale. Non esiste nessun diacritico IPA per rappresentare questo contrasto, il che provoca ambiguità tra i modi esolabiale ed endolabiale, e viene letto il modo esolabiale se non è fornita alcuna indicazione.

Le lingue irochesi del nord non hanno nessuna consonante labiale. Esse dispongono di w, , e , ma queste consonanti non provocano nessun arrotondamento percettibile (avanzato) delle labbra, cosa che può essere dovuta alla loro compressione. Non si sa se questo fenomeno sia da collegarsi alla distinzione di labializzazione nella lingua hupa.

Collegamenti esterni

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