Lactalis

azienda multinazionale agroalimentare francese

Lactalis è una multinazionale agroalimentare francese che opera nel settore dell'industria lattiero-casearia, con sede a Laval, nella Mayenne e di proprietà della famiglia Besnier. Secondo la rivista Forbes nella classifica degli uomini più ricchi del mondo 2015 Emmanuel Besnier si posiziona al 191º posto con un patrimonio stimato in 9,6 miliardi di $.[2]

Lactalis Groupe
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StatoBandiera della Francia Francia
Altri stati160
Fondazione1933: Société Besnier;
dal 1999: Lactalis Group
Fondata daAndré Besnier
Sede principaleLaval
Controllate
Persone chiaveEmmanuel Besnier (A.D.)
SettoreAlimentare
Prodottiindustria lattiero-casearia
Fatturato18,4 miliardi di [1] (2017)
Dipendenti80 000 (2017)
Slogan«L'innovation au coeur de la tradition laitière»
Sito webwww.lactalis.fr

Lactalis Group rappresenta il primo gruppo lattiero-caseario al mondo e il secondo gruppo alimentare della Francia dopo Danone. Possiede marchi come Galbani, Société, Bridel, Parmalat, Président, Skånemejerier, Rachel's Organic, Valmont e Stonyfield Farm.

Storia modifica

André Besnier inizia l'attività con una piccola azienda di caseificazione nel 1933 e lancia il suo marchio Président di Camembert nel 1968. Nel 1990 la società, dal 1955 alla guida del figlio, Michel Besnier, acquisisce il Gruppo Bridel (2 300 dipendenti, 10 fabbriche, quarto gruppo francese di prodotti caseari francesi) con una presenza in 60 Paesi. Nel 1992 rileva la compagnia di formaggio statunitense Sorrento. Nel 1999 la Société Besnier diventa il gruppo Lactalis di proprietà della holding belga BSA International SA, sempre della famiglia Besnier. Nel 2006 l'acquisizione del gruppo italiano Galbani e nel 2008 del produttore di formaggio svizzero Baer. Nel 2011 è rilevato il gruppo italiano Parmalat dall'amministrazione straordinaria. Nel 2013 i marchi Sorrento e Precious negli Stati Uniti sono ribattezzati Galbani e la divisione Lactalis di Sorrento è rinominata Lactalis American Group.

Nel 2007 l'Institut National d'Appellations d'Origine francese, che amministra le denominazioni AOC (Appellation d'Origine Contrôlée) per i prodotti alimentari francesi rifiuta a Lactalis e alla cooperativa lattiero-casearia Isigny-Sainte-Mère di vendere il camembert pastorizzato come "vero Camembert". Queste due società, a partire dal 2007, rappresentavano tra l'80% e il 90% delle vendite di Normandy Camembert.

Presenza nel mondo modifica

Il gruppo opera in vari Stati del mondo, possiede 198 siti industriali in 55 Paesi, tra cui Stati Uniti, Polonia, Italia, Russia, Ucraina, Spagna, Scozia, Arabia Saudita, Egitto, Irlanda, Portogallo, Svizzera, Croazia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Australia e Canada a partire dal 2011 e in Sud Africa. Lactalis produce principalmente yogurt, burro e formaggio, latte in polvere e bevande al latte.

Ha una forte presenza sul mercato italiano, diventato in pochi anni il suo secondo mercato "domestico" dopo quello francese, a seguito di varie e importanti acquisizioni effettuate nell'ambito di una politica industriale aggressiva. Le acquisizioni hanno portato il gruppo transalpino a detenere la quasi totalità di marchi di primaria importanza in Italia, dal gruppo Galbani (primo gruppo del settore lattiero-caseario in Italia, acquisito nel 2006)[3], alla Vallelata, all'Invernizzi, alla Cademartori e Locatelli. Il gruppo francese è attivo inoltre in Italia con il marchio Président[4]. Dopo l'acquisizione del gruppo Parmalat, il gruppo Lactalis detiene un terzo del settore lattiero-caseario della penisola.[5]

Dopo l'invasione della Russia in Ucraina Lactalis continua ad operare nel mercato Russo.[6]

Nel 2022 acquisisce Ambrosi S.p.A. noto produttore bresciano di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.[7]

Partecipazioni e acquisizioni modifica

Ak Gida modifica

Nel maggio 2015 Lactalis acquisisce una partecipazione dell'80% nel caseificio turco Ak Gida, una controllata di Yildiz Holding. Nel luglio 2017 Danone vende la sua filiale di Stonyfield Farm a Lactalis per 875 milioni di dollari[8] per evitare interventi dell'Antitrust e aprire così la strada all'acquisizione da parte di Danone del produttore americano di alimenti biologici WhiteWave Foods.

Parmalat modifica

Nel marzo 2011 la "Lactalis" manifesta un forte interesse a entrare nel capitale sociale della Parmalat, azienda in amministrazione straordinaria sotto la guida di un commissario, Enrico Bondi. E inizia a rastrellare azioni Parmalat attraverso intese raggiunte con fondi di investimento esteri[9]. Le acquisizioni di Lactalis l'hanno portata a diventare la prima azionista dell'azienda italiana, grazie a una quota proprietaria che, il 23 marzo, ammontava al 29% del capitale Parmalat, appena al di sotto del limite del 30%, che imporrebbe l'obbligo del lancio di una offerta pubblica di acquisto (OPA)[9].

Il passaggio di mano di azioni profila l'ipotesi di una scalata azionaria al capitale della Parmalat, innescando immediate reazioni politiche e sindacali, e accendendo in Italia un dibattito sulla necessità politica di intervenire con provvedimenti di tipo legislativo[9]. La Procura della Repubblica di Milano apre un fascicolo di indagine per accertare l'eventuale ipotesi di reato.

L'8 luglio 2011 l'OPA si conclude con successo, e Lactalis si trova in possesso dell'83,30% del capitale di Parmalat[10].

Itambé modifica

Nel dicembre 2017 Lactalis acquisisce in Brasile la società lattiero-casearia Itambé per 600 milioni di dollari[11] e nel gennaio 2018 negli Stati Uniti il produttore di skyr Siggi's Dairy.[12]

Pharmacare modifica

Nel settembre 2018 rileva l'attività di nutrizione infantile statunitense Pharmacare per 864 milioni di dollari[13] e un mese più tardi, in ottobre, annuncia l'acquisizione del business malese di Nestlé per 40 milioni di dollari.[14]

Nuova Castelli modifica

Nel maggio 2019 acquisisce dal fondo inglese Charterhouse la Nuova Castelli,[15] il primo esportatore di Parmigiano Reggiano con 150 000 forme all'anno, con Alival leader nella produzione e vendita di mozzarelle e con North Coast primo operatore caseario nei mercati dell'Est.[16]

Ambrosi modifica

Nel luglio del 2022 acquisisce Ambrosi S.p.A. una grande azienda specializzata nella produzione e vendita del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano[7]

Marchi modifica

Il gruppo opera in otto divisioni:

  • Lactalis cheeses with President - Rouy - Lepetit - Bridélight - Galbani - Rondelé - Munster's Little Friends
  • Lactalis Butter & Creams with President - Bridélice - Bridélight - Primrose
  • Lactel with Awakening - Day after day - Morning Light
  • Lactalis AOC with Pochat - Istara - Beulet - Salakis - Lanquetot - Roquefort Société - Golden Ball - Lou Pérac - The Ruby - Raguin - The Stone Bridge
  • Lactalis consumption AFH with President - Society - Bridel - Locatelli
  • Lactalis industry with BBA - Calciane - Prolacta
  • Tendriade Veal with Tendriade - Eurovo - Voréal
  • Lactalis International with President - Sorrento - Valbreso - Galbani - Sorrento - Locatelli - Invernizzi
  • LNUF with The Milkmaid - Yoco - Flanby - Sveltesse - Vienna - Greek Yogurt - Kremly - BA - Fold

Le controversie giudiziarie modifica

  • Il 12 aprile 2000 il PDG (amministratore delegato) del Gruppo Lactalis è indagato per frode sul latte e pubblicità ingannevole[17].
  • Nell'aprile 2019 la filiale di Lactalis "L'Étoile du Vercors" è condannata per aver gettato i suoi rifiuti nel fiume Isère per decenni[18].
  • Nel dicembre 2017 desta particolare interesse e preoccupazione una partita di latte in polvere per neonati contaminato da salmonella, prodotto dall'azienda, dopo un caso analogo del 2005. Il rischio sanitario ha coinvolto 83 Paesi in cui l'azienda distribuisce i propri prodotti, con neonati intossicati in Francia, almeno 35, e in Grecia.[19]

Note modifica

  1. ^ (FR) Chiffres clés - Lactalis, in Lactalis. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  2. ^ (FR) Emmanuel Besnier et sa famille da www.challenges.fr
  3. ^ Antonia Jacchia, Galbani a Lactalis, il Bel Paese è francese, Corriere della Sera, 26 gennaio 2006
  4. ^ Sito ufficiale del Gruppo Lactalis Italia
  5. ^ Latte, un terzo del mercato italiano in mano alla francese Lactalis, su giovanimpresa.coldiretti.it, 15 novembre 2015. URL consultato il 4 aprile 2018.
  6. ^ Life in RUSSIA 4 months AFTER SANCTIONS, Al minuto 9.05 del video si possono vedere prodotti Galbani (controllata da Lactatis) in vendita in un supermercato russo.. URL consultato il 25 giugno 2022.
  7. ^ a b È ufficiale: i francesi di Lactalis hanno acquisito il gruppo Ambrosi, su Giornale di brescia, 25 luglio 2022. URL consultato il 26 luglio 2022.
  8. ^ (EN) Beth Kowitt, Danone’s Stonyfield Sale Is the Latest Twist in the Yogurt Wars, Fortune, 5 luglio 2017. URL consultato il 24 agosto 2017.
  9. ^ a b c Lactalis sempre più forte: Parmalat "accende" il dibattito politico. Il titolo perde il 7% in Borsa, Gazzetta di Parma, 22 marzo 2011
  10. ^ L'Opa di Lactalis su Parmalat si è chiusa con successo - Repubblica.it
  11. ^ (EN) La francese Lactalis paga 600 milioni di dollari per la brasiliana Itambé, su reuters.com, 5 dicembre 2017. URL consultato il 4 aprile 2018.
  12. ^ (EN) Siggi's skyr venduto a Lactalis, su icelandmonitor.mbl.is, 5 gennaio 2018. URL consultato il 4 aprile 2018.
  13. ^ (EN) Lactalis says Aspen deal to boost overseas business, su Reuters, 13 settembre 2018.
  14. ^ (EN) Lactalis buys Nestle Malaysia's chilled dairy business in $40 million deal, su Reuters, 9 ottobre 2018.
  15. ^ Lactalis compra il Parmigiano, su repubblica.it, 29 maggio 2019. URL consultato il 31 maggio 2019.
  16. ^ Carlo Cambi, I francesi e il Parmigiano, un'altra Parmalat, La Verità, 31 maggio 2019, p. 15
  17. ^ http://www.journal-la-mee.fr/IMG/article_PDF/article_a520.pdf
  18. ^ (FR) A Grenoble, une filiale de Lactalis condamnée pour avoir rejeté ses déchets dans l’Isère, in Le Monde, 8 aprile 2019. URL consultato il 9 aprile 2019.
  19. ^ Lactalis, latte in polvere per neonati contaminato da salmonella: coinvolte 83 nazioni. Il ministero: "Nessun lotto in Italia", su repubblica.it, 14 gennaio 2018.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN157179050 · ISNI (EN0000 0001 0730 147X · LCCN (ENnb2006015091 · BNF (FRcb13561616z (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2006015091
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