Leccinellum lepidum

specie di fungo della famiglia Boletaceae
(Reindirizzamento da Leccinum lepidum)

Leccinellum lepidum (Bouchet ex Essette) Bresinsky & Manfr. Binder, 2003[1] è un fungo edule appartenente alla famiglia delle Boletaceae. A volte presenta il gambo obeso e per questo motivo può essere scambiato dai cercatori meno esperti per una sorta di "porcino".

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Leccinellum lepidum
Leccinellum lepidum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Agaricomycetidae
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Leccinellum
Specie L. lepidum
Nomenclatura binomiale
Leccinellum lepidum
(Bouchet ex Essette) Bresinsky & Manfr. Binder, 2003
Leccinellum lepidum
Caratteristiche morfologiche
Cappello
semisferico
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
oliva
Velo
nudo
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
commestibile dopo cottura

Descrizione della specie modifica

 
Particolare dell'imenio

Cappello modifica

Fino a 15 cm, inizialmente emisferico, poi convesso, infine piano o leggermente depresso al centro; sodo e consistente all'inizio, diventa molle col tempo.

Cuticola
viscida con l'umidità. Il colore varia dal nocciola all'ocra, fino al marrone scuro.

Tubuli modifica

Piuttosto lunghi, liberi, color giallo paglierino da giovani, poi giallo-sporco e verde oliva.

Pori modifica

Piccoli, circolari, concolori ai tubuli; diventano oliva per via della sporata.

Gambo modifica

Spesso molto lungo (fino a 13–14 cm), cilindrico, irregolare, a volte obeso. Color giallo sporco oppure giallo ocraceo, fibrilloso, tende a scurirsi col tempo.
Si può asportare facilmente dal cappello.

Carne modifica

Soda, fibrosa nel gambo, di colore giallo chiaro; al taglio vira al rosso chiaro.

  • Odore: gradevole, leggero ed aromatico, come di muschio.
  • Sapore: piuttosto grato, dolciastro.

Spore modifica

Color oliva in massa.

 
Leccini, rinvenuti a Sasso Pisano
 
Esemplare di L. lepidum

Habitat modifica

Autunno, ma anche inverno, nei boschi di latifoglie, soprattutto lecci. Molto diffuso in regioni mediterranee.

Commestibilità modifica

Ottima da giovane, altrimenti buona. Si consiglia di eliminare i tubuli negli esemplari troppo vecchi.

Etimologia modifica

Dal latino lepidum = piacevole, per via dell'aspetto.

Sinonimi e binomi obsoleti modifica

  • Boletus lepidus H. Bouchet ex Essette, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 80(4, Suppl. Atlas): pl. 147 (1965) - basionimo
  • Leccinum lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bon & Contu, in Quadraccia, Docums Mycol. 14(no. 56): 32 (1985)
  • Krombholziella lepida (H. Bouchet ex Essette) Bon & Contu, in Bon, Docums Mycol. 15(no. 59): 51 (1985)
  • Krombholziella lepida (H. Bouchet ex Essette) Alessio, Boletus Dill. ex L. (Saronno): 465 (1985)
  • Leccinum crocipodium var. lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bon, Docums Mycol. 19(no. 75): 58 (1989)
  • Leccinum lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bon & Contu, Quad. Accad. Naz. Lincei 264: 103 (1990)

Nomi comuni modifica

Note modifica

Altri progetti modifica

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia