Meresankh IV (... – ...; fl. XXV-XXIV secolo a.C.) è stata una regina egizia della V dinastia.

Meresankh IV
Meresankh IV raffigurata su una stele della sua tomba a Saqqara[1]
Regina consorte d'Egitto Sacerdotessa di Thot
In caricatra i 9 e i 33 (o 44) anni tra la fine del XXV secolo a.C. e l'inizio del XXIV (regni di Menkauhor e Djedkara Isesi)
PredecessoreReptynub (sposa di Niuserra)?

Khuit I (altra sposa di Menkauhor)?

SuccessoreNebet
DinastiaV dinastia egizia
Consorteincerto; Menkauhor[2][3] o Djedkara Isesi[4]
ReligioneReligione egizia

Biografia modifica

Il suo nome significa Ella ama la Vita.

Mentre alcuni studiosi tendono a considerare ignoto il suo consorte[5], altri ipotizzano che fosse la sposa del faraone Menkauhor[2][6]. Un'altra teoria la vuole consorte del faraone Djedkara Isesi[4].

Meresankh IV potrebbe aver generato due figli: il principe Raemka e il principe Keamtjenent col titolo di Figlio del Re. Il legame famigliare tra Meresakh IV e questi due principi è ricavabile da informazioni provenienti dalle loro mastabe a Saqqara. Sembra più probabile che Keamtjenent sia stato figlio di Djedkara Isesi che di Menkauhor[2].

Titoli modifica

Meresankh IV ebbe i titoli di: Grande dello Scettro Hetes, Sposa del Re, Grande di lodi, Colei Che vede Horus e Seth, Sacerdotessa di Thot, Sacerdotessa di Tjazepef, Direttrice dei Beccai della Casa dell'Acacia, Attendente di Horus, Compagna di Horus, Consorte dell'Amato dalle Due Signore (riferimento a Nekhbet e Uadjet)[5].

Sepoltura modifica

Meresankh IV fu sepolta nella tomba 82 di Saqqara[5][2]. La tomba consisteva di una sola camera senza iscrizioni sulle pareti. Le informazioni sulla regina derivano da un testo su una stele in un serdab annesso alla sepoltura[7].

Note modifica

  1. ^ Auguste Mariette. Les Mastabas de l'Ancien Empire. Publiés d'après le manuscrit de l'auteur par Gaston Maspero. Paris: F. Vieweg, 1889.
  2. ^ a b c d Dodson, Aidan and Hilton, Dyan. The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson. 2004.ISBN 0-500-05128-3
  3. ^ Joyce Tyldesley, Chronicle of the Queens of Egypt, Thames and Hudson, 2006
  4. ^ a b Cambridge Ancient History, Volume 1 Parte 2, 2008
  5. ^ a b c Grajetzki, Ancient Egyptian Queens: A Hieroglyphic Dictionary, Golden House Publications, London, 2005, ISBN 978-0-9547218-9-3
  6. ^ Joyce Tyldesley, Chronicle of the Queens of Egypt, Thames and Hudson, 2006
  7. ^ Mariette, Auguste. Les Mastabas de l'Ancien Empire. Publiés d'après le manuscrit de l'auteur par Gaston Maspero. Paris: F. Vieweg, 1889.

Bibliografia modifica

  • Gaston Maspéro, Les mastabas de l'Ancien Empire - Fragment du dernier ouvrage de A. Mariette, publié d'après le manuscrit de l'auteur, F. Vieweg, librairie-éditeur, 1889