Lucas van Valckenborch

pittore fiammingo

Lucas van Valkenborch, o Valckenborch, o Valkenborgh (Lovanio, 1530 circa – Francoforte sul Meno, 1597), è stato un pittore fiammingo, appartenente alla scuola fiamminga.

Paesaggio con il Riposo durante la fuga in Egitto, Castello Reale di Varsavia

Biografia modifica

 
Mattia d'Austria ritratto da Lucas van Valckenborch

Secondo Karel van Mander imparò a dipingere paesaggi a Malines, che all'epoca era un centro famoso per la pittura, sia ad olio che ad acquerello.[1]

Nel 1566, durante il periodo del Beeldenstorm, lasciò la cittadina insieme a Marten van Valckenborch intraprendendo un viaggio da Liegi ad Aquisgrana lungo la Mosa e dipingendo vedute della vallata del fiume.[1] Quando Guglielmo il Taciturno si sollevò contro gli spagnoli i due tornarono nei Paesi Bassi, dove realizzarono molti piccoli dipinti che riuscirono a vendere bene.[1] Lucas, capace di dipingere agevolmente sia paesaggi che figure umane, fu preso sotto la protezione di Mattia D'Asburgo con il quale viaggiò discendendo il Danubio fino a Linz, realizzando molte opere fino a che i Turchi invasero l'Ungheria.[1]

Secondo quanto documentato dal Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie (RKD) Valkenborch era cugino dei pittori Frederik e Gillis van Valckenborch e nipote dell'altro artista Marten van Valckenborch (anche se i due avevano un'età molto simile).[2]

È conosciuto per i suoi paesaggi e per le nature morte, oltre che per i suoi studi architettonici.[2] Diventò poi il maestro di Georg Flegel.[2]

Curiosità modifica

Lucas van Valkenborch è citato dallo scrittore tedesco W.G. Sebald nel suo libro "Austerlitz" quando descrive il quadro "Veduta di Anversa con la Schelda gelata" (1590).
È citato anche dallo scrittore praghese Leo Perutz nel libro "Di notte sotto il ponte di pietra" come pittore preferito dall'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, fratello di Mattia.

Note modifica

  1. ^ a b c d (NL) Lucas van Valckenborch nello Schilder-boeck di Karel van Mander, 1604, per concessione della Digital Library for Dutch Literature
  2. ^ a b c Lucas van Valckenborch presso l'RKD

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Collegamenti esterni modifica

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