Marianne Denicourt

attrice, regista e sceneggiatrice francese

Marianne Denicourt, pseudonimo di Marianne Cuau (Parigi, 14 maggio 1963[1]), è un'attrice francese.

Marianne Denicourt al Festival di Cannes 2019

Biografia modifica

Figlia del professore di lettere, documentarista e membro del comitato editoriale della rivista Les Temps Modernes Bernard Cuau, e di Denise Zigante, attrice, originaria di Pordenone, è sorella maggiore della regista Emmanuelle.[1] Dal 1985 al 1986, studia recitazione all'Amandiers di Nanterre, tra i cui insegnanti c'è Patrice Chéreau, che l'avrebbe poi diretta soprattutto a teatro.[1] Al cinema, si fa notare nei primi anni novanta grazie al ruolo di Julienne ne La bella scontrosa di Jacques Rivette e soprattutto come musa di Arnaud Desplechin, del quale sarà protagonista dei primi tre film, La Vie des morts, La Sentinelle e Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle), e con cui avrà una relazione.[1] È stata in seguito compagna dell'attore Daniel Auteuil.[1] Nel 2005, ha pubblicato il libro Mauvais Génie, in cui accusa Desplechin di aver tratto indebita ispirazione dalla loro relazione ed altri dettagli della loro vita privata per il suo film I re e la regina,[2] chiedendo un risarcimento di duecentomila euro per danni morali: il tribunale ha respinto la richiesta.[3] Nel 2015, è stata candidata al premio César per la migliore attrice non protagonista per la commedia Ippocrate.

Filmografia parziale modifica

Attrice modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Sceneggiatrice modifica

Teatro modifica

Opere letterarie modifica

  • (FR) Marianne Denicourt e Judith Perrignon, Mauvais Génie, Parigi, Stock, 2005, ISBN 9782234067592.

Riconoscimenti modifica

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e (FR) Luc Le Valliant, Marianne Denicourt, 33 ans, joue en couple avec Daniel Auteuil et a compris, jeune,qu'il valait mieux faire envie que pitié. Les biais sur terre, in Libération, 19 ottobre 1999. URL consultato il 26 aprile 2022.
  2. ^ (FR) Marianne Denicourt «Faire du cinéma, c'est toujours un acte d'amour», in L'Express, 20 giugno 2005. URL consultato il 26 aprile 2022.
  3. ^ (FR) «Rois et Reine», d'Arnaud Depleschin, devant la justice, in Le Monde, 5 aprile 2006. URL consultato il 26 aprile 2022.
  4. ^ (FR) Nomination dans l'ordre des Arts et des Lettres hiver 2017, su culture.gouv.fr, Ministero della cultura e della comunicazione, 23 marzo 2017. URL consultato il 26 aprile 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN69128873 · ISNI (EN0000 0001 2138 2616 · Europeana agent/base/83954 · LCCN (ENno2003076657 · GND (DE130023574 · BNF (FRcb14026459b (data) · J9U (ENHE987007422600205171 · CONOR.SI (SL47390307 · WorldCat Identities (ENlccn-no2003076657